Nel dopogara di Gallipoli sassaiola contro bus della Fidelis
De Santis: «Faccio fatica a commentare ciò che è successo»
lunedì 20 gennaio 2014
10.01
A nulla è valso il divieto di trasferta per i tifosi andriesi in quel di Gallipoli. Infatti i supporters locali, affiancati anche dalla squadra, nel dopo gara hanno creato un putiferio che c'entra poco con il calcio e che dunque non doveva capitare, visto e considerato anche che il divieto ai tifosi azzurri era stato ordinato per una questione di sicurezza.
Ma partiamo dal principio: a fine gara i calciatori e lo staff tecnico della Fidelis Andria sono stati aggrediti, in un primo momento solo verbalmente dalla squadra avversaria e in un secondo momento anche con lancio di oggetti da parte dei tifosi gallipolini. Alcuni supporters giallorossi, però, non contenti hanno anche aggredito, sulla via del ritorno, il pullman della principale squadra di calcio andriese con il lancio di sassi. Per fortuna la sassaiola non ha provocato gravi danni ma solo crepe ai vetri dell'autobus.
Da sottolineare tuttavia è il fatto che all'andata, ad Andria, tutto andò per il verso giusto e addirittura il presidente del Gallipoli, Marcello Barone, elogiò l'atteggiamento positivo della società e dei calciatori azzurri tramite il seguente comunicato: «Viste le premesse che hanno accompagnato i giorni precedenti alla sfida di campionato contro la Fidelis Andria, ritenuta a rischio dalle autorità competenti e per la quale sono state adottate forti misure restrittive, tra cui il divieto di trasferta per i tifosi del Gallipoli, sento il dovere di porre in evidenza il comportamento positivo tenuto nei nostri confronti da parte sia della dirigenza che della tifoseria locali, in un clima di assolute correttezza, cortesia e disponibilità. In un mondo, quello del calcio, soprattutto dilettantistico, in cui gli animi sono forse troppo spesso esasperati ed il fair play dimenticato, mi preme ringraziare pubblicamente tutta l'Andria sportiva per la cordiale accoglienza riservataci. E noi cercheremo di prendere esempio da questo modello di fair play ricevuto, applicandolo verso tutte le formazioni che verranno a giocare a Gallipoli».
In serata, comunque, la 'Curva Sud Gallipoli' ha preso le distanze dalla sassaiola avvenuta ai danni del bus della Fidelis Andria condannando tale gesto. Intanto arrivato ad Andria con la squadra, la quale è stata accolta da una ventina di tifosi, Vincenzo De Santis, direttore sportivo della Fidelis Andria, ha commentato cosi gli avvenimenti: «Personalmente credo che il gesto si commenti da solo. La violenza va condannata in ogni forma. Faccio fatica ad esprimermi su ciò che è successo in questa trasferta poiché il tutto non ha niente a che vedere con lo sport e con la vita sociale. Penso che un presidente debba dare il proprio esempio in positivo. Il presidente del Gallipoli, invece, si è comportato in modo negativo poiché è stato l'istigatore di tutte le situazione che si sono create. All'andata proprio il massimo dirigente dei giallorossi aveva lodato ed esaltato il nostro comportamento nei confronti della sua società. Bene posso dire con certezza che loro, dall'altro lato, oggi hanno risposto in un modo scorretto arrivando anche ad usare le mani e ad inveire contro di noi. Per quanto riguarda l'aggressione al pullman con la sassaiola dico solo una cosa: l'atto è vile e ignobile. Bene per com'è andata, poiché è stato danneggiato solo il veicolo e non ci sono state altre conseguenze».
Ma partiamo dal principio: a fine gara i calciatori e lo staff tecnico della Fidelis Andria sono stati aggrediti, in un primo momento solo verbalmente dalla squadra avversaria e in un secondo momento anche con lancio di oggetti da parte dei tifosi gallipolini. Alcuni supporters giallorossi, però, non contenti hanno anche aggredito, sulla via del ritorno, il pullman della principale squadra di calcio andriese con il lancio di sassi. Per fortuna la sassaiola non ha provocato gravi danni ma solo crepe ai vetri dell'autobus.
Da sottolineare tuttavia è il fatto che all'andata, ad Andria, tutto andò per il verso giusto e addirittura il presidente del Gallipoli, Marcello Barone, elogiò l'atteggiamento positivo della società e dei calciatori azzurri tramite il seguente comunicato: «Viste le premesse che hanno accompagnato i giorni precedenti alla sfida di campionato contro la Fidelis Andria, ritenuta a rischio dalle autorità competenti e per la quale sono state adottate forti misure restrittive, tra cui il divieto di trasferta per i tifosi del Gallipoli, sento il dovere di porre in evidenza il comportamento positivo tenuto nei nostri confronti da parte sia della dirigenza che della tifoseria locali, in un clima di assolute correttezza, cortesia e disponibilità. In un mondo, quello del calcio, soprattutto dilettantistico, in cui gli animi sono forse troppo spesso esasperati ed il fair play dimenticato, mi preme ringraziare pubblicamente tutta l'Andria sportiva per la cordiale accoglienza riservataci. E noi cercheremo di prendere esempio da questo modello di fair play ricevuto, applicandolo verso tutte le formazioni che verranno a giocare a Gallipoli».
In serata, comunque, la 'Curva Sud Gallipoli' ha preso le distanze dalla sassaiola avvenuta ai danni del bus della Fidelis Andria condannando tale gesto. Intanto arrivato ad Andria con la squadra, la quale è stata accolta da una ventina di tifosi, Vincenzo De Santis, direttore sportivo della Fidelis Andria, ha commentato cosi gli avvenimenti: «Personalmente credo che il gesto si commenti da solo. La violenza va condannata in ogni forma. Faccio fatica ad esprimermi su ciò che è successo in questa trasferta poiché il tutto non ha niente a che vedere con lo sport e con la vita sociale. Penso che un presidente debba dare il proprio esempio in positivo. Il presidente del Gallipoli, invece, si è comportato in modo negativo poiché è stato l'istigatore di tutte le situazione che si sono create. All'andata proprio il massimo dirigente dei giallorossi aveva lodato ed esaltato il nostro comportamento nei confronti della sua società. Bene posso dire con certezza che loro, dall'altro lato, oggi hanno risposto in un modo scorretto arrivando anche ad usare le mani e ad inveire contro di noi. Per quanto riguarda l'aggressione al pullman con la sassaiola dico solo una cosa: l'atto è vile e ignobile. Bene per com'è andata, poiché è stato danneggiato solo il veicolo e non ci sono state altre conseguenze».
COMUNICATO DELLA FIDELIS ANDRIA CHE COMMENTA L'ACCADUTO
Vile aggressione alla squadra della Fidelis Andria, sulla via del ritorno a casa al km 37+900 sulla SS 101 all'altezza dell'uscita di Alezio, in direzione Lecce. Secondo le prime ricostruzioni, operate dagli uomini della Polizia di Stato che scortavano il bus, sul quale viaggiava anche un commissario di gara viaggiante, un gruppo di ignoti malfattori ha scagliato alcune pietre di considerevoli dimensioni contro l'automezzo danneggiandolo gravemente, tanto da costringerlo a fermarsi pochi metri dopo l'impatto. Immediati i rilievi da parte della scorta del convoglio, che ha raccolto le denunce per l'accaduto.
La terribile vicenda si collega inevitabilmente con l'accaduto in campo a seguito del pareggio di Di Rito al 46' minuto del secondo tempo della gara. Fino a quel momento, in cui sono esplose in maniera disumana le reazioni anche da parte dei tifosi sugli spalti del "Bianco" che hanno fatto oggetto di lancio di oggetto i giocatori biancazzurri, le provocazioni hanno conosciuto una escalation senza soluzione di continuità. In particolare, alcuni membri dello staff del Gallipoli hanno aggredito il direttore sportivo della Fidelis, Vincenzo De Santis, strappandogli letteralmente di dosso il giubbotto coi colori societari. Alle rimostranze del ds, nessuno dello staff gallipolino, compreso il presidente Barone, che aveva tanto elogiato all'andata il comportamento del pubblico andriese, ha stigmatizzato l'accaduto cercando di riportare serenità negli animi incendiati del fine gara.
La SSD Fidelis Andria 1928, pertanto, fermamente convinta della lealtà degli atleti in campo, che hanno comunque condotto una gara onesta, anche se inficiata dalle pessime condizione meteorologiche, intende perseguire vivamente l'intento di ricorso alla magistratura sportiva e, ove possibile, ordinaria, perché episodi di questo tipo non si ripetano più, compromettendo le tenute dei rapporti tra le tifoserie e, ancora peggio, tra cittadini della stessa regione.
COMUNICATO DELLA CURVA SUD GALLIPOLI
Apprendiamo solo adesso tramite gli organi di stampa di una presunta sassaiola avvenuta ai danni del pullman sul quale viaggiava la squadra della Fidelis Andria.
La Curva Sud Gallipoli condanna e prende categoricamente le distanze da tale gesto, figlio della scelleratezza di qualche cane sciolto che nulla ha a che vedere con i gruppi del tifo organizzato.
Vile aggressione alla squadra della Fidelis Andria, sulla via del ritorno a casa al km 37+900 sulla SS 101 all'altezza dell'uscita di Alezio, in direzione Lecce. Secondo le prime ricostruzioni, operate dagli uomini della Polizia di Stato che scortavano il bus, sul quale viaggiava anche un commissario di gara viaggiante, un gruppo di ignoti malfattori ha scagliato alcune pietre di considerevoli dimensioni contro l'automezzo danneggiandolo gravemente, tanto da costringerlo a fermarsi pochi metri dopo l'impatto. Immediati i rilievi da parte della scorta del convoglio, che ha raccolto le denunce per l'accaduto.
La terribile vicenda si collega inevitabilmente con l'accaduto in campo a seguito del pareggio di Di Rito al 46' minuto del secondo tempo della gara. Fino a quel momento, in cui sono esplose in maniera disumana le reazioni anche da parte dei tifosi sugli spalti del "Bianco" che hanno fatto oggetto di lancio di oggetto i giocatori biancazzurri, le provocazioni hanno conosciuto una escalation senza soluzione di continuità. In particolare, alcuni membri dello staff del Gallipoli hanno aggredito il direttore sportivo della Fidelis, Vincenzo De Santis, strappandogli letteralmente di dosso il giubbotto coi colori societari. Alle rimostranze del ds, nessuno dello staff gallipolino, compreso il presidente Barone, che aveva tanto elogiato all'andata il comportamento del pubblico andriese, ha stigmatizzato l'accaduto cercando di riportare serenità negli animi incendiati del fine gara.
La SSD Fidelis Andria 1928, pertanto, fermamente convinta della lealtà degli atleti in campo, che hanno comunque condotto una gara onesta, anche se inficiata dalle pessime condizione meteorologiche, intende perseguire vivamente l'intento di ricorso alla magistratura sportiva e, ove possibile, ordinaria, perché episodi di questo tipo non si ripetano più, compromettendo le tenute dei rapporti tra le tifoserie e, ancora peggio, tra cittadini della stessa regione.
COMUNICATO DELLA CURVA SUD GALLIPOLI
Apprendiamo solo adesso tramite gli organi di stampa di una presunta sassaiola avvenuta ai danni del pullman sul quale viaggiava la squadra della Fidelis Andria.
La Curva Sud Gallipoli condanna e prende categoricamente le distanze da tale gesto, figlio della scelleratezza di qualche cane sciolto che nulla ha a che vedere con i gruppi del tifo organizzato.