Il bilancio di previsione viene bocciato dal Consiglio comunale. Arriva il Commissario prefettizio

Si chiude a meno di un anno dal termine della seconda sindacatura di Nicola Giorgino, la stagione del centro destra

giovedì 18 aprile 2019 5.43
Alle ore 2.20 di questa mattina, dopo circa 8 ore di una lunga seduta di consiglio comunale che doveva discutere del bilancio di previsione 2019-2021, ma che in realtà ha parlato soprattutto delle ragioni della crisi del centro destra andriese, la massima assise comunale ha respinto la proposta di deliberazione del Settore Finanziario su tale bilancio di previsione.

Con 18 voti contrari (centro sinistra, M5S e Forza Italia), 14 favorevoli ed un astenuto, il Presidente del consiglio comunale Marcello Fisfola, l'assise politica cittadina ha quindi bocciato la proposta del bilancio di previsione del Comune di Andria per il triennio 2019-2021, decretando in sostanza, il "tutti a casa" di questa consigliatura, la seconda di Nicola Giorgino e del centro destra andriese.

Se qualcuno pensava che la diffida del Prefetto Sensi, che assegnava altre due settimane all'approvazione di questo strumento finanziario programmatorio, dopo la mancata e polemica seduta del marzo scorso, poteva portare ad un riavvicinamento di Forza Italia al suo ex pupillo Nicola Giorgino -ora con la Lega di Matteo Salvini- è stato deluso dal precipitare degli eventi.

Il Comune di Andria e la sua comunità, saranno adesso condotti alle elezioni amministrative del 2020, in concomitanza con l'appuntamento del rinnovo del consiglio regionale, da un Commissario Prefettizio, che quasi certamente sarà coadiuvato da uno o due sub Commissari.

Sarà una lunga campagna elettorale quella che attende Andria fino alla primavera del 2020, con tutte le polemiche degli ultimi mesi che saranno nuovamente terreno di scontro tra le coalizioni politiche ed all'interno dell'ex compagine di maggioranza del centro destra.

Sicuramente l'imminente lungo periodo di festività pasquali e ricorrenze civili, servirà a tutti per una lunga pausa di riflessione e sicuramente per rimettere in moto quel dialogo che aveva iniziato ad emergere tra le forze politiche in vista di una possibile dèbacle di Nicola Giorgino, cosa poi realmente palesata.

Sarà quindi il tempo di tessere nuove alleanze, stabilire nuovi programmi, avviare un percorso politico nuovo ma altrettanto difficile e pieno di ostacoli, con una città in una grave situazione economica, che sicuramente la segnerà ancora di più di quanto avvenuto fino ad oggi, nel tessuto sociale ed economico del territorio.