Forza Italia e Fratelli d'Italia intervengono sulle mancate visite diagnostiche e domiciliari

I medici di base impossibilitati a visitare i pazienti nei loro domicili per mancanza dei dispositivi di protezione

martedì 26 maggio 2020 14.59
Il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo è intervenuto stamane in merito alla mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale.

"I medici di base non hanno ricevuto ancora i dispositivi di protezione individuale e, quindi, non possono ancora effettuare le visite domiciliari: ho notizie certe di questa circostanza gravissima nella Asl Bat, ma ho motivo di ritenere che possa riguardare anche gli altri territori della Puglia. I medici di base della provincia hanno ricevuto da poche ore le indicazioni da parte dell'azienda sanitaria: è vietato effettuare visite a domicilio in assenza di guanti, mascherine, visiere e tute. Tutti dispositivi che, però, la Asl non ha ancora fornito, col risultato che ancora oggi, a distanza di mesi dall'inizio dell'emergenza Covid-19, non si possono visitare i pazienti a casa. Ci sono tanti cittadini che necessitano di assistenza domiciliare, abbandonati a se stessi per questa gravissima inefficienza e cattiva gestione, nonostante tutti gli annunci fumosi e ingannevoli di Emiliano".

Ed anche il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo è intervenuto per sottolineare la mancata ripresa delle visite diagnostiche nelle Asl pugliesi.

"Da una parte i comunicati stampa del presidente-assessore alla Sanità, dei dirigenti delle task force e dei direttori delle Asl che da tre settimane (21 GIORNI) ci bombardano con la bella notizia che le visite e le prestazioni sanitarie (sospese durante il Covid) sono riprese e tutto procede alla grande…

"Dall'altra le segnalazioni che mi giungono e la cronaca reale che denunciano che tutto è fermo. Gente che fa la fila ai distretti, anche solo per chiedere informazioni (l'ultima giunge questa mattina da Bari) per poi sentirsi dire che bisogna telefonare. Ma a chi? Non risponde nessuno! Non certo per colpa degli operatori sanitari in prima linea che o sono travolti da centinaia e centinaia di telefonate che fanno intasare le linee o perché vengono lasciati senza informazioni loro stessi da chi dovrebbe organizzare il servizio.

"In questi giorni assistiamo a persone ammalate, non di Covid ma di altre patologie croniche, sballottati da un ufficio ad un altro…appesi inutilmente alla cornetta del telefono per minuti e minuti. Visite prenotate in questi giorni che non vengono eseguite, ma non vi è nessuno che avverti il prenotato che magari ha fatto km e km per raggiungere questo o quell'ospedale o ambulatorio.

"Ma Emiliano, colpito da annunciativite cronica e inguaribile, non si vergogna neppure un po' per questa situazione davvero imbarazzante per disorganizzazione e pressapochismo?"