Pasqua Laura Di Pilato: “No ai dictat della maggioranza”

La presidente del consiglio comunale scrive al Prefetto ed all’ANCI, denunciando “illegittime ingerenze”

lunedì 19 marzo 2018
Sei pagine fitte fitte, inviate questa volta non solo ai consiglieri comunali, in primis ai capigruppo di maggioranza, al Sindaco, al Segretario generale ed alla dirigente del Settore Affari Generali ma anche al Prefetto, ed ai rappresentanti nazionali e regionali dell'ANCI per spiegare le sue ragioni.

La vicenda della revoca della presidente del consiglio comunale, avv. Pasqua Laura Di Pilato, che dovrebbe essere discussa nella seduta del prossimo 21 marzo nella massima assise comunale, questa volta varca le mura di Palazzo di Città e, dopo aver coinvolto i vertici provinciali e regionali di Forza Italia, arriva sulle scrivanie del Prefetto della Bat, Cerniglia, del Presidente dell'ANCI Nazionale, De Caro e dell'omologo regionale, Vitto.

Il condizionale è d'obbligo circa l'effettuazione del previsto consiglio comunale del 21 marzo prossimo, considerato che i capigruppo della maggioranza, escluso solo "Noi con Salvini" (assente alla conferenza dei capigruppo), hanno chiesto la revoca di questa seduta, denunciando nel contempo, in una lettera, oltre alla brusca chiusura della discussione sulla calendarizzazione dei provvedimenti, l'inserimento dei punti all'ordine del giorno, nonché la violazione di alcune norme statutarie.

Benzina sul fuoco, dunque, su una vicenda politica che sta vedendo letteralmente implodere la maggioranza di centro destra, avvitata ormai da qualche mese su questa "storia infinita" sulla sfiducia nei confronti dell'avv. Di Pilato, che rischia di procurare non pochi strascichi, non solo politici secondo i bene informati, comunque vada la vicenda.

E per meglio definire ulteriormente quanto sta accadendo, adesso la presidente del consiglio comunale, nella lettera con la quale rintuzza le accuse rivolte dai capigruppo della maggioranza di centro destra, parla espressamente di "continue ed illegittime ingerenze che la sottoscritta subisce nel corretto svolgimento del ruolo, perpetrate da alcuni consiglieri della maggioranza", che la vorrebbero non come organo super partes, bensì "acquiescente ai dictat della maggioranza".

Parole dure quelle rivolte dall'avv. Pasqua Laura Di Pilato ai suoi stessi colleghi di maggioranza ed ora formalizzate in una specifica nota.

E rispondendo proprio alla critiche contenute nella lettera che i capigruppo della maggioranza avevano rivolto nei suoi confronti, la Di Pilato contesta quanto da loro asserito.
A cominciare dalla proposta di deliberazione sull'introduzione del principio di Fraternità nello statuto comunale, presentata dalla consigliera comunale Savina Leonetti, che "la stessa, cosi come presentata, non riveste la forma di una proposta di delibera tale da poter essere sottoposta alla discussione e approvazione del Consiglio Comunale; infatti la stessa consigliera proponente con la nota di presentazione della proposta chiedeva di poterne illustrare il contenuto nel corso della successiva conferenza dei capigruppo.
Non potendo intervenire alla convocata conferenza dei capigruppo svoltasi in data 15/3/18, come in effetti verificatosi, la sottoscritta non ha provveduto in alcun modo a "cassare" detta proposta di delibera limitandosi a differirne la illustrazione e discussione in una successiva conferenza alla presenza della consigliera proponente.
Non si comprendono, a tale stregua, i motivi di doglianza circa il mancato inserimento di tale argomento nella prossima seduta di consiglio comunale, peraltro da parte di chi non è neanche sottoscrittore della stessa".

Altra osservazione della Di Pilato quella riguardo al fatto che l'assise comunale non si riunisce dal 4 dicembre scorso e che quindi "si rende necessaria ed indifferibile la convocazione di una seduta di Consiglio Comunale al fine di consentire la trattazione delle "interpellanze" proposte ormai sin dal 30/11/17; nonché della proposta di deliberazione "Indirizzi per l'individuazione del tracciato alternativo all'attuale tracciato della strada comunale che attraversa l'area privata della Masseria Quadrone", che ha ottenuto ogni parere necessario ed indispensabile per la sottoposizione e approvazione del Consiglio Comunale".

La Presidente del Consiglio, circa la questione della vicenda che la vede protagonista, ha evidenziato come "per la delicatezza della questione della revoca", è stato ritenuto corretto che essa venisse discussa prima delle varie deliberazioni sul bilancio comunale, i cui provvedimenti devono ancora ottenere i previsti pareri delle commissioni consiliari e dei revisori dei conti.

Una situazione politica che, come dicevamo, ormai sta travalicando i confini prettamente locali e sta approdando su altri tavoli istituzionali che non mancheranno certamente di offrire altri spunti per ulteriori diatribe interne alla maggioranza e tra gli stessi partiti, i cui esisti al momento diventano imprevedibili.