Rinvenuto bazar di autoricambi, due arresti dei Carabinieri
In azione i militari del nucleo radiomobile della locale Compagnia
martedì 27 dicembre 2016
18.53
Due pregiudicati, uno di Corato e l'altro di Bisceglie, D.N.L. e D.B.N, rispettivamente di 35 e 32 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri di Andria.
Tutto ha avuto inizio quando uno dei militari protagonisti della vicenda, libero dal servizio ed a bordo della propria autovettura, mentre stava percorrendo alcune strade cittadine di Corato, ha notato una Fiat Multipla con due persone che, palesemente sovraccarica, dal vano portabagagli, stava perdendo copiosamente olii e liquidi. Avendo intuito l'anomalia, il militare si poneva alle spalle del veicolo con lo scopo di controllarne gli spostamenti; il conducente della Multipla, si accorgeva di essere seguito, interrompeva quindi la marcia, andando a sostare in una piazzola di sosta, al fine di accertarsi che non fosse oggetto di inseguimento.
Per non vanificare il tutto, il militare proseguiva la sua corsa, tenendo però sempre d'occhio il suo obiettivo, che nel frattempo aveva invertito il senso di marcia, allontanandosi nella direzione opposta. Veniva, poco dopo, raggiunto nei pressi di una carrozzeria dal militare operante, il quale, dopo essersi qualificato, chiedeva di controllare il portabagagli, dove constatava la presenza di due motori d'auto con targhetta identificativa palesemente contraffatta con numeri alterati.
Il carabiniere chiedeva quindi l'ausilio dei colleghi del nucleo radiomobile di Andria, i quali, dopo aver accertato e confermato le supposizioni del collega, decidevano di eseguire una perquisizione presso l'abitazione di uno dei sospettati, rinvenendo su una superficie di 200 mq numerose parti di veicoli di recente immatricolazione, cannibalizzati e privi di ogni etichetta identificativa, classificate per tipo. Venivano altresì rinvenuti materiali ed attrezzature idonee alla sezionatura dei veicoli e ben quattro autovetture incidentate, pronte ad essere riparate con il predetto materiale.
I due predoni sono stati quindi associati alla casa circondariale di Trani, dovendo rispondere alle accuse di ricettazione aggravata in concorso e riciclaggio.
Tutto ha avuto inizio quando uno dei militari protagonisti della vicenda, libero dal servizio ed a bordo della propria autovettura, mentre stava percorrendo alcune strade cittadine di Corato, ha notato una Fiat Multipla con due persone che, palesemente sovraccarica, dal vano portabagagli, stava perdendo copiosamente olii e liquidi. Avendo intuito l'anomalia, il militare si poneva alle spalle del veicolo con lo scopo di controllarne gli spostamenti; il conducente della Multipla, si accorgeva di essere seguito, interrompeva quindi la marcia, andando a sostare in una piazzola di sosta, al fine di accertarsi che non fosse oggetto di inseguimento.
Per non vanificare il tutto, il militare proseguiva la sua corsa, tenendo però sempre d'occhio il suo obiettivo, che nel frattempo aveva invertito il senso di marcia, allontanandosi nella direzione opposta. Veniva, poco dopo, raggiunto nei pressi di una carrozzeria dal militare operante, il quale, dopo essersi qualificato, chiedeva di controllare il portabagagli, dove constatava la presenza di due motori d'auto con targhetta identificativa palesemente contraffatta con numeri alterati.
Il carabiniere chiedeva quindi l'ausilio dei colleghi del nucleo radiomobile di Andria, i quali, dopo aver accertato e confermato le supposizioni del collega, decidevano di eseguire una perquisizione presso l'abitazione di uno dei sospettati, rinvenendo su una superficie di 200 mq numerose parti di veicoli di recente immatricolazione, cannibalizzati e privi di ogni etichetta identificativa, classificate per tipo. Venivano altresì rinvenuti materiali ed attrezzature idonee alla sezionatura dei veicoli e ben quattro autovetture incidentate, pronte ad essere riparate con il predetto materiale.
I due predoni sono stati quindi associati alla casa circondariale di Trani, dovendo rispondere alle accuse di ricettazione aggravata in concorso e riciclaggio.