Post lockdown: a Castel del Monte manifestazione di LIBERA sulla legalità con Don Ciotti

Il referente di Andria, avv. Michele Caldarola, in occasione della XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie

domenica 21 marzo 2021 12.30
Il Presidio di LIBERA di Andria, in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, non ha voluto far mancare il proprio contributo alla battaglia a favore della legalità. Il suo referente cittadino, l'avvocato Michele Caldarola, lancia una inedita iniziativa da tenersi a Castel del Monte, appena ci saremo "liberati" da questo subdolo e mortale nemico rappresentato dal covid 19.

«Anche LIBERA ha pensato al grande poeta Dante Alighieri per festeggiare i suoi 700 anni della nascita, ha preso come slogan per la XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, il titolo "A ricordare e rivedere le stelle" – "E quindi uscimmo a riveder le stelle" (Inferno XXXIV 139); niente poco di meno che l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia, presagio di un nuovo cammino di luce e di speranza dopo le tenebre!

Abbiamo scelto una frase che sia un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l'affermazione del bene collettivo, del bene comune per la dignità e la libertà delle persone. In tutta Italia si sarebbero dovute svolgere piccole iniziative di riflessione con la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, dinanzi a uno o più spazi culturali: un teatro, un museo, una biblioteca…… ma a causa dell'emergenza covid e le zone rosse, è tutto sospeso. Il Presidio di LIBERA è in attesa di incontrare il sindaco Giovanna Bruno e la nuova amministrazione comunale, per richiedere anche per Andria la mappatura dei beni confiscati ed assegnati al patrimonio della città e la possibilità di organizzare dopo il lockdown un evento ambizioso per Andria, per tutti i giovani, le scuole, le associazioni e i cittadini; alternativo alla marcia della legalità da sempre momento di presenza in città e nei luoghi scelti a livello nazionale.

Noi del Presidio di Andria, vogliamo leggere i nomi delle vittime innocenti della Puglia dinanzi a Sua Maestà il Castel del Monte maniero Federiciano, patrimonio Universale del Unesco, magari con la presenza di Don Luigi Ciotti, leggendo con lui, con i giovani, i bambini, gli insegnanti, con coloro che in città gestiscono egregiamente i beni confiscati alle mafie; penso a Don Geremia Acri, Don Vito Gaudioso, il prof. Antonello Fortunato, gli insegnanti, le forze dell'ordine. Il castello come simbolo culturale e artistico di fama nazionale ed internazionale per poter attraversare i confini del nostro Bel Paese e giungere simbolicamente in Europa, in Germania, Francia e oltre Europa. Inoltre, voglio condividere a 25 anni dalla introduzione della Legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati, Legge n. 109/1996, la bella notizia che ci è giunta questi giorni ossia l'assegnazione di alcuni di questi beni alla nascente Questura di Andria e quindi ad un lodevole riutilizzo degli stessi. E in attesa di poter leggere insieme i nomi di tutte le vittime di mafia pugliesi, noi del Presidio di Andria vogliamo in particolare ricordare quello della bella e giovane assessore del Comune di Nardò, Renata Fonte, assassinata per mano della Sacra Corona Unita per essersi opposta alle illegalità e alla corruzione».