Educazione alla cittadinanza europea e fondi comunitari, la proposta di legge di Forza Italia

“L’idea - ha spiegato Nino Marmo – nata da Beatrice De Donato e supportata da Domenico Damascelli"

martedì 22 ottobre 2019
Introdurre nelle scuole pugliesi l'insegnamento delle fonti comunitarie di finanziamento e dell'iter necessario per accedervi, attraverso una norma che preveda un accordo tra assessorato allo studio e Ufficio scolastico regionale e la formazione in primis del personale docente.
Questa la proposta del gruppo regionale di Forza Italia, presentata questa mattina in conferenza stampa dal primo firmatario Domenico Damascelli, insieme al capogruppo Nino Marmo, alla consigliera Francesca Franzoso, al commissario regionale Mauro D'Attis, al senatore Dario Damiani e alla dirigente regionale del partito Beatrice De Donato.
Obiettivo della proposta di legge, sottoscritta anche dai consiglieri Giandiego Gatta e Aldo Aloisi, è formare i futuri cittadini europei nel luogo deputato all'istruzione e all'apprendimento, la scuola appunto, affinché i ragazzi possano fin da subito dotarsi degli strumenti necessari a comprendere e utilizzare le importati opportunità offerte dai fondi europei.

"L'idea - ha spiegato Nino Marmo – nata da Beatrice De Donato e supportata da Domenico Damascelli è stata condivisa subito dal gruppo consiliare perché rappresenta una nuova prospettiva per affrontare le politiche di promozione del lavoro. In un momento storico in cui si parla di "sovranismi", noi vogliamo invece affermare l'importanza del senso di appartenenza alla Comunità europea, con le opportunità che può offrire ai giovani prima di formarsi, e poi di creare le condizioni lavorative di restare nei propri territori. L'auspicio è che questo indirizzo venga accolto anche a livello nazionale, nei tavoli in cui verranno stabiliti i contenuti da inserire nel nuovo insegnamento dell'educazione civica".

"La nostra iniziativa - ha aggiunto Damascelli - nasce dalla consapevolezza che esiste una mole di risorse europee, oggi spesso inutilizzate, che i giovani devono conoscere e saper sfruttare. Per questo, accogliendo la forte richiesta di lavoro che arriva dal territorio, abbiamo ritenuto di avviare un percorso di lungimiranza che serva a mettere un freno al progressivo spopolamento e alla costante fuga di cervelli. Passando al merito del provvedimento, viene prevista in via preliminare la formazione dei docenti a cui spetterà poi il compito di istruire gli studenti. Alla Giunta regionale spetterà promuovere un accordo con l'Ufficio scolastico regionale per introdurre lo studio della cittadinanza europea nelle discipline curricolari".
"La conoscenza della realtà in cui viviamo - ha chiosato Francesca Franzoso - è fondamentale per la crescita e l'emancipazione. Molte delle strutture, delle imprese, dei progetti che vediamo introno a noi sono stati realizzati grazie ai fondi europei, pertanto è necessario che i giovani siano in grado di sfruttare a loro favore le opportunità offerte dall'Europa".

Apprezzamento è stato espresso da Mauro D'Attis e Dario Damiani che si sono impegnati a sottoporla all'attenzione dei tavoli ministeriali per la definizione dei contenuti del nuovo insegnamento.