Beni culturali della Regione: la città di Andria candida l'ex "macello"

La richiesta di finanziamento per il secondo lotto del nuovo teatro comunale

mercoledì 23 settembre 2015 09.03
A cura di Stefano Massaro
Un patrimonio da difendere, da valorizzare ed in grado di creare economie sui territori. E' stato questo l'obiettivo del bando proposto dalla Regione Puglia da circa 17 milioni di euro ed a disposizione dei comuni pugliesi proprio per il restauro e la valorizzazione dei beni architettonici e artistici di proprietà. Dal 1 settembre al 15 settembre c'è stata la possibilità di presentare il proprio elaborato e, sui 219 progetti presentati, vi è stato anche il Comune di Andria. La candidatura ha previsto il secondo stralcio funzionale dell'ex Macello di via Canosa, in cui sono in corso già dei lavori di riqualificazione per la realizzazione di un Teatro Comunale.

Una storia piuttosto lunga quella dell'ex Macello di via Canosa caratterizzata da diversi stop, uno dei quali per un incidente sul lavoro, due operai feriti per il crollo di un solaio e circa 8 mesi di stop per le indagini ed il sequestro del cantiere. Poi la ripresa dei lavori molto lenta ed attualmente le strutture sono quasi completate anche se manca ancora una parte di realizzazione. Il secondo stralcio funzionale della riqualificazione dell'ex Macello di via Canosa, dovrebbe prevedere, sostanzialmente, l'acquisto di tutta l'attrezzatura necessaria per la realizzazione stessa dell'attività all'interno della nuova struttura.

Sui 219 progetti presentati sono 151 quelli ammessi alle verifiche documentali mentre gli altri sono stati stoppati sul nascere per errori, mancanze o non corrispondenza degli enti proponenti. Nella BAT diversi sono stati i progetti ammessi a verifica: tra questi vi è il restauro ed il risanamento conservativo del monumento "Faro" di Minervino Murge o l'innovativa idea di Spinazzola per il Recupero e restauro delle pertinenze con qualificazione del contesto architettonico‐urbanistico‐ambientale con valorizzazione integrata del patrimonio territoriale. Margherita di Savoia ha pensato ai lavori ristrutturazione del Torrione d'avvistamento e fruizione del centro visite sull'archeologia marina mentre Barletta al restauro ed adeguamento funzionale delle strutture sceniche del Teatro Giuseppe Curci. Per Trani vi sono forniture, servizi e lavori accessori per il potenziamento dell'offerta di servizi al visitatore del palazzo delle arti Beltrami (pinacoteca Ivo Scaringi). Per concludere, invece, Trinitapoli ha avuto lo stop al progetto di recupero e valorizzazione del Museo civico, già nella fase di preselezione vista l'assenza dell'istanza stessa integrata solo da una dichiarazione e nulla più.

Ora i progetti ammessi saranno valutati da apposita commissione che ne decreterà la graduatoria con l'eventuale finanziamento. Graduatoria formata in base al rispetto delle finalità proposte come il potenziamento della valorizzazione e fruizione dei beni su cui si interviene, il contesto territoriale di appartenenza o la loro capacità di stimolare l'occupazione e l'economia locale per attivare le filiere produttive associate alla fruizione culturale e promuovere la valorizzazione integrata del patrimonio territoriale.