Interdizione dai pubblici uffici, poliziotto ritenuto responsabile di truffa aggravata ai danni dello Stato
Fruizione di periodi di malattia richiesti sulla scorta di attestazioni mediche per visite specialistiche mai effettuate
lunedì 25 agosto 2025
10.46
Dura lex sed lex: il Tribunale di Trani ha adottato un'ordinanza di custodia cautelare dell'interdizione temporanea dai Pubblici Uffici accogliendo parzialmente la richiesta della Procura di Trani. Le indagini ed il provvedimento sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato nei confronti di un poliziotto in servizio nella BAT ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
La Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani, delegata nell'attività investigativa e coordinata dalla Procura di Trani, ha concentrato gli accertamenti su oltre trenta certificati medici di uno studio odontoiatrico di Cerignola, evidenziando, nella fase delle indagini preliminari, come le visite mediche non fossero mai state effettuate e che i relativi certificati falsi fossero poi stati presentati dal dipendente a giustificazione dei giorni di permesso per malattia.
L'attività d'indagine, coordinata dalla Procura di Trani, svolta anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, trae origine da alcune difformità evidenziate nel corso di verifiche interne attivate dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Canosa di Puglia e riguardanti la fruizione di periodi di malattia richiesti da un operatore di quell'Ufficio.
Le indagini hanno rilevato che i permessi erano stati richiesti sulla scorta di numerose attestazioni mediche per visite specialistiche di fatto mai effettuate. La genuinità dei certificati è apparsa immediatamente dubbia presentando firme e grafie diverse, e in alcuni casi l'assenza del timbro dello studio medico.
La Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani, delegata nell'attività investigativa e coordinata dalla Procura di Trani, ha concentrato gli accertamenti su oltre trenta certificati medici di uno studio odontoiatrico di Cerignola, evidenziando, nella fase delle indagini preliminari, come le visite mediche non fossero mai state effettuate e che i relativi certificati falsi fossero poi stati presentati dal dipendente a giustificazione dei giorni di permesso per malattia.