Mensa scolastica, Giorgino: "L’amministrazione darà indirizzo politico di procedere alla somministrazione dei pasti”

Il primo cittadino "chiarisce" il rebus refezione a scuola

mercoledì 12 settembre 2018
Tutti in attesa di capire, le famiglie dai dirigenti scolastici, i dirigenti scolastici dall'ufficio che si occupa di pubblica istruzione, quest'ultimo dai colleghi della ragioneria. Intanto, in questo limbo sul servizio di refezione a scuola la preoccupazione dei genitori cresce perché non si capisce bene se e quando i bambini avranno la mensa.

"I tempi sono quelli dettati dalla procedura di riequilibrio", chiarisce il sindaco Nicola Giorgino.

Ovvero, 90 giorni, lo ricordiamo, per la presentazione del piano di rientro e l'approvazione da parte del Mef. E nel frattempo, ci chiediamo?

Qual è il futuro, anzi, vista l'imminente apertura delle scuole, diremmo il presente della mensa scolastica? "Se non si realizza il piano non sappiamo come poter impostare l'affidamento della gara. Tenendo conto che parliamo di servizi a domanda individuale per cui la mensa scolastica sarà assicurata perché tutt'al più bisogna reimpostare le fasce di reddito rispetto a coloro che fruiscono e ridurre alcune fasce di esenzioni e quindi coloro che poi ne usufruiscono che hanno redditi superiori a certi limiti devono coprire il restante costo della mensa perché la norma è chiara: quando si parla di tariffe a domanda individuale la copertura del costo deve essere garantita da chi ne usufruisce e nel momento in cui l'ente non può intervenire per alimentare le fasce di esenzione questo deve essere redistribuito tra tutti i fruitori", spiega Giorgino.

Quali sono i tempi?
"Il piano di riequilibrio deve essere presentato nei prossimi 90 giorni, nel frattempo l'amministrazione darà indirizzo politico di procedere alla somministrazione dei pasti per l'inizio dell'anno scolastico rispetto a quelle che sono le procedure previste per legge in attesa che ci sia l'espletamento del bando e la copertura economica".