Fuochi d'artificio ad Andria: "Stiamo festeggiando la bambina"

Lo sfogo della Sindaca sui social: "Ma che fate? È normale?". Il video diventa virale. Comminata la multa

lunedì 4 marzo 2024 13.06
Accade il 27 Febbraio, alle ore 22.21 mente la sindaca sta rientrando a casa in compagnia di una consigliera comunale, al termine di una giornata di lavoro, in via Aldo Moro la prima cittadina si imbatte in una "festa" molto particolare con tanto di fuochi d'artificio.
"I soliti, quelli che spessissimo irrompono nel silenzio della sera (o della notte), pure quando non è San Riccardo! Quelli per cui i cittadini la prima cosa che fanno è dare la colpa al sindaco (è sempre colpa del sindaco!) e chiamare i vigili per lamentarsi, quasi mai per denunciare e aiutare a identificare i responsabili. Mi fermo sul ciglio della strada, a dir poco contrariata. Osservo qualche istante", racconta la Sindaca Giovanna Bruno.
"Scendo dalla mia auto e mi avvicino alla comitiva di genitori e bimbi piccoli al seguito, vicinissimi al punto di posizionamento degli spari. Ma che fate?! Secondo voi è normale"?! È normale?! Ah sindaco, proprio tu sei...non stiamo facendo niente...stiamo festeggiando il compleanno della bambina...siamo su un luogo pubblico...non è successo niente, sugli spari è scritto che si possono usare...non si è fatto male nessuno, sono ancora le dieci, è presto ancora...gli altri sparano a mezzanotte", mi dicono, con una naturalezza disarmante. Snervante. Ma vi rendete conto?? E la gente che potrebbe già dormire, e quelli che si spaventano, e gli animali che ne risentono, e l'ambiente che ne soffre?? E le regole? Dove sono le regole??" le mie parole. Potete immaginare il resto".

E il racconto social della Sindaca prosegue così: "Quasi quasi mi dovevo giustificare io per essermi fermata cogliendo sul fatto i responsabili. Roba da matti! Fino a quando in questa città ognuno farà di testa propria, in barba all'educazione, alle leggi e al rispetto di luoghi e persone, non andremo da nessuna parte. Io non ci sto. Lo dico e lo ridico. E non mi arrendo. Anzi, incalzo. Peccato per la piccola festeggiata. Poi ce la prendiamo con i bambini che crescono male. Chi li educa? Chi?! Quale esempio diamo?! Festa rovinata. Inevitabile multa comminata. Non funziona così e io non arretro di un passo su queste cose".