De Mucci (FI): «Il fronte del No ha avuto il potere di unire ciò che la politica divide»
Pochissimi giorni mancano al responso del referendum confermativo costituzionale
giovedì 1 dicembre 2016
20.11
Mancano ormai pochissimi giorni dal responso delle urne per questo attesissimo referendum costituzionale.
«Basta con la burla della stabilità e dei mercati. - commenta Luigi De Mucci, commissario provinciale FI - Il voto appartiene al popolo che è sovrano. Si vogliono ridurre gli spazi di democrazia e libertà.
Con un presidente del consiglio e segretario del suo partito, ove malauguratamente dovesse passare il referendum, il buon Renzi potrà nominarsi il presidente della Repubblica, i membri del CSM e i giudici della Corte costituzionale.
Di contro, avremo un Senato che non sarà affatto abolito, ma diverrà il dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali nominati dalle segreterie di partito.
Il peggior parlamento della storia della Repubblica, illegittimo e mai eletto, non può mettere mano alla Costituzione voluta e redatta dai nostri padri costituenti. La storia ci insegna di come tante donne e uomini abbiano versato sangue dando spesso la vita per amor di patria e per amore della nostra bandiera. Hanno difeso strenuamente la nostra storia, le nostre origini e i nostri simboli.
La riforma è anche un voto sull'operato del governo Renzi che ha aumentato la spesa, il deficit senza far ripartire nè l'economia, nè l'occupazione. Ha incancrenito problemi come la sicurezza e l'immigrazione clandestina, esponendo gli italiani a rischi sempre maggiori.
In ultimo, ci vogliono propinare questa pasticciata riforma costituzionale votata in parlamento a colpi di maggioranza e sostenuta da signori come Alfano, Verdini e Co.
Un atto di arroganza e presunzione quello messo in scena da Renzi e dai suo servi sciocchi, che va punito con un voto libero per amore di noi stessi e delle future generazioni - conclude De Mucci - Un NO per la libertà, un NO per la democrazia, un NO per la sovranità. Io voto NO per amore della mia amata e maltrattata Italia».
«Basta con la burla della stabilità e dei mercati. - commenta Luigi De Mucci, commissario provinciale FI - Il voto appartiene al popolo che è sovrano. Si vogliono ridurre gli spazi di democrazia e libertà.
Con un presidente del consiglio e segretario del suo partito, ove malauguratamente dovesse passare il referendum, il buon Renzi potrà nominarsi il presidente della Repubblica, i membri del CSM e i giudici della Corte costituzionale.
Di contro, avremo un Senato che non sarà affatto abolito, ma diverrà il dopolavoro di sindaci e consiglieri regionali nominati dalle segreterie di partito.
Il peggior parlamento della storia della Repubblica, illegittimo e mai eletto, non può mettere mano alla Costituzione voluta e redatta dai nostri padri costituenti. La storia ci insegna di come tante donne e uomini abbiano versato sangue dando spesso la vita per amor di patria e per amore della nostra bandiera. Hanno difeso strenuamente la nostra storia, le nostre origini e i nostri simboli.
La riforma è anche un voto sull'operato del governo Renzi che ha aumentato la spesa, il deficit senza far ripartire nè l'economia, nè l'occupazione. Ha incancrenito problemi come la sicurezza e l'immigrazione clandestina, esponendo gli italiani a rischi sempre maggiori.
In ultimo, ci vogliono propinare questa pasticciata riforma costituzionale votata in parlamento a colpi di maggioranza e sostenuta da signori come Alfano, Verdini e Co.
Un atto di arroganza e presunzione quello messo in scena da Renzi e dai suo servi sciocchi, che va punito con un voto libero per amore di noi stessi e delle future generazioni - conclude De Mucci - Un NO per la libertà, un NO per la democrazia, un NO per la sovranità. Io voto NO per amore della mia amata e maltrattata Italia».