Intergruppo: "Espulsioni nel PD e alleanze incoerenti: la coerenza politica non è un optional"

"Come si può costruire una nuova coalizione di centrosinistra senza affrontare il nodo della coerenza?"

martedì 30 dicembre 2025 14.58
"Le recenti espulsioni all'interno del Partito Democratico, pur avendo suscitato un acceso dibattito, non rappresentano tanto una questione formale quanto un nodo sostanziale di coerenza politica e chiarezza nei rapporti tra forze alleate. Al di là delle dinamiche interne al PD – che attengono allo Statuto e alla disciplina di partito, in cui non ci intromettiamo – ciò che ci preoccupa è il significato politico più ampio di quanto sta accadendo. È quantomeno singolare che alcuni consiglieri, già protagonisti di un tentativo maldestro e infondato di estromettere altri colleghi attraverso un ricorso rivelatosi inconsistente e malamente rigettato dal collegio provinciale, siano oggi oggetto di provvedimenti disciplinari per comportamenti sleali verso il proprio partito.

Ma l'aspetto più rilevante non è questo. Ciò che desta maggiore perplessità è l'accordo politico stretto ad Andria tra il Partito Democratico e il gruppo PER, costruito attorno alla figura del consigliere Caracciolo. È lo stesso Caracciolo che il PD regionale ha ritenuto di non ricandidare, nonostante il ruolo di capogruppo, segnando così una netta cesura con quella esperienza politica. Appare dunque inspiegabile che, proprio ad Andria, si accetti senza discussione che il legame più saldo della sindaca sia con quel medesimo gruppo, guidato da chi è stato escluso dalla Regione per motivi politici e di opportunità. Ci chiediamo: come si può costruire una nuova coalizione di centrosinistra senza affrontare il nodo della coerenza? Come si può ignorare il giudizio politico espresso dal PD regionale e nazionale su un'esperienza che ora rientra dalla finestra, dopo essere stata accompagnata alla porta? La questione non è personale, ma profondamente politica e morale.

Le alleanze non possono fondarsi su convenienze contingenti o su logiche di potere, ma devono poggiare su valori condivisi, trasparenza amministrativa e obiettivi comuni. Continuare in un rapporto che i vertici del PD hanno chiaramente archiviato come esperienza da superare significa alimentare contraddizioni che rischiano di minare la credibilità dell'intera coalizione. La politica non può ridursi a slogan o post sui social. È fatta di scelte, di visione, di responsabilità e di quella condivisione che è sempre mancata. E oggi, più che mai, serve chiarezza", conclude la nota dell' Intergruppo consiliare "Cultura, Salute e Ambiente".