Centro Igino Giordani: un Vademecum in quattro tappe in vista delle Comunali
Nota del referente Gennaro Piccolo
lunedì 24 febbraio 2020
5.14
Eleggiamo la nostra Città. Stiamo andando verso le Amministrative senza segnali nuovi da parte dei partiti che tanti cittadini, tante personalità e aggregazioni civiche auspicavano. Non vogliamo restare scoraggiati, indifferenti o passivi rispetto al momento decisivo che la nostra Città ormai da molti mesi sta attraversando. L'appuntamento con il voto ci interpella con domande irrinunciabili: quale futuro per Andria? A coloro che verranno eletti spetta il compito di dare alla nostra Città giorni più sereni che nel recente passato.
Il Centro Igino Giordani si farà presente e attivo in questa campagna elettorale, nel suo stile: incoraggiare a vivere un Patto di Fraternità che aiuti un rinnovato e rispettoso atteggiamento tra le forze politiche e un legame più costante fra cittadini e i loro rappresentanti. Urge un di più di lungimiranza e impegno, intensificare da elettori la coscienza e la volontà di essere "cittadini sovrani" e corresponsabili delle sorti della propria Città; dimostrare, se candidati e se eletti, che si è preso sul serio il compito di servizio al bene di tutti, coscienti che dall'impegno e dalla partecipazione nasceranno proposte positive per la Città.
In queste considerazioni affondano le radici della decisione del Centro Igino Giordani nell'offrire in quattro tappe (ogni 15 giorni) un "Vademecum" che contribuisca a vivere singolarmente e collettivamente un reciproco impegno che può far sperare in nuovi e più avanzati traguardi di Unità e di Fraternità.
Vademecum – Prima parte – Etica elettorale:
a) All'interno del proprio partito: Ci guida l'ambizione, la volontà di emergere, il gusto del potere, oppure: il desiderio di mettere le nostre capacità a servizio della comunità? Ci siamo autocandidati? Le "autocandidature" sono antipatiche anche sul piano sociale: è preferibile essere chiamati, essere proposti da altri.
Lotte per le preferenze: Spesso si scatena il "cannibalismo" in famiglia. E' necessario evitare maldicenze, calunnie, falsità. Si può chiedere il voto valorizzando il proprio positivo, l'apporto specifico che uno può dare: professionalità, rappresentanza (di zona, settore economico, categoria), una competenza specifica.
b) Verso gli altri partiti: Evitare una campagna denigratoria e violenta: poggiare più sul positivo del proprio programma che sul negativo altrui. Se si deve criticare l'altro programma o l'Amministrazione uscente, lo si faccia con correttezza e con equilibrio.
Il Centro Igino Giordani si farà presente e attivo in questa campagna elettorale, nel suo stile: incoraggiare a vivere un Patto di Fraternità che aiuti un rinnovato e rispettoso atteggiamento tra le forze politiche e un legame più costante fra cittadini e i loro rappresentanti. Urge un di più di lungimiranza e impegno, intensificare da elettori la coscienza e la volontà di essere "cittadini sovrani" e corresponsabili delle sorti della propria Città; dimostrare, se candidati e se eletti, che si è preso sul serio il compito di servizio al bene di tutti, coscienti che dall'impegno e dalla partecipazione nasceranno proposte positive per la Città.
In queste considerazioni affondano le radici della decisione del Centro Igino Giordani nell'offrire in quattro tappe (ogni 15 giorni) un "Vademecum" che contribuisca a vivere singolarmente e collettivamente un reciproco impegno che può far sperare in nuovi e più avanzati traguardi di Unità e di Fraternità.
Vademecum – Prima parte – Etica elettorale:
a) All'interno del proprio partito: Ci guida l'ambizione, la volontà di emergere, il gusto del potere, oppure: il desiderio di mettere le nostre capacità a servizio della comunità? Ci siamo autocandidati? Le "autocandidature" sono antipatiche anche sul piano sociale: è preferibile essere chiamati, essere proposti da altri.
Lotte per le preferenze: Spesso si scatena il "cannibalismo" in famiglia. E' necessario evitare maldicenze, calunnie, falsità. Si può chiedere il voto valorizzando il proprio positivo, l'apporto specifico che uno può dare: professionalità, rappresentanza (di zona, settore economico, categoria), una competenza specifica.
b) Verso gli altri partiti: Evitare una campagna denigratoria e violenta: poggiare più sul positivo del proprio programma che sul negativo altrui. Se si deve criticare l'altro programma o l'Amministrazione uscente, lo si faccia con correttezza e con equilibrio.