Atp Andria, Vanni fissa la prossima tappa: «Adesso voglio la top 100»
Bilancio complessivo più che positivo per la città federiciana: oltre diecimila presenze in dieci giorni
martedì 29 novembre 2016
9.21
Un 2016 sicuramente memorabile, abbellito dalle vittorie dei challenger di Brescia e quello appena conclusosi in terra andriese. Con due tornei prestigiosi conquistati in due settimane, il 31enne toscano Luca Vanni non può certamente chiedere di più: «Queste due vittorie assumono un'importanza ancora maggiore anche perchè venivo da un momento difficile. In questi due tornei ho sempre creduto nei miei mezzi, soprattutto in Puglia dove non è stato affatto semplice. Infatti la superficie è stata alquanto veloce e ho affrontato ragazzi come Berrettini, Setkic e Galovic che hanno mostrato grande freschezza atletica e servizi da 200 km/h. Sono riuscito ad arrivare al traguardo perchè non ho mai mollato, ma in queste competizioni non si può pronosticare nulla, queste partite si vincono sul filo di lana».
Una finale non certo spettacolare quella giocata contro il giovane ma promettente Berrettini. Il primo set ha regalato agli spettatori un equilibrio quasi perfetti, poi Vanni ha avuto la meglio nel susseguirsi del match: «Sia io, come credo anche Matteo, non abbiamo mostrato il miglior tennis, e penso che ciò sia stato dovuto alla tensione della finale. Dopo il primo set mi sono sciolto e sono riuscito a ribattere ai suoi servizi e alla sua pressione, così il seguito per me è stato in crescendo e alla fine sono riuscito a spuntarla».
Le ultime vittorie hanno consentito a Vanni di migliorare la propria classifica portandosi in posizione 157. Adesso un breve ma meritato periodo di riposo per il vincitore dell'Atp Andria, con la consapevolezza però che il suo futuro tennistico ha un obiettivo fondamentale: «Per prima cosa non chiedo altro che sette giorni di riposo. Ma scherzi a parte, la prossima meta che intendo raggiungere è quella che ho fissato ancor prima di questi due tornei, ossia entrare fra i primi 100 al mondo e magari salire anche qualche scalino in più. Andria mi porta fortuna e spero di tornarci anche il prossimo anno con una classifica migliore».
Profonda soddisfazione espressa dal sindaco Nicola Giorgino, per un torneo che per la quarta edizione ha mostrato un bilancio senz'altro positivo: «Il torneo costituisce il punto di riferimento dello sport a livello provinciale e regionale, e questa quarta edizione è stata quella della consacrazione. Di sicuro è una manifestazione che dovrà proseguire anche nei prossimi anni, a prescindere da chi sarà a guida della città». Anche l'assessore allo sport Michele Lopetuso è intervenuto sull'argomento, riservando in particolare alcuni ringraziamenti: «Una piccola parte del torneo ma sicuramente importante è stata costituita dai racchettapalle e dai giudici di linea del circolo tennis, assieme ai ragazzi dell'istituto 'Lotti': tutti hanno svolto egregiamente il proprio compito per la buona riuscita dell'evento, garantendo la propria presenza tutti i giorni fino a tarda sera. Sono aspetti importanti che contribuiscono alla crescita della cultura sportiva all'interno del territorio».
Il direttore del torneo, Enzo Ormas, focalizza l'attenzione sull'inaspettata ma graditissima vittoria di un italiano: «E' ciò che ha dato maggiormente lustro alla quarta edizione del challenger, con la ciliegina della finale tutta tricolore. E' in generale una manifestazione che negli anni sta crescendo sia sul piano tecnico che organizzativo. Andria rappresenta oggi una fetta importante del tennis internazionale, soprattutto come ottima vetrina per i giovani tennisti italiani, come nel caso di Berrettini».
Dal punto di vista organizzativo, i dieci giorni di gare hanno visto la partecipazione totale di oltre diecimila appassionati. Il presidente dell'associazione Pro Tennis, Pierpaolo Marchio, sottolinea proprio l'imprescindibile ruolo del pubblico: «L'ottima riuscita di questa edizione è arrivata anche da un pubblico sempre più numeroso e competente, che ha raggiunto Andria da ogni parte della Puglia. Ma è anche grazie agi sponsor che si è rivelata possibile la realizzazione dell'evento. E già da domani cominceremo la programmazione per l'edizione successiva».
Una finale non certo spettacolare quella giocata contro il giovane ma promettente Berrettini. Il primo set ha regalato agli spettatori un equilibrio quasi perfetti, poi Vanni ha avuto la meglio nel susseguirsi del match: «Sia io, come credo anche Matteo, non abbiamo mostrato il miglior tennis, e penso che ciò sia stato dovuto alla tensione della finale. Dopo il primo set mi sono sciolto e sono riuscito a ribattere ai suoi servizi e alla sua pressione, così il seguito per me è stato in crescendo e alla fine sono riuscito a spuntarla».
Le ultime vittorie hanno consentito a Vanni di migliorare la propria classifica portandosi in posizione 157. Adesso un breve ma meritato periodo di riposo per il vincitore dell'Atp Andria, con la consapevolezza però che il suo futuro tennistico ha un obiettivo fondamentale: «Per prima cosa non chiedo altro che sette giorni di riposo. Ma scherzi a parte, la prossima meta che intendo raggiungere è quella che ho fissato ancor prima di questi due tornei, ossia entrare fra i primi 100 al mondo e magari salire anche qualche scalino in più. Andria mi porta fortuna e spero di tornarci anche il prossimo anno con una classifica migliore».
Profonda soddisfazione espressa dal sindaco Nicola Giorgino, per un torneo che per la quarta edizione ha mostrato un bilancio senz'altro positivo: «Il torneo costituisce il punto di riferimento dello sport a livello provinciale e regionale, e questa quarta edizione è stata quella della consacrazione. Di sicuro è una manifestazione che dovrà proseguire anche nei prossimi anni, a prescindere da chi sarà a guida della città». Anche l'assessore allo sport Michele Lopetuso è intervenuto sull'argomento, riservando in particolare alcuni ringraziamenti: «Una piccola parte del torneo ma sicuramente importante è stata costituita dai racchettapalle e dai giudici di linea del circolo tennis, assieme ai ragazzi dell'istituto 'Lotti': tutti hanno svolto egregiamente il proprio compito per la buona riuscita dell'evento, garantendo la propria presenza tutti i giorni fino a tarda sera. Sono aspetti importanti che contribuiscono alla crescita della cultura sportiva all'interno del territorio».
Il direttore del torneo, Enzo Ormas, focalizza l'attenzione sull'inaspettata ma graditissima vittoria di un italiano: «E' ciò che ha dato maggiormente lustro alla quarta edizione del challenger, con la ciliegina della finale tutta tricolore. E' in generale una manifestazione che negli anni sta crescendo sia sul piano tecnico che organizzativo. Andria rappresenta oggi una fetta importante del tennis internazionale, soprattutto come ottima vetrina per i giovani tennisti italiani, come nel caso di Berrettini».
Dal punto di vista organizzativo, i dieci giorni di gare hanno visto la partecipazione totale di oltre diecimila appassionati. Il presidente dell'associazione Pro Tennis, Pierpaolo Marchio, sottolinea proprio l'imprescindibile ruolo del pubblico: «L'ottima riuscita di questa edizione è arrivata anche da un pubblico sempre più numeroso e competente, che ha raggiunto Andria da ogni parte della Puglia. Ma è anche grazie agi sponsor che si è rivelata possibile la realizzazione dell'evento. E già da domani cominceremo la programmazione per l'edizione successiva».