CDX Andria: «Ennesimo consiglio comunale disastroso per l'amministrazione Bruno»
La nota delle segreterie cittadine di Forza Italia, FdI, Lega, UDC, nPSI, Movimento Pugliese, Puglia Popolare Io Sud e Generazione Catuma
domenica 25 maggio 2025
7.58
«La recente seduta del Consiglio Comunale di Andria è stata un vero disastro, segnando una delle pagine peggiori di questa consiliatura».
Lo sottolineano in una nota le segreterie cittadine di Forza Italia, FdI, Lega, UDC, nPSI, Movimento Pugliese, Puglia Popolare Io Sud e Generazione Catuma.
«Alle forti critiche sollevate dal centrodestra presente in aula sulle variazioni di bilancio urgenti, che di urgente avevano ben poco, sui provvedimenti urbanistici con emendamenti arrivati a meno di 24 ore dalla discussione (uno addirittura a Consiglio già finito!) e sulle mozioni urgenti programmate in spregio al regolamento comunale, la maggioranza dalla sindaca Giovanna Bruno, è andata letteralmente in tilt!
Prima sul provvedimento sulla legge regionale 36/2023 (ristrutturazioni edilizie), dove abbiamo chiesto e ottenuto, seppur con fatica, il rinvio al prossimo Consiglio, al fine di poter concedere a tutti la possibilità di esaminare a fondo gli emendamenti inviati dall'Ufficio urbanistica solo il pomeriggio prima e, addirittura, anche a Consiglio concluso.
Cosa sarebbe successo se il rinvio non fosse passato e il provvedimento fosse stato approvato senza questo ultimo emendamento? Mistero!
Quindi la vera scintilla della giornata è stata la discussione della mozione sul caso del vocale lesivo dei principi di correttezza, rispetto e legalità che un consigliere di maggioranza avrebbe inviato in riferimento ad una partita di calcio giovanile.
Ciò che i firmatari della mozione volevano stigmatizzare era unicamente il disvalore del gesto dal quale si chiedeva che il Sindaco e il Consiglio prendessero almeno pubblicamente ed istituzionalmente le distanze, senza procedere con alcuna pubblica gogna.
Ebbene, la maggioranza Bruno, benché impegnata nel Festival della Legalità, ha votato contro la mozione e, subito dopo, inopinatamente ha deciso di abbandonare l'aula quasi in toto, facendo cadere il numero legale.
L'assurdo, comunque, sembra non avere fine. Questo scelta, infatti, presa contro la volontà della Sindaca (a suo dire), spinge la prima cittadina ad intervenire ai microfoni, "stigmatizzando e prendendo le distanze" dal comportamento della sua stessa maggioranza.
Ridotto ormai a "nave sanza nocchiere in gran tempesta", il centrosinistra andriese a guida Bruno e PD ha perso la rotta, la bussola e, recentemente, pure le stelle polari. Il timoniere sindaco, di conseguenza, non può che intravedere il naufragio all'orizzonte. Bisogna salvare Andria da questa maggioranza di sinistra sgangherata! Il centro-destra è pronto ad assumersi le sue responsabilità per ridare fiducia alla città ed agli andriesi».
Lo sottolineano in una nota le segreterie cittadine di Forza Italia, FdI, Lega, UDC, nPSI, Movimento Pugliese, Puglia Popolare Io Sud e Generazione Catuma.
«Alle forti critiche sollevate dal centrodestra presente in aula sulle variazioni di bilancio urgenti, che di urgente avevano ben poco, sui provvedimenti urbanistici con emendamenti arrivati a meno di 24 ore dalla discussione (uno addirittura a Consiglio già finito!) e sulle mozioni urgenti programmate in spregio al regolamento comunale, la maggioranza dalla sindaca Giovanna Bruno, è andata letteralmente in tilt!
Prima sul provvedimento sulla legge regionale 36/2023 (ristrutturazioni edilizie), dove abbiamo chiesto e ottenuto, seppur con fatica, il rinvio al prossimo Consiglio, al fine di poter concedere a tutti la possibilità di esaminare a fondo gli emendamenti inviati dall'Ufficio urbanistica solo il pomeriggio prima e, addirittura, anche a Consiglio concluso.
Cosa sarebbe successo se il rinvio non fosse passato e il provvedimento fosse stato approvato senza questo ultimo emendamento? Mistero!
Quindi la vera scintilla della giornata è stata la discussione della mozione sul caso del vocale lesivo dei principi di correttezza, rispetto e legalità che un consigliere di maggioranza avrebbe inviato in riferimento ad una partita di calcio giovanile.
Ciò che i firmatari della mozione volevano stigmatizzare era unicamente il disvalore del gesto dal quale si chiedeva che il Sindaco e il Consiglio prendessero almeno pubblicamente ed istituzionalmente le distanze, senza procedere con alcuna pubblica gogna.
Ebbene, la maggioranza Bruno, benché impegnata nel Festival della Legalità, ha votato contro la mozione e, subito dopo, inopinatamente ha deciso di abbandonare l'aula quasi in toto, facendo cadere il numero legale.
L'assurdo, comunque, sembra non avere fine. Questo scelta, infatti, presa contro la volontà della Sindaca (a suo dire), spinge la prima cittadina ad intervenire ai microfoni, "stigmatizzando e prendendo le distanze" dal comportamento della sua stessa maggioranza.
Ridotto ormai a "nave sanza nocchiere in gran tempesta", il centrosinistra andriese a guida Bruno e PD ha perso la rotta, la bussola e, recentemente, pure le stelle polari. Il timoniere sindaco, di conseguenza, non può che intravedere il naufragio all'orizzonte. Bisogna salvare Andria da questa maggioranza di sinistra sgangherata! Il centro-destra è pronto ad assumersi le sue responsabilità per ridare fiducia alla città ed agli andriesi».