Don Michelangelo Tondolo: «Perchè San Valentino è denigrato come "il quartiere dove si fa la salsa"?»
L'amara riflessione del parroco: «La colpa è nostra se gli altri pensano questo»
giovedì 24 settembre 2020
15.08
«"Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dai dispiaceri" (Proverbi 21,23).
Perché il quartiere "San Valentino" denigrato come "quartiere dove si fa la salsa"? Perché il nostro territorio trattato come una massa di pecore da incitare come se si fosse in curva o in discoteca? Perché gli altri pensano questo? La colpa è nostra. Perché piace fare le vittime, fare "i morti di fame", fare i poveracci (nonostante le decine di lavoretti a nero) e gli altri GIUSTAMENTE pensano questo di noi. Mi dispiace questa mancanza di dignità che, attenzione: non è seguire come bandiera al vento il giudizio altrui, quello assolutamente NO! Ma il problema è il cosa comunico io, di mio agli altri! A tutti coloro con cui parliamo del nostro quartiere cosa comunichiamo? Ciò che comunichi quello rimane nell'altro. Se io comunico insoddisfazione, voglia di rubacchiare qua e là, allergia alle regole, voglia di vedere le istituzioni come mucche da mungere. Questo ci toglie dignità!
Quindi vediamo di recuperarla: gli altri parlassero, ma NOI VIVIAMO!». Un'amara riflessione a cura di don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa San Riccardo.
Perché il quartiere "San Valentino" denigrato come "quartiere dove si fa la salsa"? Perché il nostro territorio trattato come una massa di pecore da incitare come se si fosse in curva o in discoteca? Perché gli altri pensano questo? La colpa è nostra. Perché piace fare le vittime, fare "i morti di fame", fare i poveracci (nonostante le decine di lavoretti a nero) e gli altri GIUSTAMENTE pensano questo di noi. Mi dispiace questa mancanza di dignità che, attenzione: non è seguire come bandiera al vento il giudizio altrui, quello assolutamente NO! Ma il problema è il cosa comunico io, di mio agli altri! A tutti coloro con cui parliamo del nostro quartiere cosa comunichiamo? Ciò che comunichi quello rimane nell'altro. Se io comunico insoddisfazione, voglia di rubacchiare qua e là, allergia alle regole, voglia di vedere le istituzioni come mucche da mungere. Questo ci toglie dignità!
Quindi vediamo di recuperarla: gli altri parlassero, ma NOI VIVIAMO!». Un'amara riflessione a cura di don Michelangelo Tondolo, parroco della chiesa San Riccardo.