"Il girotondo di certa politica", tra Decaro ed Emiliano, Bruno e Vurchio senza dimenticare sanità e liste d'attesa
Nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita
martedì 9 settembre 2025
«Concluse, forse, le diatribe tra Decaro ed Emiliano a livello regionale e, forse, tra la Sindaca Bruno ed il Presidente del Consiglio Vurchio a livello locale! A questi ultimi rinnoviamo l'invito a chiarirsi tra loro ed a concentrarsi sui problemi che interessano ai cittadini.
Prima le buone notizie.
Tanto tuonò che piovve! Finalmente, dopo tante insistenze, quasi tutte le nostre, le radiologie della Asl Bt inizieranno a fare un maggior numero di prestazioni per recuperare le liste di attesa. Bene!
In merito all'inquinamento dell'aria in città, argomento tirato periodicamente in vallo da qualche classifica, quale segnale concreto abbiamo constatato che il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bt sta utilizzando mezzi aziendali elettrici. Molto bene!
Ed ora, purtroppo, le note dolenti.
Il bando per la costruzione del nuovo ospedale di Andria, di 2° livello con 400 posti letto Polo Universitario ed eliporto, doveva uscire a settembre, e siamo appunto a settembre… quindi? Continuano a soffiare venti contrari dalle zone marine verso Andria? Di certo si sa che a breve uscirà il bando per il nuovo ospedale di Bisceglie, guarda caso miracolosamente in concomitanza con le elezioni regionali. Un sorpasso, da parte di un progetto partito anni dopo rispetto a quello di Andria. Aggiungiamo alla nostra telenovela locale che, per Bisceglie, il problema di 800 "elaborati" dicono sarà risolto in 15 giorni, mentre per il nuovo ospedale di Andria sono anni che gli "elaborati" fanno il "girogirotondo" fra tanti tavoli.
Andiamo avanti. Oltre alle liste di attesa in radiologia, cui c'è una prima risposta come abbiamo già accennato, ci sono tante altre liste di attesa… cosa si intende fare per queste altre?
Serve un ambulatorio per i trattamenti dei malati di tumore ad Andria… perché nessuno risponde?
Se si continuano ad acquistare nuove apparecchiature a Barletta, bene, ma non anche ad Andria dove ci sarebbe il reparto di emergenza/urgenza in cui utilizzarle, e se sempre a Barletta si mantiene operativo un reparto che, secondo quanto riportano gli organi di informazione, non avrebbe il numero di prestazioni secondo Legge per rimanere aperto, non comprendiamo il motivo per il quale qualche "miracolo sanitario", ogni tanto, non possa accadere anche all'Ospedale Bonomo.
Ancora, gli screening oncologici, con tanto di milioni di euro di finanziamento regionale, a che punto stanno?
E che dire dei dipendenti della Sanità pubblica della nostra Provincia, che continuano ad essere snobbati per i buoni pasto che i loro colleghi in altre province già ricevono?
Non accenniamo, ancora, a questioni di esclusiva pertinenza dell'amministrazione comunale poiché attendiamo di capire se sarà portato a termine, fino al 2026, il mandato di questa maggioranza o se, improvvisamente, ci saranno fughe verso le elezioni regionali, lasciando la Città in mano ad un Commissario Prefettizio. Se Decaro ha, finalmente, preso una decisione, ad Andria il mistero ancora persiste», conclude la nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita.
Prima le buone notizie.
Tanto tuonò che piovve! Finalmente, dopo tante insistenze, quasi tutte le nostre, le radiologie della Asl Bt inizieranno a fare un maggior numero di prestazioni per recuperare le liste di attesa. Bene!
In merito all'inquinamento dell'aria in città, argomento tirato periodicamente in vallo da qualche classifica, quale segnale concreto abbiamo constatato che il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bt sta utilizzando mezzi aziendali elettrici. Molto bene!
Ed ora, purtroppo, le note dolenti.
Il bando per la costruzione del nuovo ospedale di Andria, di 2° livello con 400 posti letto Polo Universitario ed eliporto, doveva uscire a settembre, e siamo appunto a settembre… quindi? Continuano a soffiare venti contrari dalle zone marine verso Andria? Di certo si sa che a breve uscirà il bando per il nuovo ospedale di Bisceglie, guarda caso miracolosamente in concomitanza con le elezioni regionali. Un sorpasso, da parte di un progetto partito anni dopo rispetto a quello di Andria. Aggiungiamo alla nostra telenovela locale che, per Bisceglie, il problema di 800 "elaborati" dicono sarà risolto in 15 giorni, mentre per il nuovo ospedale di Andria sono anni che gli "elaborati" fanno il "girogirotondo" fra tanti tavoli.
Andiamo avanti. Oltre alle liste di attesa in radiologia, cui c'è una prima risposta come abbiamo già accennato, ci sono tante altre liste di attesa… cosa si intende fare per queste altre?
Serve un ambulatorio per i trattamenti dei malati di tumore ad Andria… perché nessuno risponde?
Se si continuano ad acquistare nuove apparecchiature a Barletta, bene, ma non anche ad Andria dove ci sarebbe il reparto di emergenza/urgenza in cui utilizzarle, e se sempre a Barletta si mantiene operativo un reparto che, secondo quanto riportano gli organi di informazione, non avrebbe il numero di prestazioni secondo Legge per rimanere aperto, non comprendiamo il motivo per il quale qualche "miracolo sanitario", ogni tanto, non possa accadere anche all'Ospedale Bonomo.
Ancora, gli screening oncologici, con tanto di milioni di euro di finanziamento regionale, a che punto stanno?
E che dire dei dipendenti della Sanità pubblica della nostra Provincia, che continuano ad essere snobbati per i buoni pasto che i loro colleghi in altre province già ricevono?
Non accenniamo, ancora, a questioni di esclusiva pertinenza dell'amministrazione comunale poiché attendiamo di capire se sarà portato a termine, fino al 2026, il mandato di questa maggioranza o se, improvvisamente, ci saranno fughe verso le elezioni regionali, lasciando la Città in mano ad un Commissario Prefettizio. Se Decaro ha, finalmente, preso una decisione, ad Andria il mistero ancora persiste», conclude la nota dei consiglieri comunali del M5S Doriana Faraone e Pietro Di Pilato, e del collega del Gruppo Misto Nicola Civita.