Finanziamenti per la manutenzione delle scuole, gestirli in modo oculato

Il commento della consigliera provinciale di Fronte Democratico, avv. Laura Di Pilato

giovedì 31 gennaio 2019 07.30
«È notizia di questi giorno lo stanziamento di fondi nazionali governativi per la provincia BAT. Fondi pari a € 2.882.414,95 destinati all'elaborazione dei nuovi piani di sicurezza per la manutenzione di scuole e strade. Non tanti per la verità, ne servirebbero molti di più. A maggior ragione spero che il presidente della provincia, nonché Sindaco di Andria, si adoperi celermente per far sì che possa essere messo in atto un tavolo di concertazione finalizzato a coordinare, insieme al consiglio provinciale, i lavori urgenti da espletare e quindi da candidare al finanziamento». La consigliera provinciale di Fronte Democratico, avv. Laura Di Pilato, commenta così la notizia dei fondi stanziati in legge di bilancio e destinati alle province italiane.

«Consapevole che nelle scuole si formino gli uomini e le donne del domani, la manutenzione e l'implementazione degli edifici scolastici deve essere una priorità per i governi provinciali. Nei mesi scorsi mi sono attivata per resocontare, anche tramite la stampa, la precarietà in cui versano alcune scuole della BAT. Tramite l'Ing. Mario Maggio siamo riusciti a far espletare dei lavori urgenti all'interno dell'Istituto Dell'Olio di Bisceglie, con quei pochi fondi a disposizione, in quell'istituto però la ristrutturazione non viene effettuata da diversi decenni, e si può immaginare come i lavori urgenti da realizzare sono molteplici e oltretutto onerosi.

Approfitto della situazione per denunciare nuovamente la precarietà in cui versano gli alunni e il corpo docenti dell'Ipsia Archimede di Andria, ubicati in un edificio privato in via Barletta per il quale la provincia paga un fitto di 115 mila euro mensili. Un vero e proprio scandalo a cui non è stato dato alcun seguito. Sia, questo, il momento propizio per dismettere quel contratto assurdo e magari destinare quelle somme alla manutenzione degli edifici pubblici che ne hanno realmente bisogno».