Lettera aperta del prof. Fortunato ai Santi Patroni, San Riccardo e Madonna dei Miracoli

"Allora soffiate saggezza su questa bellissima città, che amo così tanto, che mi butterei nel fuoco pur di difenderla"

sabato 18 settembre 2021 6.35
Una lettera aperta "laica", quella che ci viene consegnata, indirizza dal prof. Antonello Fortunato del centro Zenith ai Santi Patroni, San Riccardo e Madonna dei Miracoli.

"Premesso che chi vi scrive non è uno stinco di santo, ma un cittadino in cerca di motivazioni forti e di soluzioni ragionevoli.
Vi scrivo perché vorrei sollecitare un vostro divino intervento per chiarire concetti importanti.
Mi piacerebbe che, o apparendo in modalità sfavillante dall'alto dei cieli o magari sussurando al cuore dei miei concittadini, ricordaste loro (e ovviamente a me) che i santi patroni si onorano cercando di assumere comportamenti quotidiani di lealtà e correttezza verso il prossimo.
Che la santità (per chi crede) o la pace della propria coscienza (per chi si professa agnostico), non è direttamente proporzionale alle bancarelle, alle giostre o ai fuochi d'artificio, bensì all'assunzione di scelte responsabili che fanno crescere la comunità.
Mi aspetterei un amorevole gesto di disapprovazione da parte vostra, nei confronti di chi strumentalizzando indegnamente il sentimento religioso, pensa di farvi felici attraverso una festa (nobile e tradizionale) che duri tre giorni e magari lavi la coscienza sporca degli altri 362.
Si potrebbe, per esempio, ricordare che i vostri santissimi esempi di vita si traducono nell' onestà nel proprio lavoro; nel pagare regolarmente le tasse senza evadere; nel rispettare l'ambiente; nell'incoraggiare chi ha responsabilità politiche a scegliere sempre il meglio per il popolo.
Si potrebbe dire che la festa in questione assume il significato e il senso della testimonianza cristiana, che si tramanda da molti secoli, ove la comunità cristiana, si manifesta, nel legame con il territorio, per l'attività spirituale e sociale.
Si potrebbe rimembrare ai più disattenti, che già nel vecchio testamento il buon Dio gradiva transumanze interiori e conversioni vere, anziché vuoti e superficiali comportamenti di facciata.
Lo so che non sto chiedendo troppo.
Sono secoli che, attraverso infinite modalità, inviate messaggi di questo tipo, ma che ci volete fare, siamo fragile argilla e soffio divino.
L'argilla si sgretola facilmente.. rimane il soffio divino.
Allora soffiate saggezza su questa bellissima città, che amo così tanto, che mi butterei nel fuoco pur di difenderla
".