Consorzi di Bonifica, Di Bari (M5S): “Proposta di legge incostituzionale. No trasferimento all'AQP”
“Presenta profili di incostituzionalità quando prevede il trasferimento delle funzioni irrigue proprie dei Consorzi all’Acquedotto Pugliese»
mercoledì 7 dicembre 2016
Oggi (ieri per chi legge n.d.r.), in Consiglio Regionale, è stato incardinato il disegno di legge di soppressione dei Consorzi di bonifica commissariati e di creazione di un Nuovo Consorzio denominato "Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia", che gestirà le funzioni di bonifica rinvenienti dai Consorzi soppressi.
In una nota, la consigliere regionale del M5S, avv. Grazia Di Bari sottolinea: "È una legge che presenta profili di incostituzionalità nella parte in cui prevede il trasferimento delle funzioni irrigue proprie dei Consorzi all'Acquedotto Pugliese - dichiara la portavoce alla regione Grazia Di Bari - ed è per questo che abbiamo chiesto alla maggioranza di fare un passo indietro e di lasciare tale funzione ai consorzi.
Infatti stando a quanto previsto dall'art. 27 del D.L. 248/07, le Regioni possono procedere al riordino, anche mediante accorpamento o eventuale soppressione dei singoli Consorzi, ma non possono modificare o sopprimere le funzioni dei Consorzi medesimi.
Quindi la funzione dell'esercizio irriguo, - conclude la portavoce regionale Grazia Di Bari - così come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, è propria dei Consorzi che, oltre a gestire le opere di bonifica, hanno anche la funzione di utilizzazione agricola delle acque, cioè per l'irrigazione».
In una nota, la consigliere regionale del M5S, avv. Grazia Di Bari sottolinea: "È una legge che presenta profili di incostituzionalità nella parte in cui prevede il trasferimento delle funzioni irrigue proprie dei Consorzi all'Acquedotto Pugliese - dichiara la portavoce alla regione Grazia Di Bari - ed è per questo che abbiamo chiesto alla maggioranza di fare un passo indietro e di lasciare tale funzione ai consorzi.
Infatti stando a quanto previsto dall'art. 27 del D.L. 248/07, le Regioni possono procedere al riordino, anche mediante accorpamento o eventuale soppressione dei singoli Consorzi, ma non possono modificare o sopprimere le funzioni dei Consorzi medesimi.
Quindi la funzione dell'esercizio irriguo, - conclude la portavoce regionale Grazia Di Bari - così come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, è propria dei Consorzi che, oltre a gestire le opere di bonifica, hanno anche la funzione di utilizzazione agricola delle acque, cioè per l'irrigazione».