AndriaLab3 - Bruno Sindaco risponde a Generazione Catuma: «Giovani cresciuti con amministrazioni dove il silenzio era la parola d’ordine»

«In passato il Sindaco si avvaleva di numerosi componenti dello staff, che filtravano accuratamente quello che poteva e quello che non doveva essere reso pubblico»

mercoledì 16 febbraio 2022 10.02
Risponde per le rime AndriaLab3 - Bruno Sindaco, il movimento civico che sostiene l'attuale civica amministrazione di centro sinistra, alle accuse mosse qualche giorno fa da Generazione Catuma sulla polemica strettamente locale, circa il decoro urbano.

«Sono veramente strane alcune sindromi che i social determinano sui giovani. Da un lato creano una inspiegabile autoreferenzialità, lì dove basta ottenere qualche "like" per credere di possedere uno sterminato seguito di ascolto e di condivisione, quando in realtà il loro è un pensiero marginale, rispettabile come ogni pensiero, ma sempre e comunque marginale. D'altro lato, sempre i social, fanno perdere di vista quella che è la realtà a favore di una dimensione immaginaria ed effimera.
Generazione Catuma appare essere completamente presa da entrambe queste sindromi. La loro dimensione effimera porta a valutare una attività di comunicazione e di informazione quotidiana da parte del Sindaco, come di una attività da influencer, confondendo quella che è una prassi democratica di condivisione, con comportamenti ai quali evidentemente i loro leader di centro destra in passato li hanno abituati.
Dimenticano che la trasparenza e la tempestività dell'informazione, svolta in maniera quotidiana, non è altro che un report delle attività svolte durante la giornata, i problemi risolti e quelli che si affacciano in ogni momento. Pensiamo che ai cittadini, a quelli seri che hanno veramente a cuore il bene della città, questa informazione quotidiana interessi. Nessuno obbliga nessuno ad ascoltare: chi vuole può essere tranquillamente libero di dedicarsi a Tic Tok. Evidentemente i giovani di estrazione centro destra sono cresciuti con amministrazioni dove il silenzio era la parola d'ordine, l'informazione un tabù e le decisioni venivano veicolate a pochi eletti. Eppure in passato il Sindaco si avvaleva di numerosi componenti dello staff, con i relativi costi, che gli "curavano" la comunicazione, nel senso che filtravano accuratamente quello che poteva e quello che non doveva essere reso pubblico. Oggi il nostro Sindaco a fine giornata dopo un lavoro defaticante, sente ancora di dover informare, non certo atteggiata ed in gran spolvero come una influencer, tra l'altro priva, vista la carenza di risorse, di qualsiasi supporto nella comunicazione.
Per quanto attiene poi il tema del decoro urbano, questo non può essere richiamato a proprio piacimento, sottacendo che anch'esso deve soggiacere a criteri di legalità. Il decoro non può essere delegato senza regole al singolo cittadino. Anche su questo Generazione Catuma si dimostra distratta vivendo una sua dimensione immaginaria, in quanto ha perso di vista il fatto che è in approfondimento nelle apposite Commissioni Consigliari il regolamento della Amministrazione Condivisa, strumento con il quale oltre che ampliare la condivisione decisionale, si potranno delegare a gruppi di cittadini iniziative a sostegno del bene comune. Tutto questo non può essere lasciato alla libera interpretazione e spontaneità di chi, pur animato da buoni propositi, agisce in maniera del tutto autonoma. Un regolamento che pianifichi il decoro urbano non può e non deve essere un fatto estemporaneo, ma va pianificato in modo serio. E soprattutto non sui social».