Biciclette elettriche: arrivano finalmente gli attesi controlli da parte delle Forze dell'ordine
La decisione presa in un incontro presso la Prefettura Bat.
mercoledì 22 luglio 2020
5.50
Finalmente anche nella Bat ci sarà l'attesa stretta sull'utilizzo delle biciclette elettriche. Dopo la tragedia avvenuta sulla strada statale 170 Andria Barletta, da più parti ed in particolare da molti settori dell'opinione pubblica era stato fatto notare, come l'uso disinvolto di questi velocipedi era diventato troppo indisciplinato e senza regole certe.
Pertanto venivano chiesti dei controlli mirati e stringenti da parte delle Forze dell'Ordine e delle Polizia Locali del territorio, per accertare infrazioni e condotte anomale da parte dei conducenti delle biciclette elettriche, che possono così mettere a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale e l'incolumità degli stessi conducenti e dei pedoni, e che spesso, soprattutto in determinate aree, fungono da strumento per delinquere (specie lo spaccio di sostanze stupefacenti).
La richiesta è stata quindi fatta propria ieri mattina, nel corso della riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante, proprio dal rappresentante del Governo nella sesta provincia pugliese, anche a seguito di apposito approfondimento tenutosi 48 ore prima con tutti i Sindaci della provincia.
L'intensificazione delle misure di vigilanza e controllo sul territorio ad opera di Polizia di Stato e Carabinieri, già a partire dal prossimo fine settimana, vedrà la collaborazione anche dei tecnici della Motorizzazione Civile di Bari per una previa verifica sulle caratteristiche tecnico-costruttive dei veicoli funzionale alla loro esatta qualificazione (bicicletta a pedalata assistita o motociclo) rispetto al Codice della Strada, mentre saranno individuati anche centri meccanici specializzati autorizzati, nei singoli Comuni, per ulteriori verifiche tecniche dei mezzi che dovessero occorrere agli organi di controllo durante le operazioni di accertamento delle infrazioni.
La Guardia di Finanza si occuperà invece di verificare la legittimità delle procedure di vendita dei veicoli, anche per accertare eventuali irregolarità a danno dei consumatori ignari della reale tipologia del mezzo acquistato.
Sarà infine compito delle Polizie Locali dei Comuni emanare ordinanze relative alle limitazioni di accesso delle biciclette elettriche nelle aree pedonali o maggiormente a rischio. Ordinanze ad Andria è bene ricordare già presenti ma puntualmente disattese.
Dopo ampia ed approfondita discussione sull'argomento, si è dunque concordato di prestare la massima attenzione alla corretta osservanza delle regole di utilizzo delle biciclette elettriche.
Quelle a funzionamento autonomo, anche dette biciclette a motore (dispongono di un acceleratore che attiva il motore a prescindere dall'azione della pedalata) sono incluse dal Codice della Strada nella categoria dei ciclomotori. Per utilizzare le bici elettriche a funzionamento autonomo bisogna infatti munirsi di casco, assicurazione RC moto, targa, patentino, documenti, specchietto retrovisore e fari di posizione.
Le biciclette a pedalata assistita, invece, rientrano nella categoria dei velocipedi; i conducenti devono osservare su strada le stesse norme dei possessori di bici tradizionali.
Spesso, tuttavia, queste vengono irregolarmente modificate e potenziate ed i conducenti spesso sfrecciano a velocità incontrollate, senza casco e senza targa, mettendo a repentaglio l'incolumità di se stessi e degli altri ed incorrendo così in sanzioni molto pesanti.
Pertanto venivano chiesti dei controlli mirati e stringenti da parte delle Forze dell'Ordine e delle Polizia Locali del territorio, per accertare infrazioni e condotte anomale da parte dei conducenti delle biciclette elettriche, che possono così mettere a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale e l'incolumità degli stessi conducenti e dei pedoni, e che spesso, soprattutto in determinate aree, fungono da strumento per delinquere (specie lo spaccio di sostanze stupefacenti).
La richiesta è stata quindi fatta propria ieri mattina, nel corso della riunione tecnica di Coordinamento delle Forze di Polizia, presieduta dal Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante, proprio dal rappresentante del Governo nella sesta provincia pugliese, anche a seguito di apposito approfondimento tenutosi 48 ore prima con tutti i Sindaci della provincia.
L'intensificazione delle misure di vigilanza e controllo sul territorio ad opera di Polizia di Stato e Carabinieri, già a partire dal prossimo fine settimana, vedrà la collaborazione anche dei tecnici della Motorizzazione Civile di Bari per una previa verifica sulle caratteristiche tecnico-costruttive dei veicoli funzionale alla loro esatta qualificazione (bicicletta a pedalata assistita o motociclo) rispetto al Codice della Strada, mentre saranno individuati anche centri meccanici specializzati autorizzati, nei singoli Comuni, per ulteriori verifiche tecniche dei mezzi che dovessero occorrere agli organi di controllo durante le operazioni di accertamento delle infrazioni.
La Guardia di Finanza si occuperà invece di verificare la legittimità delle procedure di vendita dei veicoli, anche per accertare eventuali irregolarità a danno dei consumatori ignari della reale tipologia del mezzo acquistato.
Sarà infine compito delle Polizie Locali dei Comuni emanare ordinanze relative alle limitazioni di accesso delle biciclette elettriche nelle aree pedonali o maggiormente a rischio. Ordinanze ad Andria è bene ricordare già presenti ma puntualmente disattese.
Dopo ampia ed approfondita discussione sull'argomento, si è dunque concordato di prestare la massima attenzione alla corretta osservanza delle regole di utilizzo delle biciclette elettriche.
Quelle a funzionamento autonomo, anche dette biciclette a motore (dispongono di un acceleratore che attiva il motore a prescindere dall'azione della pedalata) sono incluse dal Codice della Strada nella categoria dei ciclomotori. Per utilizzare le bici elettriche a funzionamento autonomo bisogna infatti munirsi di casco, assicurazione RC moto, targa, patentino, documenti, specchietto retrovisore e fari di posizione.
Le biciclette a pedalata assistita, invece, rientrano nella categoria dei velocipedi; i conducenti devono osservare su strada le stesse norme dei possessori di bici tradizionali.
Spesso, tuttavia, queste vengono irregolarmente modificate e potenziate ed i conducenti spesso sfrecciano a velocità incontrollate, senza casco e senza targa, mettendo a repentaglio l'incolumità di se stessi e degli altri ed incorrendo così in sanzioni molto pesanti.