Consiglio comunale: non passa il bilancio di previsione per il "niet" di Forza Italia
Approvato solo il DUP. Si consuma una separazione in attesa di un divorzio?
sabato 30 marzo 2019
7.55
Tanto tuonò che piovve!
Nell'atteso consiglio comunale di ieri sera, venerdì 29 marzo, nel quale si doveva discutere ed approvare (?!!) il bilancio di previsione, si è consumato forse l'ultimo atto di una tragedia greca dal finale ancora incerto.
Intorno alle ore 2 di questa mattina è stato annunciato dal presidente del consiglio comunale, Marcello Fisfola lo scioglimento della massima assise comunale, dopo che la stessa, con i soli voti di una parte della maggioranza e l'astensione di Forza Italia e del consigliere Lorusso, aveva discusso ed approvato il Documento Unico di programmazione (D.U.P) per il triennio 2019-2021.
Niente da fare, invece per la successiva approvazione del Bilancio di Previsione Finanziario. Le più nere previsioni della vigilia, sulla possibilità che si sarebbe consumato lo strappo politico all'interno della maggioranza di centro destra, si sono avverate. Si tratta di una separazione, non ancora di un divorzio tra Nicola Giorgino e Forza Italia, come acutamente ieri sera ha fatto notare un autorevole operatore forense, ma il passo è veramente breve.
Non è bastata una lunga sospensione dei lavori consiliari per trovare un minimo accordo tra le forze di maggioranza su questo importante passaggio, basilare per l'azione di riequilibrio finanziario in atto al Comune di Andria. Forza Italia, attraverso Nino Marmo ed Antonio Nespoli erano stati chiari su come questo provvedimento economico finanziario non dissolveva le tante nubi che si addensano sul cielo grigio di Palazzo San Francesco. Non aver potuto approvare il bilancio di previsione per tempo costerà adesso all'Amministrazione Giorgino una diffida da parte della Prefettura. Tempo venti giorni adesso per riconvocare la massima assise cittadina, numeri permettendo, salvo che non ci siano colpi di scena nei prossimi giorni.
Aggiornamenti nelle prossime ore!
Nell'atteso consiglio comunale di ieri sera, venerdì 29 marzo, nel quale si doveva discutere ed approvare (?!!) il bilancio di previsione, si è consumato forse l'ultimo atto di una tragedia greca dal finale ancora incerto.
Intorno alle ore 2 di questa mattina è stato annunciato dal presidente del consiglio comunale, Marcello Fisfola lo scioglimento della massima assise comunale, dopo che la stessa, con i soli voti di una parte della maggioranza e l'astensione di Forza Italia e del consigliere Lorusso, aveva discusso ed approvato il Documento Unico di programmazione (D.U.P) per il triennio 2019-2021.
Niente da fare, invece per la successiva approvazione del Bilancio di Previsione Finanziario. Le più nere previsioni della vigilia, sulla possibilità che si sarebbe consumato lo strappo politico all'interno della maggioranza di centro destra, si sono avverate. Si tratta di una separazione, non ancora di un divorzio tra Nicola Giorgino e Forza Italia, come acutamente ieri sera ha fatto notare un autorevole operatore forense, ma il passo è veramente breve.
Non è bastata una lunga sospensione dei lavori consiliari per trovare un minimo accordo tra le forze di maggioranza su questo importante passaggio, basilare per l'azione di riequilibrio finanziario in atto al Comune di Andria. Forza Italia, attraverso Nino Marmo ed Antonio Nespoli erano stati chiari su come questo provvedimento economico finanziario non dissolveva le tante nubi che si addensano sul cielo grigio di Palazzo San Francesco. Non aver potuto approvare il bilancio di previsione per tempo costerà adesso all'Amministrazione Giorgino una diffida da parte della Prefettura. Tempo venti giorni adesso per riconvocare la massima assise cittadina, numeri permettendo, salvo che non ci siano colpi di scena nei prossimi giorni.
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