Antonio Nanni:” L'amministrazione comunale poteva intervenire prima sulla gestione della piscina comunale”
Ieri pomeriggio conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla complessa situazione della struttura sportiva comunale
mercoledì 12 settembre 2018
Effetto domino è quello che si sta abbattendo in questi giorni sulla nostra città circa alcune vexatae quaestiones, da quello scolastico con i licenziamenti degli educatori e dei lavoratori delle mense, a quello culturale che ha messo in seria discussione la 22esima edizione del Festival Castel dei Mondi, si è passati ora alla gestione della vicenda della piscina comunale di via delle Querce.
Chiusa dal 1° Agosto senza un bando e senza un gestore, ha lasciato orfana la cittadinanza di una struttura sportiva importante, che garantiva a molti giovani, anziani e disabili, la possibilità di beneficiarne.
Dopo il consiglio comunale di lunedì 10 settembre, dove si è discusso sul rinnovo di concessione della piscina comunale, ieri il Responsabile della suddetta struttura, Antonio Nanni della società "Aquasport", ha organizzato una conferenza stampa per aggiornare i dipendenti e la cittadinanza sul futuro dell'impianto sportivo.
"Il consiglio comunale del 10 settembre u.s., ci ha offerto la possibilità di portare avanti la gestione della piscina comunale sia all'utenza sia a noi dipendenti e questo rappresenta, indubbiamente, un piccolo passo in avanti. Rammento che nella struttura lavorano 30 dipendenti tra personale, addetti alle pulizie, segreteria e istruttori che verranno nuovamente riassorbiti al lavoro – spiega Antonio Nanni -. Ora stiamo aspettando che il dirigente permetta al gestore di entrare in possesso della struttura e di avviare le attività. Ci hanno assicurato che al più presto ciò si concretizzerà e, francamente, me lo auguro vivamente, dal momento che siamo in ritardo nella preparazione delle varie attività che dovrebbero iniziare ad ottobre, oltre all'impossibilità di svolgere lavori di manutenzione ordinaria, di proseguire con le iscrizioni e con la pubblicità.
Ringrazio il consiglio comunale per aver dato un indirizzo di apertura circa questa vicenda. Devo però, anche ricordare, che ci troviamo in queste condizioni perché non si è provveduto per tempo a risolvere il problema. Più volte è stato detto che la gestione era scaduta e nessuno si è mobilitato per individuare nuove soluzioni.
La concessione è stata fatta nel 2007, il bando prevedeva 9 anni più 2 di rinnovo, ci troviamo alla scadenza degli 11 anni. Molti si sono lamentati poiché il contratto di gestione è scaduto nel 2016. In seguito è stato procrastinato fino al 2017, con una proroga tecnica a cui si ricorre in caso di necessità. Per legge, dopo una proroga tecnica non si possono farne altre: quindi era necessario che fosse approntato un bando per il nuovo affidamento. Nonostante abbiano avuto due anni di tempo per scriverlo, non è risultato pronto. Qualcuno, poi, ha pensato di affidare alla Soc. Andriamultiservice questo impianto, solo per la stagione invernale e fino alla pubblicazione del nuovo bando, ma certamente non tocca a noi individuare nuove soluzioni.
Penso che quando si tratta di affrontare argomenti importanti per la cittadinanza e per 30 lavoratori coinvolti, bisogna mettere da parte la politica e pensare alla gente. Credo che tutto il consiglio comunale si doveva impegnare per tempo affinché venisse risolto al più presto questo complesso e delicato problema".
Chiusa dal 1° Agosto senza un bando e senza un gestore, ha lasciato orfana la cittadinanza di una struttura sportiva importante, che garantiva a molti giovani, anziani e disabili, la possibilità di beneficiarne.
Dopo il consiglio comunale di lunedì 10 settembre, dove si è discusso sul rinnovo di concessione della piscina comunale, ieri il Responsabile della suddetta struttura, Antonio Nanni della società "Aquasport", ha organizzato una conferenza stampa per aggiornare i dipendenti e la cittadinanza sul futuro dell'impianto sportivo.
"Il consiglio comunale del 10 settembre u.s., ci ha offerto la possibilità di portare avanti la gestione della piscina comunale sia all'utenza sia a noi dipendenti e questo rappresenta, indubbiamente, un piccolo passo in avanti. Rammento che nella struttura lavorano 30 dipendenti tra personale, addetti alle pulizie, segreteria e istruttori che verranno nuovamente riassorbiti al lavoro – spiega Antonio Nanni -. Ora stiamo aspettando che il dirigente permetta al gestore di entrare in possesso della struttura e di avviare le attività. Ci hanno assicurato che al più presto ciò si concretizzerà e, francamente, me lo auguro vivamente, dal momento che siamo in ritardo nella preparazione delle varie attività che dovrebbero iniziare ad ottobre, oltre all'impossibilità di svolgere lavori di manutenzione ordinaria, di proseguire con le iscrizioni e con la pubblicità.
Ringrazio il consiglio comunale per aver dato un indirizzo di apertura circa questa vicenda. Devo però, anche ricordare, che ci troviamo in queste condizioni perché non si è provveduto per tempo a risolvere il problema. Più volte è stato detto che la gestione era scaduta e nessuno si è mobilitato per individuare nuove soluzioni.
La concessione è stata fatta nel 2007, il bando prevedeva 9 anni più 2 di rinnovo, ci troviamo alla scadenza degli 11 anni. Molti si sono lamentati poiché il contratto di gestione è scaduto nel 2016. In seguito è stato procrastinato fino al 2017, con una proroga tecnica a cui si ricorre in caso di necessità. Per legge, dopo una proroga tecnica non si possono farne altre: quindi era necessario che fosse approntato un bando per il nuovo affidamento. Nonostante abbiano avuto due anni di tempo per scriverlo, non è risultato pronto. Qualcuno, poi, ha pensato di affidare alla Soc. Andriamultiservice questo impianto, solo per la stagione invernale e fino alla pubblicazione del nuovo bando, ma certamente non tocca a noi individuare nuove soluzioni.
Penso che quando si tratta di affrontare argomenti importanti per la cittadinanza e per 30 lavoratori coinvolti, bisogna mettere da parte la politica e pensare alla gente. Credo che tutto il consiglio comunale si doveva impegnare per tempo affinché venisse risolto al più presto questo complesso e delicato problema".