Come si riconosce un vero ristorante italiano all'estero? Dalla burrata andriese...

La risposta arriva direttamente dallo chef Nilo Romito, 36esimo su 50 migliori ristoranti al mondo

martedì 26 giugno 2018 10.34
Come si riconosce un vero ristorante italiano all'estero? La risposta è una e inequivocabile: dalla presenza della burrata andriese.

La risposta arriva direttamente dallo chef Niko Romito, classificatosi al 36esimo posto tra i 50 migliori ristoranti al mondo tra i World's 50 Best Restaurants premiati a Bilbao grazie al ristorante Reale gestito a Castel di Sangro (L'Aquila) con la sorella Cristiana.

Lo chef stellato ha inaugurato questa settimana a Shanghai un nuovo ristorante per Bulgari Hotels & Resorts, proponendo solo piatti tradizionali. Pertanti, nella carta del suo ristorante non può mancare la burrata andriese poiché, come afferma Romito, a Dubai e ancor di più in Cina è questo il prodotto più richiesto.

"In particolare i cinesi pensano che se non hai la burrata il tuo ristorante non sia un vero italiano- continua lo chef-. E secondo i buongustai stranieri su questi capolavori della nostra casearia all'estero bisogna essere pochi creativi nelle proposte a tavola: gli amanti del made in Italy cercano il sapore autentico delle nostre specialità e la mia cucina non cerca compromessi col gusto internazionale".

"Per i ristoratori – ha precisato – a Dubai la burrata fresca si trova ed è abbastanza semplice assicurarla in carta, mentre in Cina è più difficile. A volte siamo costretti a triangolazioni con altri Paesi, speriamo che non arrivino barriere all'export del nostro agroalimentare".

Una vera e propria star la burrata andriese che, solo qualche giorno fa, è finita sul piccolo schermo: su RAI 1, nella trasmissione Linea Verde Città, un'intera puntata dedicata alla Bat e otre a parlare dell'olio extra vergine d'oliva, dei tenerelli e dei taralli, si è parlato della regina dei formaggi, ovvero della burrata di Andria.

Per la "perla" bianca il 2018 è stato un anno importante, grazie al riconoscimento ministeriale che il 19 giugno ha ufficializzato il Consorzio della Burrata di Andria IGP.