Io nel "Mondo" della scuola: open week al 3° Circolo "R. Cotugno"

Fino all'11 offerta formativa in mostra, protagonisti alunni e genitori

venerdì 8 giugno 2018 13.59
La scuola che apre le porte al territorio per far vedere tutto ciò che gli alunni hanno fatto ed imparato durante l'anno scolastico che sta per andare in archivio. Accade per una intera settimana ai due plessi del terzo circolo didattico "R. Cotugno". Elaborati, competenze ed offerta formativa in mostra al plesso Giovanni Paolo II ed al Della Vittoria. Ad accompagnare i visitatori in questo viaggio sono loro, i piccoli Ciceroni per un giorno che "traghettano" genitori e semplici curiosi nel "mondo" della scuola passando dall'Antico Egitto, attraversando la Preistoria e persino riproducendo il Big Bang. Naturalmente poi c'è anche il teatro, le lingue straniere, le esperienze laboratoriali in cui hanno messo a punto le proprie capacità artistiche, manuali ed espressive.

Ed in mostra ci sono anche i prodotti finali dei moduli realizzati con i fondi strutturali europei Pon. Protagonisti anche i genitori, loro che ai figli "donano radici ben salde ed ali aperte", c'era anche un modulo per loro "genitori in forma".

Io nel "Mondo" della scuola è il titolo scelto per la settimana dedicata a tutti i portatori di interesse. Fino all'11 giugno, nella nostra gallery alcuni risultati della proposta formativa targata 3° circolo didattico "R. Cotugno" di Andria.

«Ci sono stati percorsi che hanno visto come utenti gli alunni, altri invece rivolti ai genitori ed altri ancora rivolti ai docenti», spiega Dora Guarino, la dirigente scolastica. «Un saggio di tutti i percorsi attivati si possono vedere nell'ambito di questa settimana. Siamo convinti del fatto che la scuola debba informare e formare, questo è un compito prioritario e che debba formare i futuri cittadini. Ci rendiamo conto che col tempo si stia perdendo la dimensione umana e questa vada necessariamente recuperata e quindi la scuola è chiamata, oltre che ad insegnare le discipline, anche formare le donne e gli uomini del domani. Anche a questo servono esperienze come queste che stiamo vivendo in questi giorni nei nostri istituti».
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