La Città: Via della Bellezza

Riflessioni di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria

giovedì 13 dicembre 2018 07.30
Chi non ha mai sognato di vedere la propria Città invasa da una corrente di ottimismo, di speranza, dove i rapporti fra le persone sono sinceri e amichevoli, dove ognuno è rispettato per quello che è, e si ha un atteggiamento di stima per quanto di buono si fa per il bene dei concittadini; e si è aperti e tolleranti, pronti a collaborare e unire le forze per favorire una vita migliore per tutti?

Spesso anch'io sogno la mia Città e la vedo "Tutta d'Oro", con l'umanità della mia, della nostra gente, a metterne in risalto la Bellezza!

Sì, è bella la mia, la nostra Città! C'è tanta Bellezza disseminata in essa, Bellezza che forse i nostri occhi si sono diseducati a cogliere, perché, forse, abbiamo diseducato anche l'anima.

Conforta però, e tanto, constatare che, a cominciare dalle Città, c'è un fervore di iniziative che mirano a ritrovare "La via della Bellezza": iniziative pensate per amore, convinti che il progetto della 'Bellezza' è iscritto nel Dna dell'umanità intera.

Conforta…ma urge fare qualcosa di più per rieducarci a riconoscere la Bellezza che ci circonda; qualcosa che, come dice l'artista Michel Pochet, ci conduca «a quel bel giorno che scopri che il maggior santuario della Bellezza era davanti casa tua. Bastava guardare nella direzione giusta»!

E continuo a sognare. E nel sogno m'imbatto per la via con alcuni uomini e donne impegnati in politica: discutono animatamente! forse per la situazione che vive la nostra Città? Mi addolora, sinceramente, cogliere sui loro volti un senso di agitazione, di non ascolto reciproco, a tratti come di solitudine e di tristezza.

Mi chiedo pensoso: che fare e che dire ai politici tutti perché riscoprano il "Dono" di essere stati chiamati a governare chi una Città, chi una Nazione, chi addirittura i Popoli?

Come dire alla maggioranza che governa la mia Città (già profondamente e visibilmente divisa in se stessa) di essere coraggiosamente umili nel riconoscere eventuali errori commessi, scongiurando così di lasciare senza verità una intera popolazione e "dissestata" la propria coscienza? Un atto di umiltà e di scuse alla Città sarebbe forse molto più prezioso e apprezzato di quell'insignificante 25% di indennità alla quale si vuole rinunziare.

E come e cosa dire alle forze di minoranza per essere altrettanto coraggiosamente umili nel non sentirsi ''salvatori e conquistatori della patria'', denigrando e considerando l'altro in politica solo come nemico, visto che un giorno può toccare di essere chiamata a governare?

E noi cittadini, come possiamo contribuire affinché si ritrovi tutti un po' di pace?

Se la chimica estrae prodotti dai rifiuti e ricchezza dal macero, perché, insieme, non estrarre da questa dolorosa situazione che affligge la nostra Città una nuova "Via della Bellezza" che sempre di più coincide con la "La via della salvezza" ? (così scrive il teologo e filosofo Professor Mancuso).

Intanto Buon Natale, amata Fidelis Andria. Abbi fiducia e ricorda sempre che, pur nella notte culturale e politica che stai vivendo, una "Stella" è accesa anche per te: basta che tu sia fedele nel guardare in su!