Il sindacato di polizia Ugl-LeS dice "NO! Alle elemosine elettorali del Governo"

Paradossali le offerte del Governo nei confronti dei servitori dello Stato

giovedì 11 gennaio 2018 22.11
"Dopo oltre otto anni di blocco contrattuale ed una consistente perdita del potere d'acquisto e dei diritti da parte dei Poliziotti ai quali, invece, si richiedono sempre maggiori sacrifici e responsabilità, da un punto di vista economico ci saremmo aspettati almeno qualcosa in più dell'elemosina che il Governo vorrebbe riservare ai lavoratori in divisa del Comparto Sicurezza e Difesa".

Questa la dichiarazione molto critica di Giovanni Iacoi, Segretario Generale Nazionale del Sindacato di Polizia Ugl- Les.
"Del tutto anomalo, poi, è il metodo usato dal Governo per questa trattativa che, se da un lato e per evidenti fini pre-elettorali, parla di celerità, dall'altro, dopo più di cinque mesi e due incontri, non ha ancora fornito uno straccio di documento o tabella su cui potersi confrontare seriamente".
A poi proseguito Iacoi: "Noi rimaniamo sulle nostre posizioni, come previsto nel punto 4 del nostro programma: 500 euro a poliziotto, 300 euro come diritto per mancato rinnovo dei contratti fermi da gennaio 2008, più 200 euro dalla riqualificazione del personale (siamo gli unici lavoratori del pubblico impiego ad avere ancora la figura dell'Agente operaio con responsabilità penali e civili superiori a qualsiasi dirigente."

"Presso la Funzione Pubblica, il Governo incontrerà le sigle sindacali più rappresentative, ovvero le stesse che fino ad oggi hanno accettato di tutto pur di andare a braccetto con l'Amministrazione. Speriamo che questa volta non accolgano passivamente questa elemosina elettorale e si uniscano a noi per pretendere il giusto riconoscimento stipendiale per chi indossa la divisa", conclude Iacoi.