Michele Montaruli e la sua grande passione per la batteria

Il giovane talento andriese racconta il suo amore per la batteria ed i progetti per il prossimo futuro

sabato 19 ottobre 2019 11.31
A cura di Giovanna Albo
"La musica non è fatta di note corrette, ma di passione, dedizione, intenzione travolgente". Ed è proprio nella citazione del noto musicista Giovanni Allevi che si può riconoscere il percorso artistico del giovane batterista andriese Michele Montaruli.

Il diciottenne Michele, per tutti Miky, ci racconta di aver scoperto la passione per le percussioni all'età di soli 8 anni, quando quasi inavvertitamente afferra due penne e le usa come bacchette, facendole percuotere sui libri o quaderni.

Dunque, spinto da una irrefrenabile passione, Michele è disposto a frequentare l'Accademia Musicale Federiciana dove incontra il M° Agnese Paola Festa che lo introduce agli studi musicali.

Molto apprezzato per le sue doti di musicista, Miky durante gli anni accademici oltre a perfezionarsi come batterista partecipa a vari eventi musicali.

Infatti, per ben quattro anni consecutivi, diviene uno dei protagonisti del JazzIt Fest, il grande evento di circa trecento musicisti e addetti ai lavori, provenienti da tutto il mondo i quali, ogni anno si danno appuntamento nei diversi borghi italiani, tra cui quello avvenuto l'anno scorso a Montegrosso.

Il suo percorso di formazione passa anche attraverso corsi estivi e masterclass durante i quali incontra vari batteristi nazionali ed internazionali che gli offrono la possibilità di affinare e perfezionare la sua tecnica.

Dopo anni di dedizione allo studio, il giovane musicista giunge alla fine del suo percorso formativo, infatti quest'anno ha concluso tutti gli esami del Trinity. "Dopodiché" - afferma il giovane talento "il mio intento ora, consiste nel voler proseguire il mio percorso di studio presso il Conservatorio di musica, specializzandomi nel genere Jazz".

Inoltre, assieme alla sua band di Andria, "Nuggets", il cui genere è il pop rock e punk, partecipa ad alcuni appuntamenti musicali del "Jazz In Andria", organizzato dal medico e mecenate Stefano Porziotta. La band registra un album, circa 2 anni fa di cui pubblicano tre singoli, "Fuori dal gregge", "Numero 42" e "Carta Bianca". Mentre a breve verrà pubblicato l'album dal titolo "Domani, tuttavia, chissà". "La particolarità della nostra musica consiste nel fatto che pur essendo nati in un epoca dove la musica elettronica è di tendenza, abbiamo deciso di utilizzare gli strumenti "classici" come batteria acustica, chitarre e basso. Anche per quanto riguarda i generi abbiamo voluto richiamare dei generi "passati" e quindi il rock n roll, blues, funk e cantautorato. Invece per quanto riguarda i testi abbiamo deciso di suonare esclusivamente musica con testi in italiano, lingua che molto spesso é abbandonata nei giovani gruppi emergenti. "L' album è ispirato principalmente al nostro sentimento di anticonformismo, espresso al meglio con la nostra prima canzone "fuori dal gregge", ma anche a tanti altri temi di cui i giovani non parlano più nei loro brani come ad esempio la guerra, l' integrazione, la monotonia. Domani tuttavia chissà è quindi un album di denuncia riguardo la nostra situazione giovanile" "La musica per me è innanzitutto una necessità, infatti possiamo considerarla una compagna fedele nei momenti tristi, felici o di noia, ma essa è anche un modo per rilassarsi, per divertirsi, per rifugiarsi dal mondo esterno e tanto altro. Per quanto mi riguarda penso che per me la musica rappresenti uno stile di vita, infatti in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo, riesco sempre a trovare un modo per fare musica anche non avendo necessariamente uno strumento davanti". "Nell'imparare a suonare la batteria non penso ci siano delle difficoltà in particolare, ma sicuramente se si vuole fare questo a livelli professionali, bisogna avere tanta voglia di imparare, tanta voglia di fare e tanta pazienza". Non ci sono batteristi che mi hanno particolarmente influenzato, ma sicuramente ce ne sono alcuni che hanno inciso anche nel mio modo di suonare attraverso lo studio di alcuni loro metodi come ad esempio Benny Greb e David Garibaldi" – conclude il giovane artista andriese.

Da parte della redazione di AndriaViva, un grande in bocca al lupo al nostro giovane talento per il suo avvenire.

Di seguito riportiamo il video di una delle ultime performance musicali di Michele Montaruli:


Michele Montaruli
Michele Montaruli