Nuovo ospedale di Andria: servono almeno altri 130 milioni per vederlo compiutamente realizzato

Ma si è anche discusso della rete viaria che dovrà sorgere. Le dichiarazioni di Fabiano Amati, Grazia Di Bari e Francesco Ventola

martedì 31 maggio 2022 7.16
Nuovo Ospedale Andria, ieri se ne è discusso a Bari in sede di Commissione regionale. Se non si reperiranno almeno altri 130 milioni l'opera non sarà perfettamente compiuta.

La dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, Fabiano Amati.
"Il nuovo ospedale di Andria dev'essere di II livello e dotato di ampi servizi. Le somme attualmente disponibili, circa 138 milioni, sono insufficienti per raggiungere questo obiettivo, e perciò serve assicurare un finanziamento aggiuntivo di almeno 130 milioni.
Decidere in fretta la fonte di finanziamento aggiuntivo, e assicurare quindi la provvista, è un elemento addirittura preliminare alla validazione del progetto. Più tardano le risorse e più si allungano i tempi di valutazione.
Per questo motivo, e considerando l'assenza nemmeno giustificata oggi in Commissione dell'assessore e dei dirigenti dell'Assessorato alla salute, ho disposto la riconvocazione nella seduta di lunedì prossimo, per giungere a una definizione della questione finanziaria e appaltare al più presto i lavori, con l'obiettivo di offrire al bacino epidemiologico di Andria un ospedale come si deve".

"Il nuovo ospedale di Andria e l'adeguamento della rete stradale per renderlo facilmente raggiungibile da tutti i Comuni della provincia rappresentano una priorità per il territorio". Lo dichiara la consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali, Grazia Di Bari a margine delle audizioni in Commissione bilancio sul nuovo ospedale di Andria. "Come è stato spiegato oggi entro fine giugno i progettisti presenteranno le integrazioni al progetto sulla base delle prescrizioni emerse da alcuni enti. Un passaggio funzionale alla validazione del progetto da parte dell'ASSET. Ora però la priorità è l'aspetto economico: i costi infatti sono passati dai 100 milioni inizialmente previsti (sicuramente sottostimati per un ospedale di secondo livello da 400 posti) a 250 milioni. Parliamo di un nosocomio che sarà anche policlinico universitario, una struttura pensata per essere un polo di eccellenza, che non va depotenziata per una questione di costi, ma su cui è necessario investire, dal momento che parliamo di una provincia con un numero di posti letto per ogni mille abitanti nettamente inferiore a quanto previsto per legge. La prossima settimana ascolteremo in audizione l'assessore Palese e il direttore Montanaro per avere i chiarimenti necessari per quello che riguarda la questione finanziaria. Continuerò a monitorare tutti i passaggi e a chiedere il potenziamento del Bonomo nell'attesa che la nuova struttura diventi realtà".


Ed ecco la nota di un componente della Commissione bilancio del Gruppo Fratelli d'Italia, Francesco Ventola. "Vorrei ricordare a chi ha poca memoria che il nuovo ospedale del Nord-Barese che sorgerà ad Andria non servirà solo gli andriesi, ma almeno un'intera provincia che è stata privata di quattro ospedali. Stiamo parlando di un bacino di almeno 400mila persone. Sarà un ospedale di secondo livello, con 400 posti letto, destinato anche ad accogliere un polo universitario di Medicina.
"Ho voluto rimarcare queste caratteristiche perché, oggi, durante l'audizione dei tecnici in Commissione bilancio ho avuto la sensazione che la Regione non si stia interessando, come dovrebbe, a reperire ulteriori risorse (ameno altri 150 milioni di euro) che sono necessarie visto che il costo, inizialmente previsto, di poco più di 130 milioni, è del tutto insufficiente al completamento dell'opera. Le varianti proposte e ciò che il progetto definitivo ha previsto richiederebbero lo stanziamento almeno del doppio. Inoltre è necessario definire la viabilità di accesso al nuovo ospedale, i lavori da eseguire e le risorse indispensabili per farli.
"Per questo, pur apprezzando lo sforzo dei tecnici di portare all'attenzione dell'Asset il progetto definitivo entro la fine di giugno, non significa che si può indire la gara e aprire il cantiere proprio perché bisogna prima reperire le risorse aggiuntive. In Commissione assenti l'assessore alla Sanità, e il capo dipartimento, che sono chiamati a dare risposte proprio in tal senso".