ANPI Andria: «Le buone intenzioni devono passare (anche) per “doverose” autorizzazioni»

Fa discutere la vicenda legata all'iniziativa del movimento Gioventù Nazionale, in ricordo del Giudice Paolo Borsellino

mercoledì 22 luglio 2020 9.31
«Noi, sede Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Andria -sottolinea in una nota la dr.ssa Gemma De Chirico, Presidente A.N.P.I. Andria, in merito alla vicenda legata all'iniziativa del movimento Gioventù Nazionale, in ricordo del Giudice Paolo Borsellino-, apprendiamo, con sgomento misto a certa inquietudine, quanto accaduto l'altra notte, alla scuola primaria di Andria (ottavo Circolo Didattico "Rosmini"), intitolata a Paolo Borsellino: i suoi cancelli sono stati oggetto di affissione non autorizzata di uno striscione atto a ricordare la figura del giudice ucciso dalla mafia 28 anni orsono. Lo striscione, con la dicitura "Paolo vive" è stato affisso da un movimento politico giovanile, denominato "Gioventù nazionale", il cui simbolo faceva bella mostra di sé sullo striscione stesso. Il suddetto movimento ha utilizzato i cancelli di ingresso dell'edificio intitolato al magistrato, senza aver ricevuto alcuna autorizzazione dalle autorità preposte Inoltre, di questa affissione, è stata fatta pure una foto, non autorizzata anch'essa, inserita nell'articolo che il movimento suddetto ha pubblicato. Ora, non si vuole denigrare l'intenzione, meritevole di plauso, di voler onorare un eroe, caduto per estirpare dalla società bella e civile un grande male e, da quel male poi abbattuto, ma si vuole ricordare che la scuola, nei suoi vari ordini e gradi, deve mantenersi "pura", esente da ogni interessamento o simpatie partitiche. La scuola è un luogo dedicato, e deputato, all'istruzione libera e scevra da ogni connotazione politica, proprio perché si propone di tirar su menti liberamente pensanti e non allineate ad pensiero dominante, a cui si cerca di omologare il pensiero dei fanciulli in maniera coercitiva, esplicita o blanda che sia Per questo motivo, l'ANPI Andria, sempre attenta al rispetto delle libertà individuali e collettive, condivide il pensiero del Dirigente Scolastico della "Paolo Borsellino", prof. Carlo Zingarelli, il quale afferma che "ogni tipo di manifestazione che coinvolga la scuola deve essere realizzata nell'ambito della legalità, attraverso un'opportuna compartecipazione e con la necessaria autorizzazione". Nessuno vieta la libertà di pensiero, meno che mai quella foriera di buoni propositi quale, siamo sicuri, è quella che porta ad onorare la memoria di un grande uomo, prima che di un grande magistrato, ma bisogna che anche le modalità con cui si attribuiscono questi riconoscimenti, si muovano nell'ambito della legalità…che passa attraverso previa autorizzazione delle parti interessate all'esplicazione del suddetto pensiero».