CGIL Funzione pubblica interviene sul salario accessorio dei dipendenti comunali
"La tela di Penelope continua ad essere filata di giorno e sfilata di notte..."
martedì 31 ottobre 2017
15.35
La Funzione Pubblica della CGIL provinciale, torna a riproporre la vexata questio del salario accessorio relativo ai dipendenti comunali.
Liana Abbascià, Luigi Marzano e Michele Tedesco, in un comunicato stampa arrivano addirittura a parlare di una "Tela di Penelope continua ad essere filata di giorno e sfilata di notte..."
"Dopo il tentativo di conciliazione effettuato presso la Prefettura della BAT a Barletta, con la sottoscrizione di un'intesa che impegnava l'Amministrazione Comunale di Andria al pagamento entro il mese di ottobre 2017 della parte stabile del fondo efficienza servizi 2015; il giorno 27 ottobre u.s. a seguito di convocazione della delegazione trattante, che pensavamo fosse risolutoria e finalizzata a sottoscrivere in maniera definitiva l'accordo e quindi consentire il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori, Invece abbiamo appreso dello slittamento nel pagamento delle spettanze dovute al personale (performance, indennità, produttività, ecc. ) con il venir meno dell'impegno assunto in precedenza.
Inoltre la parte pubblica ha tentato e sta tentando di disconoscere il diritto alla giusta remunerazione, a progettazione già conclusa, precisamente per le seguenti attività derivanti da specifiche disposizioni di legge: progetto speciale ICI, Avvocatura, ISTAT e similari, messi Comunali, lavori pubblici e sportello unico. In pratica, benché le prestazioni straordinarie siano state espletate negli anni di riferimento 2015 e 2016 con il raggiungimento in parte ed in toto dei progetti, l'amministrazione definisce come recuperabili e pagabili solo quelle riferibili al 2016, ad eccezione del progetto speciale ICI, nonostante le nostre precisazioni apportate sul tavolo negoziale rispetto al servizio a prestazione oraria resa che ha portato nelle casse dell'amministrazione enormi benefici economici, che pertanto a nostro avviso potrebbero configurarsi come un indebito arricchimento, se nel contempo non viene riconosciuta la giusta remunerazione delle prestazioni effettuate.
Purtroppo oggi, ancora una volta, nonostante ondivaghe aperture al confronto, l'amministrazione comunale disattende l'impegno assunto e sottoscritto, promettendo ancora un'altra data per il pagamento, cioè nel mese di novembre 2017, con l'aggravante pero' di una nuova ed ulteriore elencazione di un ulteriore cronoprogramma, cioè di tutti gli adempimenti che bisogna porre in essere per pagare parzialmente il dovuto ai dipendenti: conteggio dei pagamenti, delibera di Giunta, altro parere dei revisori dei conti (siamo al terzo), delibera di Consiglio Comunale, sottoscrizione del fondo definitivo parziale, ecc. ecc..
L'impressione che la Scrivente ha, è di essere tornati al punto di partenza, poiché sono gli stessi adempimenti che ci sono stati elencati all'inizio del 2016, a partire dalla presentazione della relazione dell'esperto dott. Tammasia che ha revisionato i fondi efficienza servizi, solo del personale del comparto e non invece anche della dirigenza.
Per queste motivazioni riteniamo sia abbastanza difficile dar credito alla parte pubblica, poiché dopo aver sottoscritto e poi disatteso impegni assunti e scadenzati (per 4 volte in due anni), ora si ricomincia tutto a capo l'iter, promettendo ancora di adempiere in meno di trenta giorni a quanto si sarebbe dovuto adempiere da anni.
Come auspichiamo, "Sarà vero ma non ci credo", saremo lieti di essere smentiti una volta tanto.
Inoltre, in tale seduta di delegazione è stata presentata la posizione della Cgil FP, che riassumiamo di seguito:
Disponibilità a definire la parte stabile, lasciandoci libertà d'azione sulle risorse variabili, avendo intrapreso già le azioni legali del caso;
Contrarietà alla sottrazione della quota di cui al D. L. 16/2014 per l'anno 2015 (verifica fondi incarico consulente Tammasia), cioè quale debito verso l'amministrazione di € 38.000, a fronte di un credito vantato dai dipendenti di quasi 100.000 €uro, pari alla quota indennità di comparto per il periodo 2010/2014;
Infine si è esternato che sulla questione delle risorse variabili si attiveranno tutte le forme di tutela per i dipendenti che hanno eseguito una prestazione oltre l'ordinario, onde recuperare la giusta remunerazione e contrastare l'indebito arricchimento dell'amministrazione comunale in tutte le sedi, nessuna esclusa", concludono Abbascià, Marzano e Tedesco.
Liana Abbascià, Luigi Marzano e Michele Tedesco, in un comunicato stampa arrivano addirittura a parlare di una "Tela di Penelope continua ad essere filata di giorno e sfilata di notte..."
"Dopo il tentativo di conciliazione effettuato presso la Prefettura della BAT a Barletta, con la sottoscrizione di un'intesa che impegnava l'Amministrazione Comunale di Andria al pagamento entro il mese di ottobre 2017 della parte stabile del fondo efficienza servizi 2015; il giorno 27 ottobre u.s. a seguito di convocazione della delegazione trattante, che pensavamo fosse risolutoria e finalizzata a sottoscrivere in maniera definitiva l'accordo e quindi consentire il pagamento di quanto dovuto ai lavoratori, Invece abbiamo appreso dello slittamento nel pagamento delle spettanze dovute al personale (performance, indennità, produttività, ecc. ) con il venir meno dell'impegno assunto in precedenza.
Inoltre la parte pubblica ha tentato e sta tentando di disconoscere il diritto alla giusta remunerazione, a progettazione già conclusa, precisamente per le seguenti attività derivanti da specifiche disposizioni di legge: progetto speciale ICI, Avvocatura, ISTAT e similari, messi Comunali, lavori pubblici e sportello unico. In pratica, benché le prestazioni straordinarie siano state espletate negli anni di riferimento 2015 e 2016 con il raggiungimento in parte ed in toto dei progetti, l'amministrazione definisce come recuperabili e pagabili solo quelle riferibili al 2016, ad eccezione del progetto speciale ICI, nonostante le nostre precisazioni apportate sul tavolo negoziale rispetto al servizio a prestazione oraria resa che ha portato nelle casse dell'amministrazione enormi benefici economici, che pertanto a nostro avviso potrebbero configurarsi come un indebito arricchimento, se nel contempo non viene riconosciuta la giusta remunerazione delle prestazioni effettuate.
Purtroppo oggi, ancora una volta, nonostante ondivaghe aperture al confronto, l'amministrazione comunale disattende l'impegno assunto e sottoscritto, promettendo ancora un'altra data per il pagamento, cioè nel mese di novembre 2017, con l'aggravante pero' di una nuova ed ulteriore elencazione di un ulteriore cronoprogramma, cioè di tutti gli adempimenti che bisogna porre in essere per pagare parzialmente il dovuto ai dipendenti: conteggio dei pagamenti, delibera di Giunta, altro parere dei revisori dei conti (siamo al terzo), delibera di Consiglio Comunale, sottoscrizione del fondo definitivo parziale, ecc. ecc..
L'impressione che la Scrivente ha, è di essere tornati al punto di partenza, poiché sono gli stessi adempimenti che ci sono stati elencati all'inizio del 2016, a partire dalla presentazione della relazione dell'esperto dott. Tammasia che ha revisionato i fondi efficienza servizi, solo del personale del comparto e non invece anche della dirigenza.
Per queste motivazioni riteniamo sia abbastanza difficile dar credito alla parte pubblica, poiché dopo aver sottoscritto e poi disatteso impegni assunti e scadenzati (per 4 volte in due anni), ora si ricomincia tutto a capo l'iter, promettendo ancora di adempiere in meno di trenta giorni a quanto si sarebbe dovuto adempiere da anni.
Come auspichiamo, "Sarà vero ma non ci credo", saremo lieti di essere smentiti una volta tanto.
Inoltre, in tale seduta di delegazione è stata presentata la posizione della Cgil FP, che riassumiamo di seguito:
Disponibilità a definire la parte stabile, lasciandoci libertà d'azione sulle risorse variabili, avendo intrapreso già le azioni legali del caso;
Contrarietà alla sottrazione della quota di cui al D. L. 16/2014 per l'anno 2015 (verifica fondi incarico consulente Tammasia), cioè quale debito verso l'amministrazione di € 38.000, a fronte di un credito vantato dai dipendenti di quasi 100.000 €uro, pari alla quota indennità di comparto per il periodo 2010/2014;
Infine si è esternato che sulla questione delle risorse variabili si attiveranno tutte le forme di tutela per i dipendenti che hanno eseguito una prestazione oltre l'ordinario, onde recuperare la giusta remunerazione e contrastare l'indebito arricchimento dell'amministrazione comunale in tutte le sedi, nessuna esclusa", concludono Abbascià, Marzano e Tedesco.