Liberali e Riformisti (nPSI) di Andria: «Lavorare sotto il sole cocente, tutele per gli operatori ecologici»

«Torna con forza, l'urgenza di affrontare il tema delle condizioni lavorative dei lavoratori ecologici»

sabato 26 luglio 2025
Lavorare sotto il sole cocente: tutele per gli operatori ecologici nel rispetto della quiete pubblica e del diritto al riposo. In questi giorni, segnati da temperature estreme che in alcune aree della Puglia hanno superato i 45°C, torna con forza l'urgenza di affrontare il tema delle condizioni lavorative degli operatori ecologici. Una categoria troppo spesso trascurata, ma fondamentale per il funzionamento quotidiano delle città, esposta in prima linea agli effetti sempre più gravi dei cambiamenti climatici.
«I lavoratori della nettezza urbana sono chiamati a svolgere mansioni fisiche e usuranti all'aperto, spesso durante le ore più calde della giornata, con evidenti rischi per la salute. Numerose sono le segnalazioni giunte dagli stessi operatori, che chiedono con forza una revisione dei turni operativi estivi, attraverso l'introduzione o l'estensione dei turni serali o notturni, per evitare l'esposizione diretta al caldo torrido.
Tuttavia, non sono mancate voci critiche che hanno messo in dubbio la legittimità di queste richieste, attribuendo ad esse presunti intenti opportunistici. A queste insinuazioni risponde con fermezza Giuseppe D'Amore, in rappresentanza dei Liberali e Riformisti (nPSI) di Andria: "Non possono essere interpretazioni soggettive a prevalere sul principio oggettivo della tutela del lavoro e della salute pubblica".
Come forza politica erede della tradizione riformista e socialista che ha contribuito alla nascita dello "Statuto dei Lavoratori", ribadiamo con determinazione che stare dalla parte del lavoro è un dovere morale e politico non negoziabile. Difendere la dignità, la salute e la sicurezza di chi lavora è parte fondante della nostra identità. In questo contesto, accogliamo con favore l'ordinanza emanata dalla Regione Puglia, che stabilisce il divieto di svolgimento di determinate attività lavorative durante le ore più calde della giornata. Una misura concreta e responsabile, da estendere e adattare a livello comunale e aziendale.
Ad Andria, purtroppo, non si è trattato solo di un rischio potenziale. Un operatore ecologico ha recentemente accusato un grave malore durante il turno, a causa del caldo estremo. Un episodio grave, che merita più di una semplice solidarietà: richiede risposte immediate e misure strutturali per prevenire situazioni simili in futuro.La nostra città è stata già segnata da diversi episodi tragici legati alle ondate di calore, in cui lavoratrici e lavoratori hanno perso la vita mentre erano impegnati nel proprio dovere. Questo deve farci riflettere profondamente: occorre fare tutto il possibile affinché simili tragedie non si ripetano mai più.È dunque indispensabile che le aziende affidatarie dei servizi di igiene urbana e gli enti pubblici appaltanti – a partire dal Comune – si attivino tempestivamente per garantire condizioni di lavoro sicure, aggiornate ai nuovi scenari climatici e compatibili con il benessere collettivo».
«Allo stesso tempo prosegue D'Amore-, ogni modifica all'organizzazione dei turni deve tener conto del diritto al riposo notturno dei cittadini e della salvaguardia della quiete pubblica. Rimarcare la questione che per il disturbo della quiete pubblica causata dalla società della nettezza urbana è stato già oggetto di contestazioni e di una petizione popolare. La sfida, oggi, è quella di trovare un punto di equilibrio tra la tutela dei lavoratori e il rispetto delle comunità urbane. È possibile – e doveroso – conciliare queste esigenze attraverso un confronto costruttivo tra le rappresentanze sindacali, gli enti pubblici e le aziende, promuovendo soluzioni ragionevoli e condivise. In questa direzione, Giuseppe D'Amore, a nome dei Liberali e Riformisti (nPSI) di Andria, rinnova l'impegno politico del partito nel sostenere azioni concrete:
* Garantire l'applicazione rigorosa delle normative regionali in materia di prevenzione e sicurezza;
* Sollecitare gli enti locali a vigilare affinché i contratti di appalto siano coerenti con i nuovi scenari climatici e sociali;
* Valorizzare il ruolo degli operatori ecologici, troppo spesso invisibili, ma essenziali per la vivibilità urbana.
Non ci può essere progresso civile senza rispetto per il lavoro. E non ci sarà mai una società equa finché anche un solo lavoratore sarà costretto a scegliere tra salute e salario», conclude Giuseppe D'Amore, dei Liberali e Riformisti (nPSI), Andria.