Assalto a tir carico di salumi, 4 andriesi coinvolti nell'operazione dei carabinieri

Che oggi ha portato all'arresto di sei persone, base operativa della banda un autoparco sulla 231 in territorio andriese

giovedì 8 maggio 2025 12.58
Il 24 marzo scorso una rapina a mano armata con contestuale sequestro di persona avvenuta nelle campagne di Corato in danno di un autotrasportatore dipendente di una locale azienda di trasporti. Dopo poche settimane di indagini, il GIP del Tribunale di Trani, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica di Trani, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 6 soggetti - di origine andriese, bitontina e barese - indagati - a vario titolo - per rapina a mano armata con contestuale sequestro di persona commessa in danno di un autotrasportatore, riciclaggio e ricettazione di autovetture provento di furto nonché di favoreggiamento reale e personale.

Gli arrestati sono Michele Carrara, 48 anni, di Bitonto, marito di Carmela Germano, consigliere comunale di Molfetta che sostiene la giunta Minervini, Giuseppe Frappampina, 40 anni di Bari, Riccardo Guglielmi, 57 anni, Giuseppe D'Avanzo, 53 anni di Andria, Francesco Fortunato, 62 anni di Andria e Nicola Rella, 71 anni di Andria.



Il provvedimento cautelare - eseguito stamattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta Andria Trani, supportati in fase esecutiva dal 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno - scaturisce dalle indagini coordinate dal Pubblico Ministero e svolte al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei CC di Barletta Andria Trani per l'accertamento di reati predatori, che hanno permesso l'individuazione di un gruppo radicato tra Trani ed Andria.

L'articolata attività di indagine si è svolta attraverso l'acquisizione e lo scrutinio approfondito delle immagini di numerose telecamere di videosorveglianza, l'esecuzione di servizi di osservazione e pedinameno dinamici e di attività tecniche di intercettazione telefonica, ambientale e di localizzazione gps.

Le risultanze rinvenienti da queste attività hanno consentito di formulare una ricostruzione investigativa, condivisa dal Tribunale: gli indagati erano entrati in azione nella serata del 24.03.2025, utilizzando due autovetture, un'utilitaria ed una di grossa cilindrata, a bordo della quale erano riusciti a bloccare -sulla SP 231- l'autotrasportatore che stava raggiungendo la sede aziendale a bordo di un mezzo pesante carico di salumi -del valore di oltre 200mila euro- destinati alla grande distribuzione. Dopo essersi impossessati del camion -con la minaccia delle armi- avevano costretto l'autista a salire a bordo della loro macchina, privandolo della libertà personale per il tempo necessario a compiere le operazioni di trasbordo del carico -che avvenivano presso un'area di parcheggio ove agivano indisturbati anche grazie alla connivenza di due custodi- su un altro mezzo nella loro disponibilità. Il camionista veniva poi rilasciato in area rurale di Terlizzi (BA), poco distante dal mezzo da lui condotto, depredato del carico.

L'indagine ha consentito -inoltre- di individuare la base logistica utilizzata dagli indagati per occultare le autovetture di grossa cilindrata utilizzate per compiere le azioni criminali -due delle quali, 1 ALFA ROMEO STELVIO e 1 AUDI A4 SW, rinvenute e sottoposte a sequestro- equipaggiate con arnesi da scasso, radio ricetrasmittenti, nonché chiodi a tre punte da utilizzare per inertizzare le autovetture delle FF.PP. in caso di inseguimento.