Nuova carica per il sindaco Giorgino, il Movimento 5 Stelle non ci sta

Il gruppo consiliare: «È l'ennesimo episodio dalle larghe intese pugliesi»

giovedì 4 agosto 2016 9.51
«Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, ex vice presidente della Provincia Bat (magari tra poche settimane anche presidente), ex presidente dell'Ato Ba1, già presidente dell'Aro 2 Bt, già presidente dell'Oga Bat, nonché sub-commissario dell'Oga Bt e infine presidente della Conferenza dei sindaci Asl Bt, mentre si candidava alla presidenza della Bocciofila Pugliese, ha saputo della sua nomina a presidente dell'Autorità Idrica Pugliese, l'ente che si occupa di acqua, depuratori e quindi dell'Aqp Spa. Più che un aggregazione di atomi, il nostro sindaco è diventato un insieme di cariche». A dichiararlo sono Michele Coratella, Doriana Faraone, Vincenzo Coratella, Pietro Di Pilato e Donatello Loconte del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, Andria.

«Ci complimentiamo - dicono - per l'ennesima medaglia e passiamo subito ai quesiti politici su cui certamente saprà rispondere. Il primo: tra gli amministratori del centro-destra pugliese è rimasto qualcun altro che possa contenderle il ruolo di "candidato a tutto"? No, perché come immaginerà siamo preoccupati che il nostro sindaco riesca a trovare il tempo di dedicarsi alla città. Come risponde al sindaco di Puglia, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che nell'ultimo Consiglio regionale, in materia di rifiuti, ha dichiarato che "ad Andria, per essere chiari, forse avrei chiesto la risoluzione del contratto al posto del sindaco, però se il sindaco ha valutato di non esercitare questo diritto non glielo possiamo imporre"?», chiede il gruppo consiliare.

«Visto che il Presidente Emiliano - proseguono - è quello che le ha dato alcune delle sue tante cariche, ha in programma di cedergli il posto saltuariamente come sindaco di Andria? Potrebbe essere utile, magari in questo modo il presidente Emiliano si dedicherà un po' di più ad Andria e un po' meno a Barletta, ignorando per una volta il peso politico specifico dei consiglieri regionali di maggioranza. Terza domanda: quale ricorda come i successi della sua scalata al potere?».

E ancora. «Gli svincoli della ex 98 non illuminati quando lei era vice-presidente della Provincia? La collezione di chiusure delle discariche di Trani e Andria? Gli arresti sull'appalto rifiuti di Andria e Canosa e il glorioso commissariamento da parte dell'Autorità Nazionale Anticorruzione? Il progressivo depotenziamento dell'ospedale di Andria e la chiusura sostanziale di quelli di Canosa e Trani nell'era Giorgino? Quali grandi successi possiamo attenderci per il futuro sulla gestione delle reti idriche? Cosa succederà su depurazione e riutilizzo delle acque reflue? Ci comprenderà, siamo preoccupati. Con una maggioranza traballante e con tutti questi incarichi è ovvio che gli andriesi costituiscono l'ultimo dei pensieri per il nostro sindaco e i sogni di gloria romani sono sempre più alle porte».

«Basta aggirarsi per la città - concludono - e verificare la mancanza di pulizia per le strade e nei parchi, la scarsa sicurezza e la costruzione della questura ancora da avviare, le altre opere pubbliche sostanzialmente ferme, l'urbanistica oggetto di conversazione di pochi intimi, il bilancio fatto di carte con un immenso numero di creditori che pretendono altro tipo di carte e cioè le banconote, turismo e cultura illustri sconosciuti. La giustificazione, fornita soprattutto dagli interventi di ex assessori misteriosamente non riconfermati, è sempre la stessa: la colpa è di altri! In questo sono incredibilmente sostenuti da alcuni esponenti del centro sinistra che criticano le stesse loro passate amministrazioni. Cosa non si farebbe pur di sostenere le larghe intese».