I prodotti della Murgia: focus sulla valorizzazione delle tipicità locali con il Lions Club Murgia Parco Nazionale
Ad Altamura un convegno organizzato in collaborazione con il Lions Club Altamura Jesce-Murex e l'Associazione Meridionale Cerealisti
domenica 14 aprile 2019
07.00
I "tesori" gastronomici del territorio murgiano. Un interessante focus sull'agricoltura e sulla promozione dei prodotti locali, intitolato "La filiera dei prodotti della Murgia", si è svolto ad Altamura venerdì 12 aprile presso il GAL nella sala "Tommaso Fiore": un incontro fortemente voluto e organizzato dai Club Lions Murgia Parco Nazionale e Altamura Jesce-Murex, in collaborazione con AMC (Associazione Meridionale Cerealisti). Testimonianza di una sinergia sempre più stretta tra i Club Lions locali e il territorio, una unità di intenti volta alla valorizzazione delle tipicità locali che costituisce una delle peculiarità dell'operato lionistico. A moderare il convegno il giornalista Giovanni Mercadante, mentre ad introdurre i lavori con i saluti iniziali è stato il presidente del Lions Club Specialty Murgia Parco Nazionale, dott. Angelo Frisardi.
Un ruolo importante nella promozione dei prodotti locali lo riveste il GAL (Gruppo di Azione Locale): a tal proposito, come ha dichiarato il presidente del GAL Terre di Murgia, dott. Onofrio Vicenti, «è stato indetto un bando per promuovere i prodotti di filiera nei prossimi anni». Stessa funzione di valorizzazione operata anche dal Distretto del Grano Duro, rappresentato dal delegato dott. Nicola Panaro: «Nel nostro distretto produttivo abbiamo raccolto oltre 100 aziende. Una volta ottenuto il riconoscimento ufficiale, saremo il secondo distretto produttivo in Italia, e per questo motivo siamo molto emozionati. Il nostro Distretto svolgerà un ruolo fondamentale nella sponsorizzazione dei prodotti della Murgia».
Spazio successivo alla trattazione della tematica oggetto del convegno con una prima relazione a cura del prof. Rocco Roma (Università degli Studi di Bari), intitolata "Marketing di filiera: dalla tradizione all'innovazione". Un primo dato a proposito dell'agricoltura locale è la diminuzione, dal 1960 ad oggi, della superficie agricola utilizzata, con aumento conseguente di superfici abbandonate in quanto poco redditizie. Passando all'analisi dei prodotti, il prof. Roma ha evidenziato una distinzione tra prodotti di massa (commodities) e prodotti tipici (specialities): i primi hanno bassa elasticità rispetto al prezzo e al reddito, sono scarsamente differenziabili e dunque la competitività sul mercato si basa esclusivamente sul prezzo; gli altri invece, essendo prodotti altamente differenziabili, possono vantare alta elasticità rispetto al prezzo e al reddito e la competitività sul mercato si basa su fattori diversi dal prezzo, oltre che essere soggetti a una maggiore disponibilità di acquisto da parte del consumatore rispetto ai commodities. Come rendere efficiente, inoltre, una filiera nel sistema agricolo e agroalimentare? Attraverso i contratti di filiera, un sistema contrattuale che consente di valorizzare la qualità e stabilizzare i prezzi. E restando sempre nell'ambito del mercato, per limitare la concorrenza assume notevole importanza l'associazionismo: si parla, nel caso dell'agricoltura (e non solo), di consorzi. Si tratta di associazioni che comprendono una pluralità di imprese e sostiene l'attività di ciascuna di esse; solitamente si riuniscono in consorzio imprese di dimensioni medio-piccole con problemi commerciali dovendo operare da sole su mercati esteri e lontani.
"I marchi di qualità: il caso della lenticchia di Altamura IGP ed il contesto di mercato nazionale": se n'è parlato nella successiva relazione con il prof. Gerardo Centoducati (Università degli Studi di Bari), il quale ha incentrato l'attenzione dei presenti su un prodotto locale a marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta): la lenticchia di Altamura, coltivata nei territori di Altamura, Corato, Cassano, Gravina, Minervino Murge, Ruvo, Santeramo in Colle, Poggiorsini, Spinazzola. Non solo IGP: tra i marchi di qualità c'è anche quello DOP, che indica la denominazione di origine protetta ed è concesso ai prodotti agroalimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono dall'ambiente geografico di produzione, in particolare dall'unione di fattori naturali (clima e risorse) e fattori umani (tecniche di produzione e trasformazione). Prodotti a marchio DOP e IGP sono presenti in massa a livello nazionale: basti pensare che l'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione Europea, con 299 prodotti a marchio DOP, IGP, STG e 523 vini DOCG, DOC, IGT. Numeri importanti che testimoniano l'eccellente qualità delle produzioni locali e il legame indissolubile tra i prodotti agroalimentari e il territorio di origine. Non solo grandi marchi: come ha sottolineato il prof. Centoducati, oggi sono in crescita anche i piccoli brand, molto apprezzati dal consumatore.
Al termine della seconda relazione, è intervenuto il dott. Cesare Troia, Presidente Ente Parco Nazionale Alta Murgia: «L'incontro di oggi costituisce un momento di accrescimento di una delle 3C del Parco, ossia la consapevolezza: quella di avere dei tesori che però dobbiamo essere in grado di valorizzare. Il nostro Parco, il più grande a vocazione rurale in Italia e probabilmente anche d'Europa, vanta diversi riconoscimenti: è depositario della CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) ed è il primo in Italia ad ottenere il riconoscimento di Parco Slow; la nostra prossima grande sfida è quella di ottenere il riconoscimento UNESCO di Geoparco. Una sfida l'abbiamo già vinta: un tempo questo territorio viveva spesso di isolamento, ma oggi siamo riusciti a costruire una grande comunità».
Conclusioni del convegno affidate a Domenico Mario Loizzo, presidente del Lions Club Altamura Jesce-Murex, il quale ha svelato con grande orgoglio e soddisfazione un traguardo prestigioso per l'associazione lionistica locale: il Lions Club Murgia Parco Nazionale, assieme a un altro club della Sardegna, è stato dichiarato miglior Club Specialty al mondo, un ambito traguardo che si ufficializzerà nel corso di una cerimonia di premiazione in programma a Milano nel mese di luglio davanti a migliaia di soci Lions provenienti da tutto il mondo.
Un ruolo importante nella promozione dei prodotti locali lo riveste il GAL (Gruppo di Azione Locale): a tal proposito, come ha dichiarato il presidente del GAL Terre di Murgia, dott. Onofrio Vicenti, «è stato indetto un bando per promuovere i prodotti di filiera nei prossimi anni». Stessa funzione di valorizzazione operata anche dal Distretto del Grano Duro, rappresentato dal delegato dott. Nicola Panaro: «Nel nostro distretto produttivo abbiamo raccolto oltre 100 aziende. Una volta ottenuto il riconoscimento ufficiale, saremo il secondo distretto produttivo in Italia, e per questo motivo siamo molto emozionati. Il nostro Distretto svolgerà un ruolo fondamentale nella sponsorizzazione dei prodotti della Murgia».
Spazio successivo alla trattazione della tematica oggetto del convegno con una prima relazione a cura del prof. Rocco Roma (Università degli Studi di Bari), intitolata "Marketing di filiera: dalla tradizione all'innovazione". Un primo dato a proposito dell'agricoltura locale è la diminuzione, dal 1960 ad oggi, della superficie agricola utilizzata, con aumento conseguente di superfici abbandonate in quanto poco redditizie. Passando all'analisi dei prodotti, il prof. Roma ha evidenziato una distinzione tra prodotti di massa (commodities) e prodotti tipici (specialities): i primi hanno bassa elasticità rispetto al prezzo e al reddito, sono scarsamente differenziabili e dunque la competitività sul mercato si basa esclusivamente sul prezzo; gli altri invece, essendo prodotti altamente differenziabili, possono vantare alta elasticità rispetto al prezzo e al reddito e la competitività sul mercato si basa su fattori diversi dal prezzo, oltre che essere soggetti a una maggiore disponibilità di acquisto da parte del consumatore rispetto ai commodities. Come rendere efficiente, inoltre, una filiera nel sistema agricolo e agroalimentare? Attraverso i contratti di filiera, un sistema contrattuale che consente di valorizzare la qualità e stabilizzare i prezzi. E restando sempre nell'ambito del mercato, per limitare la concorrenza assume notevole importanza l'associazionismo: si parla, nel caso dell'agricoltura (e non solo), di consorzi. Si tratta di associazioni che comprendono una pluralità di imprese e sostiene l'attività di ciascuna di esse; solitamente si riuniscono in consorzio imprese di dimensioni medio-piccole con problemi commerciali dovendo operare da sole su mercati esteri e lontani.
"I marchi di qualità: il caso della lenticchia di Altamura IGP ed il contesto di mercato nazionale": se n'è parlato nella successiva relazione con il prof. Gerardo Centoducati (Università degli Studi di Bari), il quale ha incentrato l'attenzione dei presenti su un prodotto locale a marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta): la lenticchia di Altamura, coltivata nei territori di Altamura, Corato, Cassano, Gravina, Minervino Murge, Ruvo, Santeramo in Colle, Poggiorsini, Spinazzola. Non solo IGP: tra i marchi di qualità c'è anche quello DOP, che indica la denominazione di origine protetta ed è concesso ai prodotti agroalimentari le cui caratteristiche qualitative dipendono dall'ambiente geografico di produzione, in particolare dall'unione di fattori naturali (clima e risorse) e fattori umani (tecniche di produzione e trasformazione). Prodotti a marchio DOP e IGP sono presenti in massa a livello nazionale: basti pensare che l'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'Unione Europea, con 299 prodotti a marchio DOP, IGP, STG e 523 vini DOCG, DOC, IGT. Numeri importanti che testimoniano l'eccellente qualità delle produzioni locali e il legame indissolubile tra i prodotti agroalimentari e il territorio di origine. Non solo grandi marchi: come ha sottolineato il prof. Centoducati, oggi sono in crescita anche i piccoli brand, molto apprezzati dal consumatore.
Al termine della seconda relazione, è intervenuto il dott. Cesare Troia, Presidente Ente Parco Nazionale Alta Murgia: «L'incontro di oggi costituisce un momento di accrescimento di una delle 3C del Parco, ossia la consapevolezza: quella di avere dei tesori che però dobbiamo essere in grado di valorizzare. Il nostro Parco, il più grande a vocazione rurale in Italia e probabilmente anche d'Europa, vanta diversi riconoscimenti: è depositario della CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile) ed è il primo in Italia ad ottenere il riconoscimento di Parco Slow; la nostra prossima grande sfida è quella di ottenere il riconoscimento UNESCO di Geoparco. Una sfida l'abbiamo già vinta: un tempo questo territorio viveva spesso di isolamento, ma oggi siamo riusciti a costruire una grande comunità».
Conclusioni del convegno affidate a Domenico Mario Loizzo, presidente del Lions Club Altamura Jesce-Murex, il quale ha svelato con grande orgoglio e soddisfazione un traguardo prestigioso per l'associazione lionistica locale: il Lions Club Murgia Parco Nazionale, assieme a un altro club della Sardegna, è stato dichiarato miglior Club Specialty al mondo, un ambito traguardo che si ufficializzerà nel corso di una cerimonia di premiazione in programma a Milano nel mese di luglio davanti a migliaia di soci Lions provenienti da tutto il mondo.