Frantoiani in allarme: dopo la sentenza sulla sansa, a rischio la sostenibilità economica della filiera olearia
La FIOQ incontra Assitol: “La sansa una risorsa. La filiera energetica deve collaborare nell’ottica della sostenibilità”
lunedì 13 ottobre 2025
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La FIOQ, il sodalizio Frantoiani Italiani Olio di Qualità che unisce le istanze di 35 frantoiani che rappresentano il 50% dell'olio pugliese esprime forte preoccupazione per gli effetti derivanti dalla recente sentenza della Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato da Assitol in materia di gestione e valorizzazione della sansa di oliva, sottoprodotto fondamentale del ciclo produttivo dell'olio extravergine.
Lunedì 13 ottobre incontrerà il presidente dell'Assitol Gruppo Olio di Sansa, Giuseppe Masturzo per fare il punto della situazione ed illustrare le istanze dei frantoiani per cercare un avviare un percorso di collaborazione sulla base di alcuni punti programmatici.
La decisione del Consiglio di Stato, seppur nel pieno rispetto delle prerogative giuridiche, rischia di avere ripercussioni economiche gravi sulla redditività dei frantoi, soprattutto in un momento in cui il comparto soffre per l'aumento dei costi di produzione, l'instabilità dei mercati e la scarsità della materia prima dovuta ai cambiamenti climatici.
La sansa non è un rifiuto, ma una risorsa economica e tecnologica che, se gestita in modo corretto e trasparente, può garantire valore alla filiera, sostenibilità ambientale e competitività. La sottrazione di questo elemento dalla disponibilità dei frantoi rappresenta un colpo mortale per tante imprese del settore, in particolare per quelle medio-piccole e per i territori a vocazione olivicola del Mezzogiorno.
I Frantoiani italiani olio di qualità, attraverso le loro rappresentanze sindacali e professionali, rivendicano il diritto alla valorizzazione della sansa, chiedendo:
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un tavolo tecnico nazionale presso il Ministero dell'Agricoltura, per ridefinire un quadro normativo e contrattuale equo tra frantoi e sansifici;
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il riconoscimento del valore economico della sansa nella filiera dell'olio di oliva;
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strumenti di tutela del reddito per i frantoi, anche attraverso misure di sostegno per la gestione e il conferimento della sansa;
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l'adozione di un modello trasparente e condiviso per la gestione della sansa come sottoprodotto, nel rispetto della normativa ambientale e del principio di economia circolare.
«Non è accettabile – dichiara il presidente della FIOQ, l'andriese Riccardo Guglielmi – che si decida sulla testa di chi ogni giorno lavora nei territori, investendo, innovando e garantendo qualità. La sansa è nostra: è il frutto del lavoro di trasformazione e non può essere oggetto di appropriazione industriale senza il giusto riconoscimento economico. Siamo pronti a collaborare con Assitol per creare le base per una vera e propria filiera integrata che condivide una visione, dei processi ed un percorso di valorizzazione della sansa. Come FIOQ crediamo nel valore della filiera e del network, ispirati da un atteggiamento di trasparenza e tracciabilità certificata. Abbiamo approntato, in sinergia con l'assistenza tecnica fornita dalla Vueffe Consulting guidata da Francesco Vendola, un vero e proprio vademecum perchè riteniamo che da ogni crisi, si inneschi un cambiamento che porti migliorie per tutti gli attori e i portatori di interesse coinvolti. L'importante è avere un atteggiamento rispettoso di tutte le posizioni improntato alla voglia di creare una sinergia virtuosa. Il comparto attende ora risposte chiare e immediate dalla politica e dalle istituzioni, affinché si possa ristabilire un equilibrio tra le diverse componenti della filiera e garantire la sopravvivenza economica dei frantoi italiani, pilastro del vero Made in Italy agroalimentare".