Elezioni amministrative, Giovanna Bruno e Michele Coratella al ballottaggio

Fuori dai giochi il candidato del centrodestra Antonio Scamarcio. Nessuna larga intesa tra M5S e centro sinistra

martedì 22 settembre 2020 21.30
Domenica 4 e lunedì 5 ottobre gli elettori andriesi dovranno tornare ai seggi per scegliere il loro nuovo Primo cittadino, nel ballottaggio cui parteciperanno Giovanna Bruno e Michele Coratella, entrambi consiglieri comunali uscenti della seconda consigliatura di Nicola Giorgino, l'ultima del centro destra dopo la Waterloo del 20 e 21 settembre. Questa la sintesi del primo turno di tornata amministrativa.

La candidata della coalizione di centrosinistra nonchè presidente provinciale del Partito Democratico, avv. Giovanna Bruno, è in testa quando mancano allo spoglio solo 4 sulle 110 sezioni elettorali di Andria ed è accreditata poco sotto il 38% mentre l'ex capogruppo pentastellato è al 21% appena a 120 voti dal terzo miglior risultato, il candidato del centro destra avv. Scamarcio. Sia Coratella che la Bruno escludono al momento ipotesi di grandi intese, ovvero di un accordo elettorale che li veda alleati nel governo della città di Andria.

«È una prima grande vittoria per la città di Andria -sottolinea Giovanna Bruno- che ha archiviato in maniera in maniera compatta il centro-destra andriese dopo 9 anni di malgoverno. E' una città che prendiamo in macerie, una città che in questo momento vede contrapposti la proposta politica del centrosinistra con quella dei grillini. E' già questo un risultato politico importantissimo, dopo 10 anni in cui la città è stata ostaggio del peggior centro-destra che si potesse avere da amministrare».

«Credo i cittadini di Andria -gli fa eco l'avvocato pentastellato Michele Coratella- abbiamo dato una precisa risposta alla crisi che l'attanaglia, buttando fuori quelli che ci hanno mal governato per 10 anni. E' una sfida interessante quella con Giovanna Bruno, è una nuova partita da giocare. Noi siamo pronti a giocarla fino alla fine e metteremo in campo tutte le energie necessarie per dare una risposta, nuova, innovativa e di cambiamento alla città di Andria».

Come dicevamo fuori dai giochi, per una manciata di voti, l'avvocato Antonio Scamarcio, che ha ottenuto oltre 10 mila preferenze (il 20,9%). Più staccato Nino Marmo, a capo di alcune civiche con poco più di 8mila e 200 voti, mentre Laura Di Pilato, ultima tra i papabili per lo scranno più importante di Palazzo San Francesco, che rischia di essere estromessa dalla massima assise cittadina, di cui è stata anche presidente.