Due 16enni di Andria finiscono in comunità: ritenuti autori di rapina a mano armata

Interviene la Polizia di Stato: l'episodio lo scorso febbraio a Barletta, rimase ferito il titolare dell'esercizio commerciale

mercoledì 18 giugno 2025 11.04
Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, a conclusione di una complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura per i Minori di Bari, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare del collocamento in comunità disposta dal GIP del Tribunale dei minori nei confronti di due sedicenni di Andria, presunti autori di una rapina a mano armata compiuta lo scorso mese di febbraio in danno di un esercizio commerciale di Barletta, gestito da un cittadino pakistano.

L'attività di indagine, compiuta dagli Agenti del Commissariato di P.S. di Barletta, è scaturita in seguito ad una rapina ad opera di due individui che, travisati e mediante la minaccia di una pistola, hanno costretto il titolare dell'esercizio commerciale a consegnare l'incasso della giornata.

Nell'occasione, l'esercente, nel vano tentativo di opporsi alla rapina, è stato ferito da uno dei malviventi con il calcio della pistola.

Grazie al meticoloso lavoro di visione a ritroso delle telecamere disseminate lungo la possibile via di fuga, è stato possibile accertare che di due rapinatori avevano fatto perdere le tracce nei pressi della fermata degli autobus della linea extra-urbana, lasciando ipotizzare che provenissero da paesi vicini.

Gli accertamenti investigativi si sono quindi spostati sulle possibili località di arrivo, permettendo di individuare due sospetti, poi identificati nei due sedicenni di Andria, a carico dei quali sono infine stati raccolti determinanti elementi, nel corso delle successive perquisizioni delegate dall'Autorità giudiziaria minorile presso le rispettive abitazioni, dove, oltre a rinvenire gli abiti indossati nel corso della rapina, è stata rinvenuta anche una pistola a salve, utilizzata con ogni probabilità in occasione della rapina.

Grazie agli elementi raccolti, il P.M. della Procura presso il Tribunale dei Minori di Bari ha richiesto ed ottenuto il provvedimento restrittivo a carico dei due giovanissimi indagati, i quali sono stati condotti presso la comunità per minori a disposizione dell'A.G.

Occorre precisare che i provvedimenti adottati nel corso delle indagini non sono definitivi e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna ad effetto irrevocabile.