Il coraggio giovanile di mettersi in gioco, Roberta Fucci

Intervista alla promettente videomaker andriese

martedì 21 luglio 2015 8.27
A cura di Federico Peloso
Il 17 luglio scorso è stato pubblicato il videoclip di Mai, brano musicale della band locale dei Drem's Project. Il filmato sta già riscontrando un notevole successo in rete, con oltre 800 visualizzazioni sul canale Youtube dello stesso gruppo. La regia ed il montaggio del video sono stati affidati alla giovane videomaker andriese Roberta Fucci. «Conoscevo - ci ha raccontato Roberta – i cantanti dei Drem's, Luigi Del Giudice e Pietro Santoro, per me è stato davvero interessante poter collaborare con loro nella realizzazione di questo lavoro, un intreccio di passioni che ci auguriamo possa essere apprezzato. E' stata un'esperienza stupenda, in cui il divertimento è risultato padrone indiscusso del gioco».

L'interesse per lo schermo e le riprese nasce da molto lontano, e la costante dedizione per la materia audiovisiva ha permesso a Roberta Fucci di allestire un autonomo team di produzione video, denominato Up Force Video. «La telecamera l'ho conosciuta - ha ricordato lei - quando ero molto piccola. Mio padre aveva l'abitudine di riprendere me e mia sorella nelle tipiche scene familiari della quotidianità. Ricordo che giocare con quello strumento digitale dalle enormi dimensioni mi procurava immenso piacere. Successivamente ho cominciato a dilettarmi in prima persona da autodidatta, la mia prima telecamera registrava su cassetta e l'approccio documentaristico col mondo mi ha sempre affascinata. Tuttavia le mie competenze sono state a lungo "sporche", fino a quando non ho iniziato a partecipare ad alcuni concorsi che mi hanno dato la possibilità di frequentare dei workshop durante i quali ho iniziato a conoscere le tecniche professionali di montaggio. Up Force è un primo soddisfacente traguardo, e devo ringraziare Oyoshe, un giovane artista che condivide con me questa avventura sin dal principio».

La videomaker andriese studia Lingue Orientali presso l'Università di Napoli, città in cui vive e nella quale il progetto di produzione video è partito. «Inizialmente - ha continuato Roberta – realizzavamo aftermovies e filmati nell'ambito artistico-culturale partenopeo, fino a quando non ho conosciuto la cantante molfettese Comagatte. Ho diretto il video del suo pezzo Funky q.b., che è stato un trampolino di lancio per entrare nella straordinaria family di Andriaground, l'associazione promotrice della musica e dell'arte andriesi. E' così che Up Force ha superato i confini della Campania». Roberta Fucci ha tanta voglia di perfezionare le sue abilità ed ha anche partecipato allo Young Media Campus, un'esperienza di regia e montaggio inserita all'interno del Social World Film Festival di Vico Equense. Un'altra tappa importante, registrata nel curriculum di Roberta, è stata la selezione del suo lavoro Acta est fabula tra i finalisti del concorso Riprendiamoci la città, un'iniziativa nazionale promossa dall'AIDI (Associazione Italiana di Illuminazione). Numerosi video montati dalla giovane videomaker hanno visto protagonisti diversi artisti appartenenti al vasto mondo dell'hip hop italiano. «Adoro questo genere musicale. Mi è stato proposto di realizzare anche filmati per brani pop e neomelodici, ma ho declinato gli inviti, non per presunzione, bensì perché non mi ritengo ancora una professionista preparata a cimentarsi in ogni tipologia di lavoro. Per me questo percorso è ancora un gioco, quindi voglio costruire il futuro senza fretta».

Roberta Fucci non è scappata dalla propria città natale, al contrario resta legatissima ad Andria, pur non nascondendo che Napoli le stia offrendo un'esperienza di vita indiscutibilmente unica. «Napoli - ha raccontato lei - è un nido di occasioni, è un'incredibile fonte di ispirazione, i vicoli partenopei offrono infinite sfaccettature della realtà, tra quella gente è impossibile annoiarsi. Tutti dovrebbero vedere Napoli e, soprattutto, tutti dovrebbero conoscere i napoletani». Infine abbiamo chiesto a Roberta quale sia il suo sogno. «Sarebbe bello - ha concluso la studentessa andriese - far convergere nei miei prodotti audiovisivi il meglio della mia persona, magari riuscendo a catturare qualche cuore e lasciando ai posteri un piccolissimo segno di me, tra le innumerevoli belle storie che colorano la nostra Terra».