Industria agroalimentare, Lacerenza: “Sfruttamento e negazione di diritti in crescita”
Intervento della segretaria generale della Flai Bat impegnata in assemblee sui luoghi di lavoro
giovedì 23 ottobre 2025
7.04
"L'illegalità diffusa e lo sfruttamento sono in forte crescita anche nel settore dell'industria alimentare". A denunciarlo è la segretaria generale della Flai Cgil Bat, Dora Lacerenza a seguito di una serie di assemblee che la categoria sta svolgendo in queste settimane nei luoghi di lavoro e nelle leghe comunali della Flai con le lavoratrici ed i lavoratori del settore dell'agroalimentare in vista della grande manifestazione nazionale di sabato 25 ottobre a Roma "Democrazia al lavoro".
"Nelle varie assemblee svolte è emerso un quadro che ci conferma l'aumento dei fenomeni relativi alla negazione dei diritti e la permanenza di una situazione sfruttamento in un settore che produce prodotti di eccellenza e con un export dell'agroalimentare italiano che nel 2025 ha raggiunto un traguardo storico, superando i 70 miliardi di euro nel periodo giugno 2024- maggio 2025. Quando si pensa allo sfruttamento della manodopera si immagina molto spesso ai lavoratori nelle campagne, ma in questo caso bisogna andare oltre i campi, oltre le schiene degli immigrati spezzate dalla fatica sotto il sole cocente in un'estate torrida nel raccogliere pomodori. Questa impietosa fotografia mostra, infatti, che i 'nuovi' sfruttati sono diventati i giovani neo diplomati in cerca di occupazione che, per costruirsi un proprio futuro, sono costretti spesse volte ad accettare condizioni di lavoro in cui si ravvede una negazione dei diritti. Alle lavoratrici e lavoratori che producono tanta ricchezza va riconosciuta dignità e rispetto, cosa che sembra scontata ma difatti in molti casi non avviene", spiega ancora Lacerenza.
La dirigente sindacale osserva come dalle assemblee sia venuta fuori anche una nota positiva e cioè che non manca "la consapevolezza di un forte riscatto, rimarcando con certezza che l'orgoglio operaio è fattore determinante per chi lavora e produce generi di prima necessità e di eccellente qualità, che vanno anche oltre i confini nazionali. Tutto questo ci pone a fare una grande riflessione rispetto ad un settore come quello dell'agroalimentare che rappresenta l'eccellenza produttiva di questo territorio. Di qui l'appello a tutti, alle lavoratrici e ai lavoratori ma anche agli imprenditori perché ci sono tante aziende che hanno deciso di competere nel rispetto dei diritti e vorremmo che tutte le istituzioni fossero con noi in questa lotta mirando azioni e interventi necessari a vigilare. È importante per tutelare il lavoro di ogni singolo individuo, intervenire con efficacia in un'azione di controllo e prevenzione", conclude la segretaria generale della Flai Cgil Bat.
"Nelle varie assemblee svolte è emerso un quadro che ci conferma l'aumento dei fenomeni relativi alla negazione dei diritti e la permanenza di una situazione sfruttamento in un settore che produce prodotti di eccellenza e con un export dell'agroalimentare italiano che nel 2025 ha raggiunto un traguardo storico, superando i 70 miliardi di euro nel periodo giugno 2024- maggio 2025. Quando si pensa allo sfruttamento della manodopera si immagina molto spesso ai lavoratori nelle campagne, ma in questo caso bisogna andare oltre i campi, oltre le schiene degli immigrati spezzate dalla fatica sotto il sole cocente in un'estate torrida nel raccogliere pomodori. Questa impietosa fotografia mostra, infatti, che i 'nuovi' sfruttati sono diventati i giovani neo diplomati in cerca di occupazione che, per costruirsi un proprio futuro, sono costretti spesse volte ad accettare condizioni di lavoro in cui si ravvede una negazione dei diritti. Alle lavoratrici e lavoratori che producono tanta ricchezza va riconosciuta dignità e rispetto, cosa che sembra scontata ma difatti in molti casi non avviene", spiega ancora Lacerenza.
La dirigente sindacale osserva come dalle assemblee sia venuta fuori anche una nota positiva e cioè che non manca "la consapevolezza di un forte riscatto, rimarcando con certezza che l'orgoglio operaio è fattore determinante per chi lavora e produce generi di prima necessità e di eccellente qualità, che vanno anche oltre i confini nazionali. Tutto questo ci pone a fare una grande riflessione rispetto ad un settore come quello dell'agroalimentare che rappresenta l'eccellenza produttiva di questo territorio. Di qui l'appello a tutti, alle lavoratrici e ai lavoratori ma anche agli imprenditori perché ci sono tante aziende che hanno deciso di competere nel rispetto dei diritti e vorremmo che tutte le istituzioni fossero con noi in questa lotta mirando azioni e interventi necessari a vigilare. È importante per tutelare il lavoro di ogni singolo individuo, intervenire con efficacia in un'azione di controllo e prevenzione", conclude la segretaria generale della Flai Cgil Bat.