Bilanci e conti che non tornano, M5S: «Oggi annunciamo il funerale del Comune di Andria»
Conferenza stampa del movimento pentastellato per commentare la relazione degli ispettori del MEF
venerdì 20 luglio 2018
15.45
Errori nei bilanci annuali, fondi da destinare agli investimenti e utilizzati invece per coprire una caterva di debiti. Di questa delicata tematica e tante altre si è trattato nella conferenza stampa indetta dal Movimento 5 Stelle di Andria per questa mattina presso la sede di via Cavallotti: un incontro con i cittadini e la stampa per mettere in chiaro la "tragica" situazione finanziaria in cui versa il Comune di Andria e commentare la relazione che gli ispettori del MEF hanno stilato in merito al bilancio. Un vero e proprio "sistema di furbizia", come è stato definito nel corso della conferenza, da parte dell'amministrazione comunale.
«Già in precedenza avevamo richiesto l'intervento del Ministero tramite una raccomandata, - ha sottolineato il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella - nella quale evidenziavamo diverse criticità rilevate nei conti del Comune di Andria che accertava somme spropositate ma che, in consuntivo, non si realizzavano. Ci hanno detto che non siamo capaci di leggere le carte, ma gli ispettori del Ministero hanno analizzato i bilanci dal 2012 al 2017, dunque per quasi tutto il periodo dell'amministrazione Giorgino».
Pietro Di Pilato, consigliere comunale del M5S, ha proseguito l'analisi delle criticità rilevate dal MEF: «Entro il 31 luglio bisogna approvare l'equilibrio di bilancio, ma ad oggi non è giunta alcuna comunicazione in merito. Gli ispettori hanno rilevato "una criticità sostanziale, in termini di sviluppo, di un sistema che utilizza una mole così ingente di risorse da destinare agli investimenti non per le finalità sue proprie, ma per garantire l'equilibrio corrente". Quindi il sindaco Giorgino e la sua banda non fanno altro che chiedere anno per anno delle anticipazioni di tesoreria, utilizzate non per gli investimenti ma per coprire una dissestata situazione finanziaria. La Corte dei Conti ha infatti sottolineato questa pratica come un vero e proprio abuso».
Anche la consigliera regionale del movimento pentastellato, Grazia Di Bari, ha commentato le mancanze dell'amministrazione dal punto di vista economico: «Il Comune di Andria ha utilizzato in maniera impropria anche somme di denaro provenienti dalla regione, fondi che il Comune ha destinato alla spesa corrente e che non ha più rimpinguato. Un esempio è la discarica di Andria, chiusa sia per questioni ambientali che per la mancanza di polizze fidejussorie, cioè delle garanzie necessarie per la gestione che costano diversi milioni di euro. Dalla Regione erano giunti 200 mila euro, ma ancora oggi non sappiamo a cosa il Comune abbia destinato queste somme».
«Oggi vi stiamo annunciando il funerale del Comune di Andria, - ha infine dichiarato il parlamentare andriese del M5S, Giuseppe D'Ambrosio - perchè si basa tutto sui soldi. La banda Giorgino utilizza i soldi degli investimenti per coprire i debiti e la spesa corrente, in barba a tutti quei cantieri annunciati ma rimasti nel dimenticatoio. C'è inoltre una preoccupante evasione che il Comune non ha mai curato: un andriese su tre non paga le tasse. Si rilevano inoltre perdite in ogni settore, il Comune di Andria si può dire praticamente fallito».
«Già in precedenza avevamo richiesto l'intervento del Ministero tramite una raccomandata, - ha sottolineato il capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, Michele Coratella - nella quale evidenziavamo diverse criticità rilevate nei conti del Comune di Andria che accertava somme spropositate ma che, in consuntivo, non si realizzavano. Ci hanno detto che non siamo capaci di leggere le carte, ma gli ispettori del Ministero hanno analizzato i bilanci dal 2012 al 2017, dunque per quasi tutto il periodo dell'amministrazione Giorgino».
Pietro Di Pilato, consigliere comunale del M5S, ha proseguito l'analisi delle criticità rilevate dal MEF: «Entro il 31 luglio bisogna approvare l'equilibrio di bilancio, ma ad oggi non è giunta alcuna comunicazione in merito. Gli ispettori hanno rilevato "una criticità sostanziale, in termini di sviluppo, di un sistema che utilizza una mole così ingente di risorse da destinare agli investimenti non per le finalità sue proprie, ma per garantire l'equilibrio corrente". Quindi il sindaco Giorgino e la sua banda non fanno altro che chiedere anno per anno delle anticipazioni di tesoreria, utilizzate non per gli investimenti ma per coprire una dissestata situazione finanziaria. La Corte dei Conti ha infatti sottolineato questa pratica come un vero e proprio abuso».
Anche la consigliera regionale del movimento pentastellato, Grazia Di Bari, ha commentato le mancanze dell'amministrazione dal punto di vista economico: «Il Comune di Andria ha utilizzato in maniera impropria anche somme di denaro provenienti dalla regione, fondi che il Comune ha destinato alla spesa corrente e che non ha più rimpinguato. Un esempio è la discarica di Andria, chiusa sia per questioni ambientali che per la mancanza di polizze fidejussorie, cioè delle garanzie necessarie per la gestione che costano diversi milioni di euro. Dalla Regione erano giunti 200 mila euro, ma ancora oggi non sappiamo a cosa il Comune abbia destinato queste somme».
«Oggi vi stiamo annunciando il funerale del Comune di Andria, - ha infine dichiarato il parlamentare andriese del M5S, Giuseppe D'Ambrosio - perchè si basa tutto sui soldi. La banda Giorgino utilizza i soldi degli investimenti per coprire i debiti e la spesa corrente, in barba a tutti quei cantieri annunciati ma rimasti nel dimenticatoio. C'è inoltre una preoccupante evasione che il Comune non ha mai curato: un andriese su tre non paga le tasse. Si rilevano inoltre perdite in ogni settore, il Comune di Andria si può dire praticamente fallito».