Igino Giordani: un modello per la contemporaneità

Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria

domenica 18 aprile 2021 6.50
Il 18 aprile ricorre il 41° della morte del Servo di Dio Igino Giordani uno degli ultimi eroi del nostro tempo. La sua è una vita trascorsa sempre in prima linea. E' in una trincea militare durante la Grande Guerra; è in una trincea culturale e politica durante la Seconda Guerra Mondiale. E' l'ultimo baluardo della democrazia mentre dilaga il fascismo. E' sulla trincea dello spirito quando aderisce al neonato Movimento dei Focolari, una realtà nuova, originale, che nasce ben prima del Concilio Vaticano II. E' un laico che inserito nelle strutture della Chiesa cattolica italiana, intravede il nuovo ruolo che i laici assumeranno nella realizzazione degli scopi della cristianità.

Igino Giordani è un profeta, uno dei pochi la cui voce piò ancora aiutarci oggi. Dove tutti vedono il conflitto fra i poveri e i ricchi, lui vede la necessità di ricostruire il bene comune sul messaggio sociale di Gesù. Dove tutti vedono la contrapposizione fra le fazioni politiche, lui vede il sentiero stretto che porta alla democrazia e all'unità. Mentre tutti assistono al venir meno della pratica religiosa, lui comprende che i laici possono svolgere un ruolo decisivo per l'opera di evangelizzazione. Vedere al di là di ciò che semplicemente appare: questo è il suo vivere nella profezia.

Può essere, allora, un modello per il presente? Sì, può esserlo, può esserlo nella trincea della pace con la sua profonda convinzione che la guerra si vince con la pace; che l'incubo di conflitti, stragi, fallimenti si vince con l'amore. Sì, può esserlo nella trincea politica testimoniando nel rimanere sempre uomo senza compromessi né di vita, né di partito, né di potere; portatore di grandi ideali quali la libertà, la giustizia sociale, la pace, l'animazione cristiana delle. Istituzioni pubbliche. Sì, può esserlo nella trincea della cultura come scrittore, giornalista, agiografo testimoniando che "la cultura è strada per la contemplazione del Paradiso" e lo scrivere è "la più alta forma del sacerdozio regale". E poiché tutto ciò non solo lo scrive, ma lo attua in sé, qualcuno ha potuto vedere in lui uno che si è dedicato "alla penna come un eletto di Dio si dedica al sacerdozio". Sì, ed è per queste ragioni che a Chiesa ha deciso di aprire la causa della canonizzazione di Igino Giordani.

Igino Giordani: Eroismo e Profeta, innamorato di Dio e dell'Uomo.