Come smaltire l’olio esausto: focus sul progetto locale “Condominio Green” in collaborazione con 3Place
Il condominio in tutti i suoi aspetti: secondo approfondimento di UNAI Bat con il contributo dell’Ing. Angela Terrone
lunedì 24 giugno 2019
05.30
Una problematica molto sentita nella nostra quotidianità riguarda i danni all'ambiente causati da molteplici, e spesso sconsiderate, azioni nettamente contrarie ad un'ottica di salvaguardia del creato. Se si desidera un mondo più vivibile e pulito, è necessario correggere il proprio stile di vita a partire dalle proprie abitazioni, che spesso rappresentano il punto di partenza delle nostre azioni anti-ecologiche. Nell'ambito del nostro territorio, UNAI Bat crede fortemente nel rispetto dell'ambiente: per questa ragione, ha dato vita al progetto "Condominio Green", in stretta collaborazione con l'associazione andriese 3Place. Di cosa si tratta? In sostanza, riguarda il corretto smaltimento degli oli vegetali esausti all'interno del condominio, oli che spesso vengono erroneamente smaltiti nelle tubazioni domestiche come lo scarico del lavello, il water, la fognatura o anche nei bidoni della spazzatura. Una tematica che UNAI Bat prende a cuore e che approfondisce con il prezioso contributo dell'Ing. Angela Terrone, Esperta di Ingegneria Ambientale.
Si è stimato che ognuno di noi produce in media circa 5 kg di olio vegetale esausto all'anno; il quantitativo prodotto in Italia, invece, è equivalente a 1400 balene, pari a 280mila tonnellate. Quando si friggono gli alimenti, bisogna affrontare il problema dello smaltimento dell'olio usato per questo metodo di cottura. Spesso cediamo alla tentazione di rovesciarlo negli scarichi domestici, ma questa azione può causare gravi danni all'ambiente. L'olio di cottura, non biodegradabile e non organico, muta le sue caratteristiche dopo l'utilizzo, per cui se disperso nell'ambiente, causa alterazione del suolo, danneggiando fiori e piante impedendo loro di assorbire dal terreno le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per potersi sviluppare. Inoltre, altera le caratteristiche fisiche del suolo, creando un film impermeabile che non permette la corretta ossigenazione e impedisce all'acqua di essere assorbita. Un "mito" da sfatare con forza, infatti, è il diffuso pensiero che l'olio di frittura possa essere un ottimo concime per le piante stesse. Non è immune nemmeno l'acqua, nella quale l'olio crea una pellicola inquinante dello spessore dai 3 ai 5 centimetri che ne intacca la potabilità e impedisce ai raggi solari di penetrare in profondità, diminuisce la concentrazione di ossigeno disciolto nell'acqua compromettendo flora e fauna. Se inoltre l'olio esausto penetra nel sottosuolo, non solo può contaminare le falde, ma arreca danni alle tubazioni di scarico domestico e compromette il corretto funzionamento dei depuratori, aumentando i costi di manutenzione.
Per smaltire l'olio di cottura in termini di salvaguardia ambientale, è necessario seguire procedure idonee, fornendo alle abitazioni e dunque anche al condominio, mezzi e metodi per effettuare in maniera corretta la raccolta e lo smaltimento. Il progetto locale "Condominio Green", nato grazie alla sensibilità di UNAI Bat in sinergia con l'associazione 3Place, è associato a una ditta locale specializzata che si occupa di queste operazioni. Il servizio, che è a costo zero, consente ai condòmini di conferire l'olio esausto in appositi contenitori; prima di essere raccolto in un contenitore, nel caso in cui l'olio fosse caldo va fatto raffreddare. L'azienda preposta si occuperà dello svuotamento dei contenitori condominiali quando questi avranno raggiunto la capienza massima. Una volta raccolto, l'olio è sottoposto a processi di trattamento e rigenerazione, che consentono di ricavare svariati prodotti come lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel, glicerina per saponificazione e tensioattivi.
Segreteria provinciale UNAI BAT
Si è stimato che ognuno di noi produce in media circa 5 kg di olio vegetale esausto all'anno; il quantitativo prodotto in Italia, invece, è equivalente a 1400 balene, pari a 280mila tonnellate. Quando si friggono gli alimenti, bisogna affrontare il problema dello smaltimento dell'olio usato per questo metodo di cottura. Spesso cediamo alla tentazione di rovesciarlo negli scarichi domestici, ma questa azione può causare gravi danni all'ambiente. L'olio di cottura, non biodegradabile e non organico, muta le sue caratteristiche dopo l'utilizzo, per cui se disperso nell'ambiente, causa alterazione del suolo, danneggiando fiori e piante impedendo loro di assorbire dal terreno le sostanze nutritive di cui hanno bisogno per potersi sviluppare. Inoltre, altera le caratteristiche fisiche del suolo, creando un film impermeabile che non permette la corretta ossigenazione e impedisce all'acqua di essere assorbita. Un "mito" da sfatare con forza, infatti, è il diffuso pensiero che l'olio di frittura possa essere un ottimo concime per le piante stesse. Non è immune nemmeno l'acqua, nella quale l'olio crea una pellicola inquinante dello spessore dai 3 ai 5 centimetri che ne intacca la potabilità e impedisce ai raggi solari di penetrare in profondità, diminuisce la concentrazione di ossigeno disciolto nell'acqua compromettendo flora e fauna. Se inoltre l'olio esausto penetra nel sottosuolo, non solo può contaminare le falde, ma arreca danni alle tubazioni di scarico domestico e compromette il corretto funzionamento dei depuratori, aumentando i costi di manutenzione.
Per smaltire l'olio di cottura in termini di salvaguardia ambientale, è necessario seguire procedure idonee, fornendo alle abitazioni e dunque anche al condominio, mezzi e metodi per effettuare in maniera corretta la raccolta e lo smaltimento. Il progetto locale "Condominio Green", nato grazie alla sensibilità di UNAI Bat in sinergia con l'associazione 3Place, è associato a una ditta locale specializzata che si occupa di queste operazioni. Il servizio, che è a costo zero, consente ai condòmini di conferire l'olio esausto in appositi contenitori; prima di essere raccolto in un contenitore, nel caso in cui l'olio fosse caldo va fatto raffreddare. L'azienda preposta si occuperà dello svuotamento dei contenitori condominiali quando questi avranno raggiunto la capienza massima. Una volta raccolto, l'olio è sottoposto a processi di trattamento e rigenerazione, che consentono di ricavare svariati prodotti come lubrificanti vegetali per macchine agricole, biodiesel, glicerina per saponificazione e tensioattivi.
Segreteria provinciale UNAI BAT
- Segretario provinciale sindacale: Gianluca Sanguedolce
- Segretario provinciale CSC: dott. Angelo Frisardi
- Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione: Antonio D'Oria