Passaggio di consegne tra dirigenti scolastici al “Lotti – Umberto I” di Andria
La cerimonia di apertura è stata arricchita dalla presenza della sindaca Giovanna Bruno
martedì 16 settembre 2025
10.18
Si è aperto ufficialmente ieri l'anno scolastico 2025/2026 all'I.I.S.S. "R. Lotti – Umberto I" di Andria. Un momento particolarmente significativo per la comunità, che ha vissuto il passaggio di consegne alla nuova dirigente scolastica, dott.ssa Filomena Ieva, la quale ha preso il posto del prof. Pasquale Annese, alla guida dell'istituto per sedici anni.
La cerimonia di apertura è stata arricchita dalla presenza della sindaca di Andria, Giovanna Bruno, che ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale e formulato l'augurio di un anno scolastico proficuo e ricco di soddisfazioni. Il primo cittadino ha colto l'occasione per ricordare le vittime del genocidio che si sta perpetrando nella Striscia di Gaza, con un pensiero particolare per le bambine e i bambini che non hanno la possibilità di avviare o proseguire i propri studi. L'intera comunità scolastica, dunque, si è fermata per osservare un minuto di raccoglimento.
Grande l'emozione espressa dalla dirigente Ieva, che con le sue parole ha ribadito la missione della scuola: «Inizia oggi, con le ragazze e i ragazzi, il primo vero giorno di scuola, quello che ci vede protagonisti insieme. Ricevere il testimone da chi mi ha preceduta è per me motivo di orgoglio e di commozione: sento forte il valore della responsabilità che mi viene affidata e, con essa, la bellezza di appartenere a una comunità che cresce e si rinnova costantemente. La presenza, poi, della Sindaca ci ricorda che la scuola non è mai un cammino solitario: è un progetto collettivo che coinvolge tutti ed è al servizio dell'intera comunità».
«In tempi incerti e complessi, segnati da tensioni e da venti di guerra, la scuola è ancor più chiamata ad essere presidio di pace, dialogo, speranza – ha proseguito la dott.ssa Ieva –. Non possiamo essere indifferenti di fronte al diniego dei diritti umani in luoghi come la Striscia di Gaza e al genocidio del popolo palestinese: è una ferita dell'umanità che scuote e interroga le nostre coscienze. E ci ricorda quanto la scuola sia un bene prezioso da difendere ogni giorno, uno spazio dove si costruisce la cultura della pace e si immagina un futuro migliore».
Tanti i punti di forza che caratterizzano l'istituto. Lo scorso anno, infatti, il "Lotti – Umberto I" è stata la prima scuola di istruzione secondaria superiore di Andria ad attuare la "settimana corta", con attività didattiche articolate dal lunedì al venerdì. Una scelta che guarda all'Europa e che, soprattutto nel Sud Italia, rappresenta una novità importante, volta a garantire – agli studenti e al personale – tempi di recupero e pause più ampi, in un clima di lavoro sereno e produttivo.
Un altro traguardo che conferma la vocazione all'innovazione dell'istituto è l'avvio del percorso sperimentale del "4+2", che accorcia il ciclo scolastico da 5 a 4 anni e apre a nuove opportunità. Dopo la prima classe sperimentale avviata lo scorso anno, quest'anno sono ben cinque le classi coinvolte: tre dell'indirizzo Tecnico per il Turismo e due dell'indirizzo Tecnico Agrario. Al termine del percorso quadriennale, gli studenti sosterranno regolarmente l'Esame di Stato e conseguiranno il diploma, potendo poi scegliere se proseguire negli ITS Academy biennali, iscriversi all'Università o inserirsi subito nel mondo del lavoro.
Con queste scelte coraggiose e lungimiranti, l'I.I.S.S. "R. Lotti – Umberto I" si conferma una realtà scolastica in continua crescita, capace di tenere insieme tradizione, innovazione e centralità degli studenti, con lo sguardo rivolto al futuro del territorio e delle nuove generazioni.
«La scuola non è soltanto il luogo dell'apprendimento delle discipline: è laboratorio di vita. Siamo oggi chiamati a superare la frammentazione dei saperi, ad aprirci al dialogo tra conoscenze, ad accettare la sfida dell'innovazione e insieme di formare menti critiche capaci di affrontare il mondo con senso di responsabilità. A costruire ponti, a diventare cittadini attivi e costruttori di pace, ricordando però che solo tutti insieme, scuola, famiglia, territorio, ciascuno con il proprio ruolo e uniti in un unico progetto educativo, possiamo non solo abitare questo tempo, ma trasformarlo. Con coraggio e con speranza, rendendolo più equo, più giusto, più umano», è la riflessione conclusiva della dirigente scolastica Filomena Ieva.
La cerimonia di apertura è stata arricchita dalla presenza della sindaca di Andria, Giovanna Bruno, che ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale e formulato l'augurio di un anno scolastico proficuo e ricco di soddisfazioni. Il primo cittadino ha colto l'occasione per ricordare le vittime del genocidio che si sta perpetrando nella Striscia di Gaza, con un pensiero particolare per le bambine e i bambini che non hanno la possibilità di avviare o proseguire i propri studi. L'intera comunità scolastica, dunque, si è fermata per osservare un minuto di raccoglimento.
Grande l'emozione espressa dalla dirigente Ieva, che con le sue parole ha ribadito la missione della scuola: «Inizia oggi, con le ragazze e i ragazzi, il primo vero giorno di scuola, quello che ci vede protagonisti insieme. Ricevere il testimone da chi mi ha preceduta è per me motivo di orgoglio e di commozione: sento forte il valore della responsabilità che mi viene affidata e, con essa, la bellezza di appartenere a una comunità che cresce e si rinnova costantemente. La presenza, poi, della Sindaca ci ricorda che la scuola non è mai un cammino solitario: è un progetto collettivo che coinvolge tutti ed è al servizio dell'intera comunità».
«In tempi incerti e complessi, segnati da tensioni e da venti di guerra, la scuola è ancor più chiamata ad essere presidio di pace, dialogo, speranza – ha proseguito la dott.ssa Ieva –. Non possiamo essere indifferenti di fronte al diniego dei diritti umani in luoghi come la Striscia di Gaza e al genocidio del popolo palestinese: è una ferita dell'umanità che scuote e interroga le nostre coscienze. E ci ricorda quanto la scuola sia un bene prezioso da difendere ogni giorno, uno spazio dove si costruisce la cultura della pace e si immagina un futuro migliore».
Tanti i punti di forza che caratterizzano l'istituto. Lo scorso anno, infatti, il "Lotti – Umberto I" è stata la prima scuola di istruzione secondaria superiore di Andria ad attuare la "settimana corta", con attività didattiche articolate dal lunedì al venerdì. Una scelta che guarda all'Europa e che, soprattutto nel Sud Italia, rappresenta una novità importante, volta a garantire – agli studenti e al personale – tempi di recupero e pause più ampi, in un clima di lavoro sereno e produttivo.
Un altro traguardo che conferma la vocazione all'innovazione dell'istituto è l'avvio del percorso sperimentale del "4+2", che accorcia il ciclo scolastico da 5 a 4 anni e apre a nuove opportunità. Dopo la prima classe sperimentale avviata lo scorso anno, quest'anno sono ben cinque le classi coinvolte: tre dell'indirizzo Tecnico per il Turismo e due dell'indirizzo Tecnico Agrario. Al termine del percorso quadriennale, gli studenti sosterranno regolarmente l'Esame di Stato e conseguiranno il diploma, potendo poi scegliere se proseguire negli ITS Academy biennali, iscriversi all'Università o inserirsi subito nel mondo del lavoro.
Con queste scelte coraggiose e lungimiranti, l'I.I.S.S. "R. Lotti – Umberto I" si conferma una realtà scolastica in continua crescita, capace di tenere insieme tradizione, innovazione e centralità degli studenti, con lo sguardo rivolto al futuro del territorio e delle nuove generazioni.
«La scuola non è soltanto il luogo dell'apprendimento delle discipline: è laboratorio di vita. Siamo oggi chiamati a superare la frammentazione dei saperi, ad aprirci al dialogo tra conoscenze, ad accettare la sfida dell'innovazione e insieme di formare menti critiche capaci di affrontare il mondo con senso di responsabilità. A costruire ponti, a diventare cittadini attivi e costruttori di pace, ricordando però che solo tutti insieme, scuola, famiglia, territorio, ciascuno con il proprio ruolo e uniti in un unico progetto educativo, possiamo non solo abitare questo tempo, ma trasformarlo. Con coraggio e con speranza, rendendolo più equo, più giusto, più umano», è la riflessione conclusiva della dirigente scolastica Filomena Ieva.