Nino Marmo a tutto campo su Consorzi di bonifica e sulle mire di Emiliano

Il consigliere regionale di Forza Italia interviene con circa 200 emendamenti sul d.d.l. dei Consorzi di Bonifica

mercoledì 7 dicembre 2016 15.06
Il consigliere regionale e comunale Nino Marmo (F.I.) a margine della discussione in aula sul progetto di riforma dei Consorzi di Bonifica, in cui ha presentato circa 200 emendamenti ha evidenziato come si tratti di: "Un esproprio ai danni degli agricoltori"
"Questo Disegno di Legge sui Consorzi di Bonifica non solo è privo di ogni logica politica - che certificheremo in aula punto per punto con i nostri 200 emendamenti – ma presta il fianco ad una puntuale pregiudiziale da noi già sollevata e verbalizzata in sede di 1a commissione: il provvedimento manca di un requisito essenziale, cioè la copertura finanziaria!"
"Resta il dato di fatto di un impianto legislativo maldestro chemira a sottrarre i Consorzi agli unici soggetti titolati, cioè gli agricoltori; a discriminare tra consorzi virtuosi, quelli dauni, e consorzi viziosi, quelli commissariati; ad unificare artificiosamente ben quattro consorzi, orograficamente del tuttoeterogenei, in un'unica struttura del Centro Sud; a dividere, arbitrariamente e pretestuosamente, le funzioni di bonifica da quelle irrigue; e a far trasmigrare queste ultime – vero subdoloobiettivo finale – nelle competenze di un Acquedotto Pugliese, grande fagogitatore di ogni risorsa idrica del territorio"
"A dirla tutta, siamo di fronte ad un autentica azione di esproprio del Governo Regionale ai danni di tutti gli agricoltori pugliesi. Un esproprio le cui modalità, richiamate da questo disegno di legge,saranno sottoposte al controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Corte dei Conti".

E Marmo ha attaccato anche il governatore Emiliano sulle sue presunte mire politiche espansionistiche

"Dopo 18 mesi in cui ha brillato soprattutto per la cronica assenza nelle occasioni più salienti per il futuro della regione - quelle cioè in cui maggiormente occorreva far valere il peso del suo ruolo istituzionale - ecco che il capitombolo di Renzi, apre inaspettati scenari alle mire espansionistiche del Governatore Emiliano".
"Al nostro Presidente - consumatosi negli ultimi tempi in un lungo, stressante e muscolare braccio di ferro con il premier toscano, a tutto discapito degli interessi della Puglia - quasi non par vero di scorgere l'opportunità di affondare il coltello nelle piaghe renziane ed affacciarsi da presunto uomo nuovo alla ribalta nazionale", prosegue. "Come spiegare altrimenti la sua notevole esposizione mediatica di questi giorni romani, dedicati a concedere interviste e rilasciare dichiarazioni tutte improntate ad un unico refrain < Eccomi qui, sono bello e bravo, se nessuno si fa avanti……tranquilli, ci sono io >. Naturalmente, solo ed esclusivamente per il bene del Paese! Emiliano, dunque, spinto dalla sua smodata ambizione politica, pare aver già dimenticato di aver sottoscritto nel 2015 un patto elettorale con i cittadini pugliesi, chiedendo loro fiducia e consensi in cambio di un impegno di legislatura forte, serio e coerente. E' bene allora che qualcuno, anche tra i suoi devoti seguaci, glielo ricordi a chiare lettere. La Puglia attraversa una contingenza economica e sociale estremamente delicata, in cui le partite aperte sono tante e sensibili - dalla sanità al tap, dalla Xylella ai consorzi di bonifica, dall'emergenza lavoro ai trasporti e via discorrendo. Emiliano, non è certo questo il momento di rincorrere chimere ed improbabili salti in avanti. I pugliesi non capirebbero. E soprattutto -conclude Marmo- lo dice la lezione del referendum, alla prima occasione non perdonerebbero".