CGIL Funzione Pubblica Bat: «Nella Asl Bt clima poco salutare, benessere organizzativo considerato molto lontano»

Impietoso report dell'attuale situazione nella Asl Bt, alla vigilia degli avvicendamenti ai vertici della Direzione generale

sabato 11 dicembre 2021 15.06
E' un report negativo, sotto molti versi impietoso, quello che compie la CGIL Funzione Pubblica della Bat, circa la condizione attuale in cui versa l'Asl Bt, alla vigilia degli avvicendamenti ai vertici della Direzione generale.

«Gli avvicendamenti ai vertici della Asl Bt meritano una riflessione approfondita sulle tante cose da fare e da correggere.
Per questo al di là dei proclami trionfalistici pensiamo che sia utile invece, nel fare i migliori auguri buon lavoro al nuovo Direttore Generale Tiziana Di Matteo, descrivere l'attuale situazione con cui dovrà confrontarsi a breve.
La straordinaria comunità degli uomini e delle donne che costituiscono l'ossatura della Asl Bt vive un clima poco salutare in cui il benessere organizzativo è considerato molto lontano; in un recente sondaggio inviato per pubblicazione, promosso e realizzato dal Coordinamento della Dirigenza SSN della FP CGIL Bat, questi dati sono emersi con schiacciante maggioranza.
Nella Asl Bt ascolto e dialogo paiono argomenti sconosciuti, così come le opportunità di crescita professionale, i criteri di selezione, la formazione, la gestione del rischio clinico, l'umanizzazione, la salute e sicurezza dei lavoratori, la tutela ambientale, la responsabilità sociale ed il rispetto delle previsioni contrattuali dei nuovi CCNL dell'area di comparto, Dirigenza sanitaria e PTA.
Un'Azienda in cui i principi di buon andamento aziendale per migliorare la qualità dei servizi erogati, magari anche insegnati dal mondo accademico, vengono solo enunciati e mai applicati.
Ancora sconfortanti invece sono i dati relativi a esiti, liste d'attesa per patologie no-covid, infezioni correlate all'assistenza, un territorio dove l'èquità di accesso alle cure è complicata per tutti i cittadini della fascia murgiana e non solo (vedi il PTA di Trani che non è mai decollato).
Questo perché sono state poco valorizzate le risorse umane e il confronto sindacale è stato relegato a mera ratifica di decisioni già assunte.
Manca ancora l'applicazione di importanti istituti contrattuali, la democratizzazione del confronto aperto anche al dissenso e allo scontro per poi trarre beneficio collettivo.
Per questo ci auguriamo che il nuovo corso sappia restituire ai lavoratori e ai cittadini della Bat dignità e diritti da una parte, qualità dell'assistenza e universalità del diritto alla salute dall'altra», conclude la nota della CGIL Funzione Pubblica della Bat.