Mani in tasca agli italiani per fermare il coronavirus

Sanzioni fino a 3000 euro per chi esce di casa senza motivo

venerdì 27 marzo 2020
A cura di Domenica Anna Di Pietro
Pugno duro e mani in tasca a chi viola le regole anti-contagio. Il Governo Conte, con l'ultimo provvedimento, Decreto Legge del 25 marzo 2020 n. 19, ha ridisegnato il quadro sanzionatorio, con una inversione di rotta nel senso di una depenalizzazione, tranne che per il reato di epidemia colposa.

I provvedimenti punitivi cambiano per chi non rispetta le norme sugli spostamenti, oggi pedissequamente previsti dal suddetto D. L. n.19 del 25.03.2020 , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 25 marzo 2020, per evitare la diffusione del COVID-19.

Per inosservanza delle regole sugli spostamenti arrivano delle maxi multe da 400 a 3mila euro, con una riduzione del 30% per chi paga entro 30 giorni. Se si viene colti nell'ambito di una violazione alle norme, se a piedi la sanzione è di 208 euro, mentre alla guida di un veicolo, la multa è aumentata di un terzo. Rischia fino a 5 anni chi, positivo, violi la quarantena, salvo che il fatto costituisca un delitto colposo contro la salute pubblica, si è puniti in base all'articolo 452 del codice penale, con la reclusione fino a 12 anni. Viene inoltre sottolineato che le Regioni, per specifiche situazioni di aggravamento del rischio sanitario nel loro territorio, possono introdurre altre misure, solo nell'ambito delle attività di loro competenza e senza incidere sulle attività di rilevanza strategica per l'economia nazionale

Le disposizioni del decreto legge, sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative e si applicano anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore del suddetto provvedimento governativo, ma in tali casi le sanzioni amministrative sono applicate nella misura minima ridotta alla metà.
Ben 29 sono i divieti che sono contenuti nel provvedimento governativo.

Sicuramente, a questo punto, gli italiani staranno attenti a non farsi contagiare anche dalle sanzioni pecuniarie in questo periodo di pericolo per la salute e di ristrettezze economiche.