“Giocarsi la vita. La morra della sanità”: il nuovo murales di Daniele Geniale realizzato a Stigliano
Il progetto rientra nell’ambito del festival Internazionale di Arte Pubblica “appARTEngo”
venerdì 25 settembre 2020
13.15
L'artista andriese Daniele Geniale torna con i suoi murales a "salvare" borghi o quartieri che rischiano di essere abbandonati e dimenticati dai cittadini. Dopo aver realizzato il "De-Voto" nel quartiere San Valentino e in occasione della ventiquattresima edizione del Festival "Castel dei Mondi", ora torna con la sua inconfondibile arte ad animare le strade di Stigliano, un borgo situato alle pendici del Monte Serra, ultima propaggine dell'area dei Calanchi lucani, nel cuore della Basilicata.
Stigliano, così come tante altri borghi lucani, negli ultimi anni hanno subito una drastica diminuzione della popolazione: i dati Istat più recenti parlano di 3.914 abitanti, contro i 5.429 del 2003. Per far fronte a tale spopolamento, alcuni giovani residenti hanno pensato di lanciare un progetto davvero ambizioso ovvero di organizzare un Festival Internazionale di Arte Pubblica. "appARTEngo" finalizzato a diffondere non solo la Street art per le storiche strade dei borghi, ma anche per creare le condizioni affinché i giovani non abbandonino le proprie origini.
Accanto ai diversi artisti che hanno interpretato e rappresentato il tema dell'"abbandono" attraverso le loro opere, l'artista andriese ha scelto di rappresentare il murales "Giocarsi la vita. La morra della sanità", il cui titolo richiama, inequivocabilmente, la delicata questione della sanità pubblica nel mezzogiorno d'Italia pesantemente risentita dell'emergenza covid.
"A Stigliano gli abitanti in trent'anni hanno visto ridurre il numero dei reparti di un ospedale che ormai pare essere solo un grande reparto di lungodegenza, costretti a spostarsi nelle strutture più accentrate, rischiando sempre qualcosa in più rispetto a chi l'ospedale ce l'ha "a casa propria". Questo succede ovunque, in Italia, soprattutto qui al Sud" – sottolinea Daniele Geniale – "In tempi di pandemia ho sentito parlare continuamente di guerra al virus, di battaglia da vincere contro un nemico, e mi sono chiesto quale fosse realmente il vero nemico. Possiamo considerare nemico un virus naturale o dobbiamo spostare il punto di vista su noi stessi, sull'uomo in questo sistema?
In un sistema in cui i tagli riducono all'osso le strutture sanitarie pubbliche, basta un evento come l'emergenza Covid-19 a farci riflettere sull'importanza della sanità pubblica" - continua - L'idea del profitto che entra nella sfera della salute degli esseri umani è una delle perversioni del sistema capitalista.
Per questo ho immaginato una morra tra chi impone i tagli dall'alto e chi resiste dal basso, facendo il proprio lavoro, magari in condizioni migliori, senza più bisogno di essere rappresentato come eroe. Per una volta, come nella morra, sarebbe bello immaginare che il sasso avesse la meglio sulle forbici, la giustizia sull'ineguaglianza".
Dunque ancora una volta l'arte e la bellezza intervengono per "soccorrere" storici borghi e con loro, memorie e identità cittadine, in perenne sospensione tra l'oblio e desiderio di rinascere per non dimenticare le nostre radici.
AppaARTEngo, Festival Internazionale di Arte Pubblica, si svolgerà a Stigliano fino al 30 settembre. Per tutte le informazioni, potete dare un'occhiata qui.
Stigliano, così come tante altri borghi lucani, negli ultimi anni hanno subito una drastica diminuzione della popolazione: i dati Istat più recenti parlano di 3.914 abitanti, contro i 5.429 del 2003. Per far fronte a tale spopolamento, alcuni giovani residenti hanno pensato di lanciare un progetto davvero ambizioso ovvero di organizzare un Festival Internazionale di Arte Pubblica. "appARTEngo" finalizzato a diffondere non solo la Street art per le storiche strade dei borghi, ma anche per creare le condizioni affinché i giovani non abbandonino le proprie origini.
Accanto ai diversi artisti che hanno interpretato e rappresentato il tema dell'"abbandono" attraverso le loro opere, l'artista andriese ha scelto di rappresentare il murales "Giocarsi la vita. La morra della sanità", il cui titolo richiama, inequivocabilmente, la delicata questione della sanità pubblica nel mezzogiorno d'Italia pesantemente risentita dell'emergenza covid.
"A Stigliano gli abitanti in trent'anni hanno visto ridurre il numero dei reparti di un ospedale che ormai pare essere solo un grande reparto di lungodegenza, costretti a spostarsi nelle strutture più accentrate, rischiando sempre qualcosa in più rispetto a chi l'ospedale ce l'ha "a casa propria". Questo succede ovunque, in Italia, soprattutto qui al Sud" – sottolinea Daniele Geniale – "In tempi di pandemia ho sentito parlare continuamente di guerra al virus, di battaglia da vincere contro un nemico, e mi sono chiesto quale fosse realmente il vero nemico. Possiamo considerare nemico un virus naturale o dobbiamo spostare il punto di vista su noi stessi, sull'uomo in questo sistema?
In un sistema in cui i tagli riducono all'osso le strutture sanitarie pubbliche, basta un evento come l'emergenza Covid-19 a farci riflettere sull'importanza della sanità pubblica" - continua - L'idea del profitto che entra nella sfera della salute degli esseri umani è una delle perversioni del sistema capitalista.
Per questo ho immaginato una morra tra chi impone i tagli dall'alto e chi resiste dal basso, facendo il proprio lavoro, magari in condizioni migliori, senza più bisogno di essere rappresentato come eroe. Per una volta, come nella morra, sarebbe bello immaginare che il sasso avesse la meglio sulle forbici, la giustizia sull'ineguaglianza".
Dunque ancora una volta l'arte e la bellezza intervengono per "soccorrere" storici borghi e con loro, memorie e identità cittadine, in perenne sospensione tra l'oblio e desiderio di rinascere per non dimenticare le nostre radici.
AppaARTEngo, Festival Internazionale di Arte Pubblica, si svolgerà a Stigliano fino al 30 settembre. Per tutte le informazioni, potete dare un'occhiata qui.